mercoledì 4 novembre 2015

Non è possibile piacere a tutti


Per esempio il nostro commentatore Der trova presunti errori in un post di Leonardo Petrillo.

Anche se il post non è mio e Leonardo saprebbe certo rispondere meglio voglio entrare in gioco, in fondo sono stato il primo a scriverci dentro (al blog, vedi il coluto è sempre in agguato!). Poi le cose sono molto cambiate, c'è stata un'evoluzione com'è giusto che sia. Gli autori hanno le loro personalità, tutte diverse, com'è giusto che sia. E Leonardo è si uno studente ma oltre le superiori e --pensa te-- io lo considero un modello, anche per via degli altri blog. Hai presente i suoi post sulla musica complementari a quelli di mate e fisica?
Capita spesso che chi suona sia anche tosto a scuola e nella vita; lo so che lo sai e non è necessaria una lista lunga così. O copio (adattando) Lorenzo e Wolfgang Amadeus:


Torno a noi. Pierre-Simon (de) Laplace è un grande, lo trovi a scuola da diverse parti. Ovvio che certe sue idee sono superate, com'è giusto che sia, ma resta da conoscere. E poi se fai attenzione ti accorgerai che sta parlando di una condizione ipotetica, un esperimento mentale, un Gedankenexperiment. Quindi il diavoletto (o demone o quello che è) è a posto. Anche se Pierre-Simon era il primo a non credere ai diavoletti (o demoni o quello che sono).

Il blog è multiutente. Quando critichi l'italiano forse ti riferisci a altri; cioè, probabilmente, a me. Ammetto che in questo campo ho doti naturali ma le coltivo anche, con cura, assay. Non so lì da te (non so dove abiti) ma a Torino capita non raramente di vedere messaggi più o meno ufficiali con errori. Prendi i bus e ne trovi specie nella versione inglese che sempre più spesso affianca quella italiana. Cosa lodevole ma alle volte --come dire... Ecco.

Per contro certi libri (specie narrativa) trovi errori nella traduzione in 'taliano. Ecco io a volte gioco su questo. Ma lo faccio quasi sempre apposta, nèh! Oppure le parole dialettali, parlo male almeno due lingue che di solito vengono frequentemente classificate come dialetti. Una delle due, il piemontese, si sta perdendo; a Torino lo parlano davvero pochi ormai, quasi tutti anziani: 'ntermage!

C'è altro? Può darsi ma sai, toh! un'altra citazione:

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