Siamo alle solite. Già ne avevo
scritto qui, ben due anni fa, ma pare che la massa di persone
ingenue/ superficiali/ sciocchine sia in continuo aumento sui social
network, per cui ogni anno ci sono nuove aderenti al giochino
demenziale.
Speravo di non ritrovarne tra le mie
amicizie, quando l'altro giorno (la mattina del 12 per l'esattezza)
mi è capitato di leggere lo “stato” di una recentisssima amica,
che annunciava la sua partenza per Miami dove si sarebbe fermata 18
mesi. Non sapendo praticamente nulla di lei, ci ho creduto (molti dei
miei amici di Facebook vivono all'estero per studio o lavoro).
Però pochi minuti dopo ho letto uno
stato simile scritto da un'altra, questo mi ha fatto capire che
eravamo alle solite...
Ho subito commentato (verso le 11:30)
ribadendo che si tratta di una emerita sciocchezza, ma in risposta ho
avuto dalle sue amiche osservazioni di questo tenore “Bruna, non
ti pare d'essere un tantino presuntuosa a presumere l'inefficacia
dello scherzetto ? Che la risposta sia semplicemente nel secondo nome
che ti sei data "LA PERFIDANERA" ? Non bastava "BRUNA"
? “ no comment.
Ho anche pubblicato un mio post, verso
le 13, per ribadire la mia posizione,
con il link al post di due
anni fa e ho avuto il piacere di vederlo condiviso da amiche
intelligenti.
Visto che è tornato d'attualità
(quest'anno si tratta di una località e un mese) ripropongo la mia
risposta allo stupido giochino che "accresce la consapevolezza"
(sic!). Non sarebbe più intelligente e utile fare una campagna di
informazione e prevenzione? Sono indignata da tanta faciloneria!
Poi ho avuto ancor più piacere nel
leggere uno stillicidio di post di blogger che sostenevano la mia
stessa tesi. Evidentemente c'è stato qualche uomo (quelli da tenere
all'oscuro!) che è venuto a sapere di questa grossa sciocchezza e ne
ha parlato. Altri l'hanno seguito. Ho a mano a mano condiviso sul mio
diario questi post, a volte con un commento mio. Li riporto qui di
seguito (a parte uno di cui ho perso traccia) , in ordine di
pubblicazione, con il mio eventuale commento in corsivo in rosso.
Il giochino virale... pubblicato da Giornalettismo il 12/9 alle ore 15:46.
Tumore, Prevenzione, Responsabilità pubblicato da Zauberei il 13/9 alle ore 7:13
riporto anche un commento di una
lettrice di questo post, perché lo condivido in pieno:
Il cancro è purtroppo in questo caso solo un pretesto per far
girare messaggi virali. Qualcuno vuole far partire un ‘fenomeno’
e vedere fino a dove arriva, e se ne parlano i media; quindi, crea un
messaggio, o un giochino come questo, che sia facile copincollare, o
che diverta chi lo fa (questo, in particolare permette di flirtare,
anche se a mio avviso malamente, con gli amici virtuali maschi).
Normalmente la persona che lo riceve non si presterebbe ma ecco che
si trova il trucco per superare le inibizioni: il cancro al seno, un
bambino malato, la giornata della salute mentale, una palese
ingiustizia. Così la persona supera l’inibizione e si sente
migliore a buon mercato. Bingo. 14 settembre 2013
da Rossella
Vado a x per y mesi... post di Tagli del 13/9
Spero che l'anno prossimo, una volta finalmente così spiattellato (avrei usato un altro termine) il mystero del mysterioso giochino, la smettano di rompere le scatole e se proprio si sentono tanto crocerossine sul campo di battaglia, scambino solo tra di loro (in privato e non pubblicamente su Facebook) tutti questi importanti segreti sul numero di carabattole che hanno in borsetta o sul colore del loro smartphone...
Ventiquattro mesi in Alaska... a firma di Massimo Giuliani su Tarantula, 13 settembre
Ventiquattro mesi in Alaska... a firma di Massimo Giuliani su Tarantula, 13 settembre
Galatea Vaglio su Facebook 13/9
“Fatemi
un santo piacere: se volete sensibilizzare qualcuno sul cancro al
seno, fate un post in cui parlate della prevenzione del cancro al
seno. Perché postare status idioti in cui dite che andate all'estero
per qualche mese fa solo pensare che dovete urgentemente occuparvi di
prevenire il decadimento veloce dei vostri neuroni.”
Raniero
Bonelli
su Facebook 13/9
“Qualcuno mi spiega a che cazzo
serve una campagna per la lotta contro il cancro che non si
spiega?
"uuuh ora gli uomini si chiedono tutti che cosa scriviamo hihihi" si, va bene, tutto ganzo, ma dopo?
...e poi non capisco nemmeno come si possa lottare contro qualcosa aggiornando il proprio stato di facebook.
Ma tant'è..."
Un altro utente FB non facente parte dei miei amici commenta così questa foto:
Libere
di andare a Miami per 3 mesi, a Londra per 6 o a Gorgonzola per 10
giorni, ma la prevenzione contro il cancro al seno è una cosa seria, che
merita una diffusione di massa in chiaro per sensibilizzare l'opinione
pubblica su un male in costante e inesorabile aumento.Condividete le
iniziative "serie" come quella del nastro rosa.
"uuuh ora gli uomini si chiedono tutti che cosa scriviamo hihihi" si, va bene, tutto ganzo, ma dopo?
...e poi non capisco nemmeno come si possa lottare contro qualcosa aggiornando il proprio stato di facebook.
Ma tant'è..."
Un altro utente FB non facente parte dei miei amici commenta così questa foto:
Sono interessanti
anche i commenti ai blog citati sopra, si può vedere come alcune
donne restino ancora abbarbicate allo stereotipo della “femmina”
in contrapposizione al “maschio” da tenere all'oscuro dei suoi
problemi. Mah!
Ho notato comunque
che nessuno
ha spiegato che il cancro al seno è un problema che interessa,
sia pure in minima percentuale, anche l'uomo.
Per chi fosse interessata, allego qualche link utile (purtroppo non ho ancora notizie sulle date e luoghi della XX Campagna del prossimo ottobre 2013, il dato più recente che ho risale al 2012).
http://www.legatumorilecco.it/eventi/campagne-nazionali/campagna-nastro-rosa/
http://www.nastrorosa.it/
Non appena avrò notizie certe pubblicherò qui un aggiornamento.
(vinceremo!)
AGGIORNAMENTO:
Numero verde per informazioni sulla Campagna di prevenzione 2013: numero verde SOS LILT 800-998877
Vi consiglio di visitare anche la pagina http://www.lilt.it/lilt_mappa_ambulatori.php?area=999
Argomento molto serio e post assolutamente dovuto
RispondiEliminaNon esiste, ma proprio non esiste la menata dell'incuriosire non dicendo (velando, nascondendo... i numeri poi, mah!!!) in modo da diffondere e sensibilizzare.
Ma quale mente malata l'ha ideata un'operazione di "viral-marchetting" ☻ del genere? Ho il sospetto che sotto ci sia il/la solito/a furbacchione che mette su pseudo catene di S. Antonio al solo scopo di incrementare la "cerchia" e se davvero il mio sospetto è fondato... su un argomento così importante, bisogna essere davvero senza coscienza. ☻ ☻ ☻
Chiudo dicendo che io me medesimo (mezzo uomo) son sensibile eccome a certi argomenti e penso che se le donne riuscissero ad avere meno timore a parlarne apertamente, si stupirebbero di quanti uomini potrebbero comprendere e aiutare.
Son cambiati i tempi cara zia Bruna: gli uomini di oggi meriterebbero almeno di essere messi alla prova e non esclusi preventivamente.
Grazie Bruna per i tuoi contributi. Non se ne può davvero più di giochini, catene di S. Antonio e bufale di vario genere in tema di salute! :-(
RispondiEliminaUn saluto,
Tania