sabato 5 maggio 2012

Perché non lo leggo

Io ho delle simpatie e antipatie aprioristiche, tante. Per alcune non provo nemmeno a resistere, anzi ne vado orgoglioso. E anche se mi farò odiare da qualcuno oggi vi parlo di una di queste. E tento anche di giustificarla.


Sul Web ci sono tante cose, davvero tante, bisogna scegliere. Avete presente quando entrate in una pasticceria? Ecco uguale-uguale.

Anche perché ci sono delle regole, forse non tanto applicate qui in Italia ma alla scuola per giornalisti vengono raccontate (me l'ha detto una di loro che chiede di non essere nominata, si dice sempre così, anche quando si inventa di sana pianta, no?).

Intanto sono già arrivato al quarto capoverso e ancora non ho detto di cosa voglio raccontarvi: gravissimo! Provo a rimediare, si tratta della piramide invertita o rovesciata.


È descritta benissimo da Wikipedia, purtroppo non in italiano, qui: Inverted pyramid. Provo a rimediare traducendone un pezzettino.

La piramide invertita è una metafora usata da giornalisti e altri autori per illustrare la disposizione delle informazioni più importanti all'inizio del testo. È un metodo usuale per le notizie. La piramide invertita o sotto-sopra è quella in figura.
La parte più larga in testa rappresenta l'informazione più sostanziale, interessante e importante che lo scrivente intende comunicare, spiegante il titolo. Il seguito presenta il resto del materiale dalle notizie più importanti a quelle meno.

La caratteristica più sexy della piramide invertita è che il lettore può abbandonare la lettura quando vuole avendo comunque una buona informazione. Non sempre interessano i dettagli di ogni cosa, o no?

Altri stili di scrittura usati sono l'incipit aneddotico che inizia con un fatto che acchiappa invece di quello principale e quello a domanda e risposta.

Ecco, io sono un piramidista duro e puro. Non siamo tutti così e anche se non sta bene fare nomi io ne faccio qualcuno.
Gad Lerner ha un blog che seguo da tempo, con piacere. Ma il Gad è uso scaricarci anche articoli che scrive per Repubblica, Vanity Fair e altro: TL;DR.
Due giornali di Piubès, consultabili sul Web spesso mi fanno 'ndé canté 'n nauta curt (letteralmente: andare a cantare in un altro cortile, cambiare aria), sto parlando del New York Times e di The Atlantic (Monthly). A proposito di giornali: una volta la Repubblica usava le lenzuolate (non so se il nome sia gergale), una fisima caratteristica del fondatore, il mitico Eugenio Scalfari; ma erano altri tempi, un altro medium.

A questo punto sono cosciente che non legge più nessuno e potrei chiudere qui. Invece no, mi voglio togliere un sassolino dalla scarpa. Googlando ho trovato Inverted Pyramids in Cyberspace di Jacob Nielsen l'überguru dell'usabilità. Del 1996! Su questo post ho avuto, ancora nell'altro millennio, uno scazzo mica da poco, ma questa sarebbe un'altra storia.

Wikipedia in italiano ha Scrittura professionale.


Ma la cosa più bella che ho trovato è Scrivere per il web di una scuola elementare. Bravi ragazzi!


Oh! vi sarete accorti che la piramide invertita (o rovesciata) in questo post non l'ho applicata. Beh, dai sarebbe stato banale. E poi io sono un teorico (cit.) (no, ma oggi mi piacerebbe esserlo).

13 commenti:

  1. Sì, bell'articolo, ma non si capisce dove vuoi andare a parare.
    Comunque, visto che vorrei (tsè) diventare un giornalista, se me la spieghi meglio te ne sono grato.

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    1. Cos'è che non è chiaro?
      Il concetto di piramide invertita dovrebbe essere chiaro e la mia preferenza per quello stile l'ho dichiarata.
      Poi si potrebbe approfondire, anche se non sono in quel settore.

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    2. Il concetto di piramide invertita è chiaro perché hai inserito il link a Wiki, e perché l'hai spiegato con i tuoi mezzi.

      No, è solo che parti con il concetto che ti è simpatico o antipatico qualcosa o qualcuno in modo aprioristico, ma non spieghi nè chi nè cosa.
      Il lettore può solo intuire che si tratta di un qualche modo di fare giornalismo, ma non ha molti indizi per andare oltre.

      E passa ogni tanto sul mio blog, ce ne ho uno anch'io, sai?? XD

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    3. Hai ragione adesso mi fiondo sul tuo blog.
      Non puoi pretendere che faccia la lista di chi non mi sta simpatico: potrebbero rintracciarmi.
      Scherzi a parte prova a leggere qualche articolo lungo dell'Atlantic o del NYT o, meglio ancora, di Edge e vedi che richiedono troppo tempo e forse informazioni simili le trovi anche altrove, più smart. Poi non dico di no, sono alto giornalismo ma non da Web (hai presente Twitter).
      In ogni caso questo era uno degli argomenti in sospeso che è stato scatenato da un post di Phoronic (dovrei cercarlo) su un confronto tra Windows e Linux diviso in 6 parti: sono arrivato alla fine della prima e ancora non era entrato in argomento.
      Facciamo che se ci sono commenti e visite in quantità continuo.
      Però intanto potresti leggerti il Nielsen e dirmi cosa ne pensi. Attenzione: potresti essere accusato di essere un nielseniano anni dopo aver detto qualcosa; a me capita.

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    4. Ho terminato prima del previsto, puoi fare un salto anche adesso.
      Credo di aver appena terminato un articolo da NYT o da Atlantic.. ;)

      Prenditi tutto il tempo che vuoi, sempre se ti va di leggerlo.
      È lungo, ma di facile lettura, ciao!!

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    5. Visto. Ti rispondo domani, con più calma. Però un'anticipazione veloce: stai solo facendo un paio di domande retoriche, di quelle che non hanno risposta. Ma aspetta la risposta lunga, argomentata.
      In ogni caso non sono un giornalista o un pubblicista; potrei avere la domanda di riserva, quella sull'istanziasione a un oggetto di una classe o, in alternativa, sulle macro nel Lisp?

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  2. Anzi, aspetta mezz'ora, c'è un post che ti vorrei far leggere e di cui vorrei il tuo parere.
    Ciao

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  3. accidenti ma allora io sbaglio tutto,faccio sempre la piramide diritta, prima divago e cazzeggio, poi descrivo sbrodando , ma il succo (aprosdoketon, in cauda venenum o che dir si voglia) lo piazzo sempre alla fine.

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    1. Non vorrei aver sconvolto abitudini e certezze. E che per colpa mia la Civiltà come la conosciamo...
      Mi riferivo alle notizie giornalistiche e in particolare bloggiche per quanto applicabili. Ma mi sa che il discorso non finisce qui.
      Chi viene con la bagna cauda?

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  4. Per la bagna cauda sono sempre pronto, ma che c'azzecca?
    Comunque molto interessante, da tenere presente quando si scrive un post. Per post lunghetti come Guerra e Pace o la saga di Dune il discorso si complica un attimo ;-)

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    1. OK, beccato: Guerra e Pace non mi ha entusiasmato, mi sono consultato con una signora russo/ucraina e anche lei uguale. Dune ne ho letto pochino ma sono prevenuto sul genere.
      Preferisco H2G2 e Disco World. Anticamente ero un fan di Neal Stephenson, fino a Anathem escluso. Non è detto che gli dia un'altra possibilità con Reamde ma aspetto la traduzione.
      In ogni caso niente piramidi con quelli.

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    2. Bruna Marco abita qui a randa mi.
      La confusione delle lingue, conseguenza della torre di Babele ha colpito turna!
      A vari livelli.
      OK, smetto.

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    3. Marco, come sarebbe a dire "che c'azzecca"? Essendo Enrico e Juhan entrambi piemontesi, c'azzecca sempre! tanto più che Enrico ha stuzzicato con il suo "in cauda venenum"... ;-)

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