Altra lezione di francese, vit, vit!
Per oggi (per voi domani, ma che per questo post è oggi, insomma per me domani.. gira la testa, ugh..) ho preparato questa nuova lezione di grammatica.
Parto in quarta, ma credo che scriverò meno di due post a settimana, come sta facendo già zia Bruna.
Allora, riprendiamo la lezione di ieri, dato che per l'unità del mio libro non era affatto terminata.
Aggettivi possessivi
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Gli aggettivi possessivi femminili vengono sostituiti dalla loro corrispondente forma maschile se accompagnano un sostantivo che inizia per vocale o h muta.
Per la forma di cortesia si usa l'aggettivo di seconda persona plurale (votre/vos).
Esempio:
Le garcon monte ma valise dans ma chambre.
Il ragazzo porta la mia valigia nella mia camera.
Vos bagages sont lourds.
I vostri bagagli sono pesanti.
Quel est votre nom, Monsieur, s'il vuos plait?
Il suo nome, per favore?
Ma famille habite dans un petite ville.
La mia famiglia abita in una piccola città.
Ton habitude (f.) de bavarder est déplorable.
La tua abitudine di chiacchierare è deplorevole.
Attenzione: in francese gli aggettivi possessivi sono più usati che in italiano. In italiano, se la relazione di possesso è evidente, si usa l'articolo determinativo, mentre in francese è obbligatorio l'uso del possessivo.
Avez-vous vos livres?
Avete i libri?
Aggettivo e pronome interrogativo quel
Singolare Plurale
Maschile Femminile Maschile Femminile
quel quelle (quale, che) quels quelles (quali, che)
L'aggettivo interrogativo quel si accorda in genere e in numero col sostantivo a cui si riferisce; introduce frasi interrogative sia dirette sia indirette.
Quel est votre nom?
Come si chiama?
Quelle chambre est-ce que vous avez?
Quale camera ha?
Quels bagages est-ce que tu as montés?
Quali bagagli hai portato di sopra?
Forma interrogativa: est-ce que?
Uno dei modi più usati nella lingua parlata per formulare una frase interrogativa consiste nel far precedere est-ce que al soggetto e al verbo.
Est-ce que tu a ma montre?
Hai il mio orologio?
Est-ce que vous restez longtemps?
Si ferma per molto?
Espressioni da ricordare:
s'il vous/te plait ==> per favore, per cortesia, prego
au revoir ==> arrivederci
bonjour ==> buongiorno
bonsoir ==> buona sera
bonne nuit ==> buonanotte
salut! ==> ciao!
Attenzione: Bonjour e bonsoir non si usano mai per congedarsi da qualcuno; in questo caso sono sostituiti da Au revoir
Benissimo! E anche la seconda lezione è finita!
Ma ora attenzione, perché..
Je te veux!
Devo chiedere aiuto, già da ora!
Se volete che il corso continui, ho bisogno di qualcuno che conosca senz'altro meglio di me il francese, almeno per scrivere qualche esempio o esercizio da mettere nel quiz finale.. io per ora non me la sento, non so nemmeno quanto sono ancora incompetente in francese, e potrei fare grossi danni.
Ho chiesto aiuto a Juhan, ma dice di aver smesso con il francese qualche anno fa.. perciò se qualcuno, a portata di post, se la sente di aiutarmi almeno un pochino.. mi farebbe immensamente piacere!
E anche stavolta per Juhan è sbagliato.. allora ecco qui: basta premere Alt+0192
À la prochaine fois!
Bello questo corso, anche per le cose che da per scontate. Come la frase conclusiva: sulla A ci vorrebbe normalmente l'accento ma si può omettere sulle maiuscole. E prima ha usato a come forma verbale: sì in francese si scrive senza l'h diversamente da noi e l'accento si mette sulla preposizione.
RispondiEliminaUna precisassiun: io non è che ho smesso ma non ci sono mai arrivato; come dicono quelli di Cuni il piemontese se lo parli adagio, staccando le parole...
Dubbi su "vit", non è che ne manca un petit morceau un petit morceau à la fin?
Cosa ho dato per scontato?
EliminaSulla A finale hai ragionissima, senza l'accento è il verbo ha di terza persona, ma sulla maiuscola l'accento non mi ricordo come ai fa......
Pardonnez-moi.
Nel caso, riesci a modificare il post di un collaboratore e mettere quel dannato accento?
RispondiEliminaHai ragione, rovina tutto il post.
Noto che per il possessivo il francese assomiglia all'inglese, nel senso che si deve usare sempre. In italiano per esempio diciamo semplicemente "mi lavo i denti" ma a quanto pare inglesi e francesi non vogliono che si pensi che laviamo i denti altrui! ;)
RispondiEliminaIn quanto a "vit, vit": così e' come si legge, ma come giustamente suggerisce Juhan si scrive "vite, vite".
RispondiEliminaSeguirò il ripasso delle basi in attesa del corso più approfondito, proprio in questi giorni pensavo che devo rispolverare il mio francese arrugginito (studiato alle medie e ripassato un po' con letture fumettistiche e qualche conversazione con parenti acquisiti), anzi, vorrei approfondirlo.
RispondiEliminaUna delle cose comode degli ebook è la possibilità del dizionario integrato, quindi volevo cimentarmi nella lettura di un libro in francese, contemporaneo, di non troppa difficile lettura e magari anche interessante o divertente. Qualcuno sa suggerirmi qualche titolo (che riesca a trovare in ebook)? Non romanzi sentimentali possibilmente, per il resto mi va bene più o meno tutto.
Non ho mai studiato il francese, ma son riuscita a leggere facilmente "Le petit prince", un classico che non annoia. Non so se si trova in ebook.
EliminaCredi che si trovi, ma non voglio farmi trovare io dal libro! :) Letto in italiano, e non piaciuto (so di essere in minoranza).
RispondiEliminaAvevo pensato alle ultime cose di Pennac, ma non credo sia facile da leggere (ricordo la saga di Malaussene, con un tipo di scrittura abbastanza vivace, se non sbaglio).
RispondiEliminaIl francese della scuola è diverso da quello parlato (o sono io che sono mezzo sordo?). I post di Boulet http://english.bouletcorp.com/ se ci fai click sopra tu danno la versione francese, corretta ma volte con parole che la prof. non mi avrebbe passato. Ma io sono vecchio, si sa.
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