giovedì 12 dicembre 2013

L'odore del jackfruit

Jackfruit - Phnom Penh - Cambogia - aprile 2010

E' un frutto come gli altri, il jackfruit, con una scorza dura e brutta fuori e delizioso dentro, tipo il melone, come mi diceva un finto touareg, con aria profetica, al mercato di Goulimine, cercando di fregarmi appioppandomi a 100 dollari un "antico" pugnale della sua famiglia, che si trovava uguale ai banchetti del mercato ad un dollaro. Solo che puzza peggio di un tartufo e, come per il durian, altro frutto del sudest asiatico suo confratello, è addirittura vietato trasportarlo in treno. Ma perché la roba buona deve fare anche un po' schifo, o far male, o comunque devi sentirti in colpa perché la consumi? E' una specie di contrappasso dantesco o una punizione divina di tipo vagamente vessatorio, che vuole ricordarti che devi morire? Difficile venirne a capo, tuttavia datemi retta, se avrete occasione di mangiarlo, mentre vi mettere in bocca il boccone, si tratta di piccoli pezzi che si staccano da soli dall'interno della buccia, con l'altra tappatevi il naso, un po' come quando andrete a votare.

2 commenti:

  1. Ah perché dici che per votare bisogna prima attapparsi il naso? Sai com'è, io di queste cose mica son pratico ☺

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  2. ma perché nell'offerta che trovi sulla schede, in teoria non c'è n'è una convincente. Allora scelgo quella che secondo me ha più probabilità (anche se è difficile) di risolvere qualche problema economico. Però mi tappo il naso.

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