sabato 14 settembre 2013

Ancora a proposito del nastro rosa...



Siamo alle solite. Già ne avevo scritto qui, ben due anni fa, ma pare che la massa di persone ingenue/ superficiali/ sciocchine sia in continuo aumento sui social network, per cui ogni anno ci sono nuove aderenti al giochino demenziale.
Speravo di non ritrovarne tra le mie amicizie, quando l'altro giorno (la mattina del 12 per l'esattezza) mi è capitato di leggere lo “stato” di una recentisssima amica, che annunciava la sua partenza per Miami dove si sarebbe fermata 18 mesi. Non sapendo praticamente nulla di lei, ci ho creduto (molti dei miei amici di Facebook vivono all'estero per studio o lavoro).
Però pochi minuti dopo ho letto uno stato simile scritto da un'altra, questo mi ha fatto capire che eravamo alle solite...
Ho subito commentato (verso le 11:30) ribadendo che si tratta di una emerita sciocchezza, ma in risposta ho avuto dalle sue amiche osservazioni di questo tenore “Bruna, non ti pare d'essere un tantino presuntuosa a presumere l'inefficacia dello scherzetto ? Che la risposta sia semplicemente nel secondo nome che ti sei data "LA PERFIDANERA" ? Non bastava "BRUNA" ? “ no comment.

Ho anche pubblicato un mio post, verso le 13, per ribadire la mia posizione, con il link al post di due anni fa e ho avuto il piacere di vederlo condiviso da amiche intelligenti.
Visto che è tornato d'attualità (quest'anno si tratta di una località e un mese) ripropongo la mia risposta allo stupido giochino che "accresce la consapevolezza" (sic!). Non sarebbe più intelligente e utile fare una campagna di informazione e prevenzione? Sono indignata da tanta faciloneria!
Poi ho avuto ancor più piacere nel leggere uno stillicidio di post di blogger che sostenevano la mia stessa tesi. Evidentemente c'è stato qualche uomo (quelli da tenere all'oscuro!) che è venuto a sapere di questa grossa sciocchezza e ne ha parlato. Altri l'hanno seguito. Ho a mano a mano condiviso sul mio diario questi post, a volte con un commento mio. Li riporto qui di seguito (a parte uno di cui ho perso traccia) , in ordine di pubblicazione, con il mio eventuale commento in corsivo in rosso.

Ho già detto cosa ne penso di questa assurda, demenziale attività, che non è mai servita a attirare l'attenzione su un bel niente (questo è il primo anno che ne parla un periodico on line)...
Il giochino virale...  pubblicato da Giornalettismo  il 12/9 alle ore 15:46.

Tumore, Prevenzione, Responsabilità  pubblicato da Zauberei il 13/9 alle ore 7:13
riporto anche un commento di una lettrice di questo post, perché lo condivido in pieno:
Il cancro è purtroppo in questo caso solo un pretesto per far girare messaggi virali. Qualcuno vuole far partire un ‘fenomeno’ e vedere fino a dove arriva, e se ne parlano i media; quindi, crea un messaggio, o un giochino come questo, che sia facile copincollare, o che diverta chi lo fa (questo, in particolare permette di flirtare, anche se a mio avviso malamente, con gli amici virtuali maschi). Normalmente la persona che lo riceve non si presterebbe ma ecco che si trova il trucco per superare le inibizioni: il cancro al seno, un bambino malato, la giornata della salute mentale, una palese ingiustizia. Così la persona supera l’inibizione e si sente migliore a buon mercato. Bingo. 14 settembre 2013 da Rossella

Vado a x per y mesi...  post di Tagli del 13/9

Spero che l'anno prossimo, una volta finalmente così spiattellato (avrei usato un altro termine) il mystero del mysterioso giochino, la smettano di rompere le scatole e se proprio si sentono tanto crocerossine sul campo di battaglia, scambino solo tra di loro (in privato e non pubblicamente su Facebook) tutti questi importanti segreti sul numero di carabattole che hanno in borsetta o sul colore del loro smartphone...
Ventiquattro mesi in Alaska...   a firma di Massimo Giuliani su Tarantula, 13 settembre 

"Vado a ...per ... mesi"...   ancora su Giornalettismo il  13 settembre alle ore 16:50

Galatea Vaglio su Facebook 13/9
Fatemi un santo piacere: se volete sensibilizzare qualcuno sul cancro al seno, fate un post in cui parlate della prevenzione del cancro al seno. Perché postare status idioti in cui dite che andate all'estero per qualche mese fa solo pensare che dovete urgentemente occuparvi di prevenire il decadimento veloce dei vostri neuroni.”

Raniero Bonelli su Facebook 13/9
Qualcuno mi spiega a che cazzo serve una campagna per la lotta contro il cancro che non si spiega?
"uuuh ora gli uomini si chiedono tutti che cosa scriviamo hihihi" si, va bene, tutto ganzo, ma dopo?
...e poi non capisco nemmeno come si possa lottare contro qualcosa aggiornando il proprio stato di facebook.
Ma tant'è..."


Un altro utente FB non facente parte dei miei amici commenta così questa foto:


Libere di andare a Miami per 3 mesi, a Londra per 6 o a Gorgonzola per 10 giorni, ma la prevenzione contro il cancro al seno è una cosa seria, che merita una diffusione di massa in chiaro per sensibilizzare l'opinione pubblica su un male in costante e inesorabile aumento.Condividete le iniziative "serie" come quella del nastro rosa.

Sono interessanti anche i commenti ai blog citati sopra, si può vedere come alcune donne restino ancora abbarbicate allo stereotipo della “femmina” in contrapposizione al “maschio” da tenere all'oscuro dei suoi problemi. Mah!
Ho notato comunque che nessuno ha spiegato che il cancro al seno è un problema che interessa, sia pure in minima percentuale, anche l'uomo.

Per chi fosse interessata, allego qualche link utile  (purtroppo non ho ancora notizie sulle date e luoghi della XX Campagna del prossimo ottobre 2013, il dato più recente che ho risale al 2012).
http://www.legatumorilecco.it/eventi/campagne-nazionali/campagna-nastro-rosa/
http://www.nastrorosa.it/

Non appena avrò notizie certe pubblicherò qui un aggiornamento.


(vinceremo!)            


AGGIORNAMENTO:
Numero verde per informazioni sulla Campagna di prevenzione 2013:  numero verde SOS LILT 800-998877
Vi consiglio di visitare anche la pagina http://www.lilt.it/lilt_mappa_ambulatori.php?area=999





2 commenti:

  1. Argomento molto serio e post assolutamente dovuto
    Non esiste, ma proprio non esiste la menata dell'incuriosire non dicendo (velando, nascondendo... i numeri poi, mah!!!) in modo da diffondere e sensibilizzare.
    Ma quale mente malata l'ha ideata un'operazione di "viral-marchetting" ☻ del genere? Ho il sospetto che sotto ci sia il/la solito/a furbacchione che mette su pseudo catene di S. Antonio al solo scopo di incrementare la "cerchia" e se davvero il mio sospetto è fondato... su un argomento così importante, bisogna essere davvero senza coscienza. ☻ ☻ ☻

    Chiudo dicendo che io me medesimo (mezzo uomo) son sensibile eccome a certi argomenti e penso che se le donne riuscissero ad avere meno timore a parlarne apertamente, si stupirebbero di quanti uomini potrebbero comprendere e aiutare.
    Son cambiati i tempi cara zia Bruna: gli uomini di oggi meriterebbero almeno di essere messi alla prova e non esclusi preventivamente.

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  2. Grazie Bruna per i tuoi contributi. Non se ne può davvero più di giochini, catene di S. Antonio e bufale di vario genere in tema di salute! :-(
    Un saluto,
    Tania

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