sabato 7 settembre 2013

Cose belle sul Web

Nota: o sulla Web come direbbe il nostro prezioso AD. Il fatto è che noi abbiamo troppi articoli determinativi (6) mentre gli spagnoli se la cavano benissimo con 4, i francesi con 3 e gli anglofoni con 1. Di meno pare capitino cose strane, bisogna fare attenzione a come finisci le parole, vedi i russi. Poi ci sono quelli über che hanno sia gli articoli che le desinenze come i tedeschi. Ma sono già finito OT prima ancora di partire, basta! vengo al dunque.


Questo post è vecchio di nove mesi (il tempo di fare un bambino, per dire) ma me l'hanno fatto notare solo recentemente. E solo perché io dovevo dare un aiutino per la traduzione. Poi l'ho messo nella cartella "cose che devo parlarne subito anche se non sono urgentissimissime ma da non dimenticarsene" e l'ho ritrovato solo oggi. Cercando altro, sì!

Allora i copyright che arrivano a estremi comici, specie nel settore informatico. Anche se capita che poi vengono bellamente superati informalmente, come quando si dice vellcro o Kway o Aifon. OK, quest'ultimo nella versione originale e corretta sarebbe iPhone ed è infinitamente meglio (lo devo dire perché altrimenti i pasdaran della Mela MorsicataTM mi lanciano una iFatwa).

Io personalmente non mi preoccupo più di tanto quando uso un'immagine nei miei post, sono però pronto a rispondere alle richieste degli aventi diritto riguardo alle loro rimostranze. Di solito chiedono solo di citare un nome o mettere un link. Altri fissano dei limiti a quello che si può citare: Boulet lo userei più spesso se non fosse così fiscale; e pensare che mi è sympa! (très sympa, vraiment!).

Allora mi sono perso nuovamente, sembrerebbe. Invece no! Perché sto parlando del Rijksmuseum di Amsterdam: The Rijksmuseum Puts 125,000 Dutch Masterpieces Online, and Lets You Remix Its Art.

Ecco, non so come la pensate, ma secondo me è lodevole: avete idea di come sia distante la Città sulla Diga sull'Amstel da Piubes? E non saprei nemmeno bene che strada prendere, perché un'idea della direzione ce l'ho ma dopo un po' cominciano a parlare strano quelli; molto prima di arrivare a destinazione. Beveiligen!

Ma ti viene voglia, chissà com'è davvero Rembrandt Harmenszoon van Rijn dal vero?


Per non dire di Jeroen Anthoniszoon van Aken, meglio conosciuto come Hieronymus Bosch?


Chissà, mi dicono che il treno o l'aereo devi solo fare attenzione a prendere quello giusto e poi la strada la sanno loro. Prima o poi...

1 commento:

  1. Sicuramente già lo saprete ma anche il Prado permette visite virtuali: http://www.museodelprado.es/coleccion/galeria-on-line/
    Anche il Museo Thyssen-Bornemisza, a pochi passi dal Prado, offre visite virtuali (panoramiche delle esposizioni temporanee): http://www.museothyssen.org/thyssen/exposiciones_visitas_virtuales

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