giovedì 28 febbraio 2013

È tardi,
è tardi!!!!1


È tardi, è tardi, porcapu porca cipolla!!
È così tardi che a momenti mi dimenticavo che Il Tamburo è un blog per famiglie e che non si possono dire le parolacce!!

Cosa è successo?
Diciamo che fino a poche ore fa non sapevo se avrei venduto regalato il mio pc a mio fratello e se avessi avuto ancora una connessione disponibile per tutto marzo, e allora non ho fatto piani.
Mi son detto, aspetta neh!
Che poi tanto la primavera passa, ci compriamo un nuovo pc e facciamo tutto il lavoro in estate..

E invece no!!
È finita che il pc ce l'ho ancora, e anche la connessione!!

E adesso è dannatamente tardi, sono anni che ho un progetto in mente da realizzare, ma finora non ne avevo mai avuto le abilità, i mezzi e una sicurezza economica, oltre ad una maggiore maturità.. e adesso è tardi, è tardi!!!




Che poi lo so come vanno 'ste robe, che alla fine dormo tutto il giorno perché tanto studio e lavoro di notte.. ma non sarà più così, porcapu porcacipolla!!
Tra l'azienda che ho messo su insieme a mio padre, che mi ha permesso un notevole guadagno e un nuovo lavoro part time.. avrò sempre meno tempo per me stesso e una "specie" di mio addestramento che sto terminando!!

Sì, perché in realtà si tratta di imparare a fare un sacco di cose, leggendo libri su libri che in questi anni ho solo lasciato a macerare negli scaffali.. ma adesso ci siete voi del Tamburo a darmi una mano, vero?

Mi promettete che mi state col fiato sul collo e che se non mantengo questa mia promessa mi picchiate a sangue, vero??
Che da quando sono tornato a casa dalla comunità ho anche preso 10kg, e nonostante abbia preso una cyclette non l'ho quasi mai usata!!

Ah, ma adesso cambia tutto, eh!!

Da domani si cambia!!


La sai l'ultima?


La sapete l'ultima??

Pare che in realtà Pippo Franco sia morto da molto tempo.


Sì, ecco.
Il Pippo Franco che vedete ora in tv non sarebbe altro che un contrabbandiere di marmi che prese il suo posto dopo la sua morte, un certo Salatino Fulvio Franco.

Il vero Pippo Franco sarebbe morto per un pugno di mandorle.

Gira questa storia qui:

Vi è poi una grottesca leggenda metropolitana su Pippo Franco, che fra l’altro è un assiduo frequentatore di salotti esoterici. Secondo alcuni il vero Pippo Franco sarebbe morto nei primi anni Ottanta, assassinato da un agricoltore a cui stava rubando delle mandorle. Nel mentre che un quotidiano si apprestava a pubblicare la notizia (fra l’altro documentata fotograficamente), la Rai ha istituito velocemente un concorso per trovarne il sosia. Quindi, il Pippo Franco attuale sarebbe dunque un certo Salatino Fulvio Franco. Ma queste sono solo leggende…

In realta questa non sarebbe affatto una leggenda metropolitana, ma la realtà, scoperta ancora una volta dai nostri mitici autori di Voyager.



Oh, a questi non sfugge nulla, oh!

Disastro padano

Siccome vengo or ora dal blog di Davide La Rosa, dove ho intravisto nella macchia un commento di Juhan.. ho quindi deciso di regalare questa vecchia vignetta al Tamburo Riparato.
Sperando che piaccia ai piani alti del blog, che così non rischio di essere degradato a mozzo, neh!

Mi rendo conto che l'immagine non è nel suo formato originale adatto per la lettura, quindi vi spingo ad andare a leggerla qui..


Archimede


Tra un paio di settimane c'è il Pi-day, il giorno del pi greco.
Una delle cose che si fanno in giro per il mondo sono le gare di chi ricorda più cifre di π che a me sembra una cosa non tanto da geek, le trovate sui manuali, sul 'puter e sullo smartphone (a proposito come si deve chiamare in italiano?).


Collegato indissolubilmente a π c'è Archimede. Che è uno dei miei miti da sempre. Tra l'altro siamo colleghi, entrambi ing. ma se lo incontrassi e dovessi proprio parlarci userei il lei, sicuro.


OK, come non voglio parlare di π non voglio parlare nemmeno di Archimede. Cioè sì ma in modo talmente tangenziale che corro il rischio che qualcuno se la prenda (chi non sa ancora della mia specialità di uscire fuori tema (OTtare?) anche quando il tema lo stabilisco io.


Avete presente Terry Pratchett? Quello per via del quale questo blog si chiama così? Se non conoscete Terry di corsa in biblioteca (in libreria per i più danarosi) e mi ringrazierete.
Terry racconta di Archimede in uno dei suoi capolavori (sono tutti capolavori i suoi libri ma questo, secondo me, di più). Sto parlando di Tartarughe Divine (Small Gods in originale), cito:
"Che cos'è un filosofo?" chiese Brutha.
"Uno tanto sveglio da trovarsi un lavoro in cui non bisogna sollevare pesi" disse una voce nella sua testa.
"Un infedele in cerca del giusto fato che senza dubbio incontrerà" rispose Vorbis. "Un inventore di eresie. Questa città dannata li attira come un mucchio di letame attira le mosche"
"In realtà è il clima" disse la voce della tartaruga. "Pensaci. Se hai la tendenza a saltare fuori dalla vasca e correre in strada ogni volta che credi di aver avuto una buona idea, è meglio non farlo in un posto freddo. Se lo fai in un posto freddo, muori. È selezione naturale. Efebe è nota per i suoi filosofi. Sono meglio del teatro di strada".
"Cosa, un sacco di vecchietti che corrono per le strade senza vestiti?" sussurrò Brutha mentre marciavano.
"Più o meno. Se passi tutto il tempo a pensare all'universo tendi a dimenticare i dettagli meno importanti. Tipo le mutande. E su cento idee che hanno, novantanove si dimostrano del tutto inutili".
"E perché non li rinchiudono in un posto sicuro? A me non sembrano molto utili" disse Brutha.
"Perché la centesima idea" disse Om, "generalmente è una cannonata".
OK, continua ma il post è già abbastanza lungo; procuratevi il libro.
Per non rovinarvi il piacere della lettura non ho riportato p.128 dove c'è la scena (irresistibile) del filosofo che ha appena avuto l'idea.


Insomma ero partito con l'idea di dire qualcosa di Archimede, qualcosa da geek e invece niente.
Però, a pensarci bene, su Archimede c'è già tanto di scritto. Pensa te che quest'anno, il 2013, è l'Anno Archimedeo. E ci fanno pure un carnevale i matematici. Chiedete a Gianuigi.

Questa vale solo in Italia, il resto del mondo non la capisce.

mercoledì 27 febbraio 2013

Minestrone



Oggi il tempo è piovigginoso e grigio, domani ci aspettiamo più pioggia.
Che scusa migliore per farsi un bel confortante minestrone?
L'ho preparato con:
  • cipolla, porro e aglio;
  • bietole, spinaci, cavolo, nonché il gambo del broccolo preparato l'altro ieri (metto sempre da parte tutti i pezzi di verdura che non uso per una specifica ricetta, per esempio la parte troppo verde del porro la conservo a fettine nel freeezer e la aggiungo al minestrone);
  • carote e sedano;
  • patate e pomodoro;
  • zucca e zucchina;
  • piselli, fagiolini verdi e fagioli.




Ora vi ripeto l'elenco in spagnolo, è utile sapere di cosa parlano i menu, quando fate i turisti!
  • cebolla, puerro y ajo;
  • acelgas, espinacas, col, brócoli; 
  • zanahorias y apio (infatti il nome scientifico è Apium graveolens);
  • patatas (in Canarias papas) y tomate;
  • calabaza y calabacín;
  • guisantes, judías verdes (anche habichuelas, come dire favettine), judías (anche alubias).

È interessante notare il nome “judías”, che letteralmente vuol dire “giudee, ebree”. Questo nome si trova già in Spagna nel '500, dopo l'arrivo dalle Americhe di tale legume.
Non sono riuscita a trovarne l'etimologia, è da considerare però che all'epoca e fino all'arrivo dei Reyes Católicos (Fernando de Aragón e Isabel de Castilla, quella che finanziò il viaggio di Colombo), cattolici, musulmani ed ebrei convivevano pacificamente in Andalusia, sotto il dominio “moro” cioé arabo (l'ultimo re, Boabdil, secondo la fantasia popolare di pelle scura, ma secondo gli storici biondo, di pelle chiara e occhi azzurri!).
resa di Boabdil

I Re Cattolici, dopo la cacciata di Boabdil nel gennaio del 1492, su istigazione di Torquemada obbligarono gli ebrei di tutto il territorio spagnolo e suoi domini a convertirsi al cattolicesimo, pena l'espulsione o la morte.
Curiosamente, il giorno in cui spirava il termine per tale conversione forzata risulta essere quello in cui Cristoforo Colombo (Cristóbal Colón) partì da Palos per la sua avventura, il che alimentò l'ipotesi che egli stesso fosse ebreo...
Sia come sia, il nome di judías può darsi sia stato dato alle alubias (nome di origine araba) perché cibo utilizzato dai conversi ebrei: è da pensare che la conversione fosse “di facciata” ma non reale, pertanto la loro vera religione si poteva scontrare con le abitudini alimentari dei cattolici. Forse il cibarsi dei proteici legumi era un escamotage per evitare l'uso di carni proibite o macellate secondo un rito improprio (vd. il mio post Kosher).


P.S. Il titolo vi ha indotto a pensare che volessi parlare di politica?   ;-)

Marco, ovvero: largo ai giovani

Bello quando un post che racconta solo una storiella di computer e come questi vengono usati genera un commento molto più sexy del post stesso.
Mi riferisco a questo post e al commento di Marco Cameriero, un giofane mooolto promettente!
Certo, lo conoscevo già, ne ha parlato più volte la nostra collaboratrice Annarita Ruberto, ma sapete com'è: ci sono sempre millemila (Archimede direbbe miriadi di miriadi) cose da fare e finora non avevo mai visto i suoi lavori.


Colpa mia e del tempo che va troppo veloce e OK, niente scuse.
Se fossi stato più diligente nel mio post su Excel avrei scritto "proprio come fa l'ottimo Marco, vedi i suoi esempi..., anzi se avete bisogno di qualche esperto tosto assumetelo. Ma non subito prima deve finire la scuola".
Un'altra cosa: il Marco mette esempi molto curati, completi e soprattutto non più grandi di quanto serve. A volte capita di dover andare a cercare qualcosa nascosto in un malloppo di dimensioni spropositate perché quando hai chiesto come si fa ti mandano un foglio vero dove trovi di tutto e di più (e forse anche quello che volevi).

Quindi ...

Conclusioni

Marco ormai sa tutto su Excel, dovrebbe provare anche qualcos'altro, se già non lo sta facendo, dipende da quanto è ciofane (chissà se si riesce a trovare nel suo sito o se la prof. Annarita può fare la spia?)
Di sicuro conosce già il VisualBasic (ho indovinato?) e lì sa tutto (o almeno parecchio), mi riferisco ai NumeriPrimi. Cura anche la presentazione (bello il video).
Insomma oltre che dire "bravo" consiglierei di provare qualche altro linguaggio, che so Python, Java, JavaScript, C/C++, ... Poi sceglierai quello che ti piace di più.
Adesso (anche se io per quel campo sono sono completamente fuori) è il momento dei telefonini; forse dai uno sguardo anche a quelli, sono il futuro.

Se poi, oltre la scuola, il tuo blog e tutto il resto ti avanza tempo libero considera la possibilità di entrare nella nostra squadra, il Tamburo ne sarebbe orgoglioso.

martedì 26 febbraio 2013

La bugia come prassi

Una delle cose che prima o poi dovranno cambiare è l'uso di mentire su tutto sempre. Prendi i poveri sondaggisti che hanno ravato di brutto tutte le previsioni di voto.
Chissà se in buona fede? Una mia amica giornalista dice di sì, sono stati gli intervistati che hanno mentito, sempre, tutti. Chissà...

Ma non voglio parlare delle elezioni, o uno scoop: i cattolici.
Come tutti sapete il cattolico non deve dire bugie. O meglio non dovrebbe. E se le dice poi deve andarsi a confessare: tre Pater, Ave, Silvio e la bugia è lavata via, come se non ci fosse mai stata. Chiedete al celeste Roberto Formigoni, o a chiunque altro, certo.

Prendi Famiglia Cristiana che passa per una delle riviste ortodosse più serie, clericale ma non fascistoide e/o comunionoide-liberazionoide. Insomma preti ancora presentabili (tranne mons. Ravacci, ereditato da Canale Cinque).

Adesso c'è un numero speciale dedicato alle dimissioni di naziRatzi. E sono esageratamente esagerati. Dai, cattolici, preti e dintorni: quando mai quello vi è stato simpatico? Il giorno che ha detto "me ne vado" a nessuno è venuto in mente di correre in piazza e dirgli "dai resta, ti vogliamo bene! (almeno un po')", i vescovi ci hanno messo una settimana a organizzare un'adunata di quelli che sanno fare solo loro e i nord-coreani. E non è venuta nemmeno tanto bene, Grillo ha fatto molto meglio ultimamente.

Ho fatto un po' di foto, in condizioni non ottimali (lo lo, lo so, gnagnagnà!).


Ragazzini attenti: quello è un prete, anzi un superprete!


A Messori (mi sta sui santissimi da tempo ma qui non conta) non credo basti la solita penitenza. Prevedo parecchi rosari, versione lunga, quella nuova di Giampy Due. A meno che abbia contrattato una clausola per l'articolo (sapete come sono i preti).

E ora qualcosa completamente differente: il nuovo trattore, è arrivato da una settimana. Prima o poi devo parlarne come si deve.


Situazione politica

Se non fosse per un nostro prezioso commentatore di cui non dico il nome per questioni di privacy comincerei questo post con "io sono vecchio" ma lui mi redarguirebbe, lo sento, e allora inizio con "sono deluso, molto".

Un po' me lo aspettavo, visti i sentimenti dei contadini della zona ma non in queste dimensioni.
C'è incertezza in giro. Ma non completamente: ci sono alcune cose sicuramente certe, come lo spread. Anche se Silvio dice che non importa.

L'amico Beppe, no! non quello che pensate voi, Beppe Beppetti (che fareste bene a seguire sia sul suo blog che su Twitter) fotografa così la situazione:


Beppe è il mio commentatore politico preferito. Sperando che non se la prenda perché gli ho preso il disegno, ma è troppo bello, facciamo che vi fiondate tutti sul suo blog, qui.

lunedì 25 febbraio 2013

VisiCalc, ops! Excel

Io che sono vecchio l'ho visto quando era ancora giovane, ancora bambino. Per dire quando non c'era ancora tutto quell'ambiente grafico, neanche il mouse.
Usava anche un altro nome ma era lui, sicuro.

Di cosa sto parlando? Adesso mi spiego.


Apriamo Excel, quello di Micro$oft Office. Allora abbiamo un grande foglio a quadretti (sarebbero rettangoletti, facciamo che li chiamiamo anche noi celle, come tutti). Sulla prima riga mettiamo, per esempio, le etichette: numeri, quadrati, radici quadrate e così via.
Sulla prima colonna (colonna A) scriviamo 1, battiamo invio che andiamo sulla cella sotto e scriviamo 2 e così via fino a 10 (o quel che vogliamo). Ci sarebbe anche un modo più veloce ma adesso non ci serve.
A questo punto andiamo nella cella B2 e scriviamo =A2*A2, che sarebbe il contenuto della cella A2 per il contenuto della stessa cella A2. Appena battiamo invio la formula sparisce e vediamo il risultato. Torniamo nella cella B2 e copiamo (con l'icona o con Ctrl-C), selezioniamo le celle da B3 a B11 e incolliamo (con l'icona o con Ctrl-V). Ecco abbiamo fatto la colonna dei quadrati. Nello stesso modo per la colonna C facciamo le radici quadrate, la formula è =RADQ(A2). Ecco questa colonna viene meno bella perché ci sono un mucchio di decimali inutili. Ma niente paura, rifacciamolo in colonna D e poi facciamo click con il tasto destro del mouse sulla lettera D. Scegliamo Formatta celle e poi nella finestra che compare 2 in Posizioni decimali. Fatto!

Bello vero?
OK, tutto questo è nato tanto tempo fa, ideato da Dan Bricklin e Bob Frankston, si chiamava VisiCalc come visual calculator, trovate tutto qui, su Wikipedia, come farei senza la Wiki?

Dopo ne sono venute diverse versioni, copiate da quella: Lotus-1-2-3, Quattro e infine Excel. Ci sono anche versioni free, Open Office e Libre Office, quella che uso io.

Io l'ho scoperto come Lotus, permetteva a tutti di fare programmi senza saper programmare. Un progettista per il quale collaboravo me lo impose. Nella sua ditta era diventato obbligatorio. Poi quella ditta è sparita per via di tangentopoli ma questa sarebbe un'altra storia.
Cioè sto parlando di 25 anni fa, circa.
E oggi? Usatissimo, conosco gente che compila fogli (in italiano si chiamano così) di dimensioni incredibili e con riferimenti da spaventare chiunque, non solo me.
Poi dovreste vedere con il (la?) cloud, tutta una condivisione da un capo all'altro della terra. Insomma: sono vecchio.

domenica 24 febbraio 2013

Uffa, sempre occupato!

Domenica pomeriggio, fuori nevica, Pico dorme (russando), anch'io sono stanco. Quasi quasi accendo la tele e guardo cosa c'è o mi leggo una roba sul Kindle...


Ops, occupato (Alessio), torno più tardi...





Ahemmm... come non detto, sono arrivati Obama (ex Quellobiancoenero) e Bianca (ex Quellotuttobianco, sì, si è anche appurato che il genere era sbagliato).

OK, vado a fare un post, se non hanno occupato anche il 'puter.

Piedi quadrati

C'è gente che viene mandata in giro per lavoro e finisce in posti che manco t'immagini.
E quando poi torna ti parla di quei posti là proprio come se fosse roba di qua. E dovreste sentire le mogli. Io non sono maschilista ma le donne sono differenti.


Per dire l'altro giorno una ci raccontava dei prezzi degli affitti che, proprio come da noi, variano moltissimo da zona a zona. E loro erano in un posto abbastanza lontano e lui doveva prendere la macchina (in affitto, certo) per andare al lavoro ma con i prezzi al piede quadro che ci sono...
No, perché se si tratta dei soldi 3 euri sarebbero 4 dollari ma in realtà è tutto diverso e quella regola non vale.
Ma se devi affittare una casa ti dicono quant'è grande in sq-ft, piedi quadri dice mio marito, ma dimmi te cosa vuol dire!
Facile: 1 piede è 12 pollici, 30,48 cm per cui grossomodo un terzo di metro, scarso, e quindi il piede quadro vale circa un decimo di m2. (Sì, per me 3 e un po' per 3 e un po' fa circa 10).

Poi ci sono le distanze, in miglia...
Facile: 1 mi = 1,6 km (circa nèh), per cui 60 mi sono 100 km, 30 mi 50 km, 5 mi fanno 8 km e così via.
E questo è praticamente esatto mi conferma il marito, mica come per i conti di prima!
E poi: e sì in Canada adesso usano tutti i clicks, tranne i vecchi e le ferrovie. Clicks? Sai, dire kilometers è troppo lungo.
Per chi, come me, resta un qualche dubbio segnalo Urban Dictionary, che conferma.


1ft² = 0.092903m² | 1m² = 10.764ft² ma voi uno con i piedi quadrati riuscite a immaginarlo?

sabato 23 febbraio 2013

Carnevale della Chimica # 25 - La Chimica e l'orto



L'orto può anche essere piccolo, proprio un fazzolettino di terra, ma quanto piacere dà!
Consiglio di riservare un angolino per il compost, fatto sistemando dentro a un bidone di plastica bucherellato su tutti i lati bucce e scarti di verdure tritati, alternati a sottili strati di terriccio, fondi di caffè e cartoncino grezzo tritato (sapete, il “cuore” dei rotoli di carta igienica o carta da cucina).
Non dimenticate di piantare salvia e rosmarino, così utili in cucina, ma anche insalate varie, altre erbe aromatiche, due-tre piante di carciofo, qualche tipo di cavolo o affini, magari un alberello di limone (se vivete in zona fredda, tassativamente in vaso, per poterlo riparare in zona temperata o ricoprirlo contro il freddo durante l'inverno).




Ma per chi non ha neppure quel ritaglio di terra, c'è la possibilità di avere un miniorto sul balcone. Ci sono anzi alcune piante che potete coltivare addirittura in casa: sono le erbe aromatiche, che in genere vivono bene in un vasetto. Ma sul balcone potete comunque organizzare un vero piccolo orto, compatibilmente con lo spazio che avete: pomodori, peperoni... anche qui un alberello di limone in vaso... e poi erbe a volontà. Fa freddo d'inverno sul vostro balcone? potete creare una piccola serra … sotto il tavolo da esterno! Ricopritelo fino a terra con un telo di plastica trasparente, sistematevi sotto qualche assicella di legno su cui appoggerete i sottovasi e i vasi, per evitare il freddo alle radici. Sopra al tavolo potete disporre i vasi di gerani o altre piante meno freddolose, serviranno a mantenere al suo posto la plastica e al tempo stesso potrete allontanare le piante dal freddo del pavimento.

Perché ho suggerito di piantare carciofi nell'orto?
Perché se li comprate nel negozio quasi sicuramente ve li daranno senza le foglie. È appunto nelle foglie (amarissime!) che oltre a vari sali minerali benefici è contenuta la cinarina, acido fenolico dalla formula C25H24O12, che ha la proprietà di abbassare il livello di colesterolo nel sangue e di stimolare la produzione di bile. Il famoso liquore “contro il logorio della vita moderna” si fa appunto con le foglie del carciofo. Anche in casa se ne può preparare una “tintura” tenendole per qualche tempo in alcool da liquori perché se ne estragga la cinarina. Una volta filtrato e allungato con sciroppo può essere un utile digestivo casalingo.
Altre piante che non possono mancare sono rosmarino e salvia.
Il primo, dalle proprietà carminative e antisettiche, è caratterizzato dai suoi aromi della famiglia dei terpeni, tra cui l'eucaliptolo C10H18O.

beta-tujone
La salvia, oltre all'uso culinario, ha molte proprietà benefiche (per esempio è molto utile in menopausa per le sue proprietà estrogeniche) purché si usi nelle dosi moderate della nostra cucina e mai durante la gravidanza e l'allattamento: nel primo caso perché può avere anche un risultato abortivo, nel secondo caso perché ha effetto lattofugo (diminuisce la quantità di latte secreto). In alta dose può essere tossica per il suo contenuto del chetone dall'odore di mentolo tujone o absintolo C10H16O (già, proprio la componente tossica dell'assenzio).

Quello che invece non deve mancare durante la gravidanza, per lo meno nel primo trimestre ma anche nel mese precedente alla fecondazione, è l'acido folico o vitamina B9 dalla formula C19H19N7O6, che previene le malformazioni neurali fetali e il rischio di autismo nel nascituro. Oltre a trovarsi in vari cibi quali fegato, tuorlo d'uovo e lievito di birra, è presente in gran quantità (relativa, s'intende, si tratta pur sempre di milligrammi o frazioni!) nelle verdure a foglia larga, soprattutto lattuga, bietola, spinaci: da qui il suo nome.


Verdure a foglia larga, dicevamo.  Gli spinaci (che non hanno tutto il contenuto in Ferro promesso, per lo meno non in forma utilizzabile dal corpo umano, con buona pace di Popeye) contengono sì il sudddeto acido folico, però anche nitrati che poi vengono elaborati dalla digestione in nitriti, cancerogeni), nonché ossalati (contenuti anche in bietole, sedano e fagioli) che inibiscono l'assorbimento del Calcio formando ossalato di Ca, insolubile.


Ma il vero re dell'orto è il pomodoro. Non è pensabile la nostra “dieta mediterranea” senza di esso, vero? Bene, non solo lo potete coltivare nell'orto ma anche su un balcone, in vaso. Oltre al suo contenuto di vitamine (A, B1, C, K) contiene licopene, carotenoide con proprietà antiossidanti.
Il rovescio della medaglia: come tutte le solanacee contiene anche alcaloidi, soprattutto i glicoalcaloidi come la tomatina,poco tossica, ma anche solanina (non vi spaventate, anche un pochino di atropina!)

Quantità non pericolose di solanina, data anche la necessità di “spurgarne” l'acqua amara prima della cottura, si ritrovano in un altro protagonista dell'orto, la melanzana, anch'essa una solanacea mentre nella patata (in genere non si coltiva nell'orto, ma nel più ampio spazio di un campo) sicuramente il contenuto di solanina può essere più pericoloso. Ma niente paura, basta sbucciarla con generosità, togliendo tutte le parti un po' verdi o rovinate e i germogli (il tossico si concentra maggiormente nella buccia, e non viene disattivato dalla cottura...).

Anche il peperone è una solanacea, se si consuma maturo il contenuto di alcaloidi è accettabile.

La solanina è un tossico gastrointestinale e neurologico, ma occorrerebbe mangiare una quantità spropositata di ortaggi per avere danni, purché non si mangino le foglie, più ricche di questo veleno.
Vi ho spaventati? Niente paura, è vero che della famiglia delle Solanacee fanno parte anche il tabacco e la belladonna , però contengono altri alcaloidi, tossici anche a dosi minime.

Altre protagoniste del nostro orto sono le Brassicacee (Crucifere) : cavoli di vari tipi, broccoli, cimerape, rape...



Sono ottime per la salute, oltre a vitamine fra cui spicca la vitamina C contengono composti fenolici che pare abbiano effetto preventivo sul cancro, per esempio l'indolo-3-carbinolo. Il sapore un po' forte, per esempio nei broccoli freschi o nelle rape, è dovuto al sulforafano dalle proprietà antiossidanti (presente, ovvio, anche nel rafano).
Le stesse proprietà benefiche di prevenzione del cancro l'hanno gli isotiocianati: come suggerisce il nome contengono zolfo, che è poi il responsabile dell'odore sgradevole che emanano nel cuocere.
I flavonoidi proteggono dalle malattie cardiovascolari.

Carote, cipolle, aglio... tutti possono far parte del nostro orticello familiare, tutti gli ortaggi hanno propietà benefiche per i loro contenuti in vitamine, sali minerali, enzimi.
Come si è visto però molti ortaggi contengono in maggiore o minore misura qualche principio poco salutare quando non potenzialmente dannoso.
Il segreto consiste nel cibarsi in modo molto variato senza eccessi di una componente a scapito di un'altra, in modo da sfruttare i composti utili e minimizzare il consumo di fitotossine.

E ora, forza, a zappare!



Ma veniamo al Carnevale.
Innanzi tutto voglio ringraziare l'appoggio morale del nostro fondatore Juhan e di tutto il team, nonché l'apporto fattivo di alcuni membri: M.F. Barozzi, in arte Popinga, ha suggerito il divertente filmato qui sopra, mentre Leonardo Petrillo contribuisce a questa presentazione con il filmato che chiude il post, oltre a partecipare entrambi a questo Carnevale con i propri blog personali, come si vedrà.

Eccoci quindi arrivati a sfornare questo Carnevale della Chimica che penso sarà di vostro gradimento a causa dei numerosi e stupendi post pervenuti dai blogger più prestigiosi della blogosfera!
Li presento secondo l'ordine di arrivo della loro adesione.

Per Chimicare (associazione culturale, cofondatrice di questo Carnevale insieme a Gravità Zero) partecipano 3 autori: 
rizomi e polvere di curcuma
Nicole Ticchi, chimica farmaceutica, con il post Spezie e verdure dai forti sapori: una descrizione molecolare di salubri virtù  che ci svela i segreti della curcuma e lo zafferano e dei gustosi broccoli, chiudendo poi con una sfiziosa ricetta, da provare!

Salvatore Caiazzo, microbiologo, per mezzo del post Le piante e il sale: la natura del problema, le strategie di difesa, le tattiche di resistenza ci parla dei possibili problemi delle piante a causa del contenuto in sali che possono avere i terreni. “Ogni anno, a causa della salinità dovuta all’irrigazione vengono abbandonati 10 milioni di ettari di terreni irrigati.” Una visione inquietante per il futuro. (ricordate Attila?)

erbe dal Teide
Franco Di Chimicare offre il corposo Da cosa è fatto il terreno? che ho trovato particolarmente interessante: sapete, durante le passeggiate sul vulcano Teide ho sempre osservato come la lava solidificata (diversa a seconda delle sue componenti) con i secoli, i millenni, è passata a vari stadi di sgretolatura, fino ad arrivare a microgranuli, tali da poter essere colonizzati dalle piante: dapprima piccole come quelle qui a destra
retama del Teide
poi queste, nella foto a sinistra,
fino alla comparsa dei grandi alberi (pino canario ecc.). Tuttora questo processo è attivo e distinguibile: tuttora le rocce, per il gelo notturno alternato al calore diurno, si fessurano per poi sgretolarsi, vi sono zone ricoperte solo pochi secoli fa da nuove colate dove l'arrivo dei radi pini è piuttosto recente, altre dove il bosco è già fitto.

PaoloAlbert, con il suo blog Chimica Sperimentale, ci offre il post  Estrazione della cuminaldeide, tutto incentrato sul principio aromatico contenuto nel cumino (una Apiacea, parente insomma del comune sedano), i cui semi sono molto usati in cucina (per esempio, polverizzati come componente del curry, interi come condimento di vari piatti di carne...) nonché per la preparazione del liquore Kümmel, ora un po' fuori moda.

Leonardo Petrillo (altro membro del team del Tamburo) dal suo blog Scienza e Musica ci invita spiritosamente a una spaghettata “aglio, olio e peperoncino”!

Infatti partecipa con il post L'aglio: lo scacciavampiri, in cui ci parla appunto dei composti che lo caratterizzano, le sue proprietà benefiche (per esempio sul colestero “cattivo”), la sua presenza in letteratura, senza dimenticare un excursus storico, e ci dà anche una ricetta. L'aglio è come il gatto, c'è chi lo odia e chi lo adora, non c'è via di mezzo! (io adoro entrambi).
Ma Leonardo ci ricorda anche due precedenti post (hanno già partecipato a Carnevali della Chimica, li segnalo solamente): L'olio di oliva e la famiglia dei lipidi  più nello stile tipico del suo blog, con molti interventi di musica! e il terzo elemento della "spaghettata" Perché il peperoncino "brucia" la lingua? 

Dal blog Knedliky Palmiro Zavorka, dottore in Patologia Cellulare e Molecolare ci offre il post Resveratrolo Un consumo constante di vino, come in Francia o in Italia, è stato collegato ai benefici sul sistema cardiovascolare (e sulle arterie coronarie), e a un invecchiamento lento e in salute.” Inoltre pare che il suo potere antiossidante possa aiutare a prevenire il cancro, bilanciando così l'effetto contrario dato dall'alcool. Lo troviamo soprattutto nel vino rosso, poiché è contenuto nella buccia degli acini d'uva: per la preparazione del vino bianco la spremitura e conseguente allontanamento delle bucce viene fatta in fase precoce, mentre la preparazione del vino rosso ne richiede un prolungato soggiorno nel mosto, cui cedono il colore.

Dal blog Scientificando la ultrafamosa Annarita Ruberto (che potrei chiamare poliblogger, oltre a questo tiene il blog Matematic@Mente ed altri, e perfino fa parte del team del Tamburo!) ci offre il post  Il Prezzemolo: Chimica, Virtù, Curiosità,  molto chiaro ed esauriente come è suo solito. Nel suo piccolo, il prezzemolo è una bomba di vitamine e minerali!

Abbiamo poi Tania Tanfoglio, dal suo blog Science for passion che con il post  La forma degli ortaggi e le loro caratteristiche nutrizionali ci presenta una gran varietà di verdure: a bulbo, a fiore, a foglia, a frutto, a fusto, a radice, a seme e a tubero. Un'incredibile varietà di forme che ci permette di fare il pieno di vitamine, minerali, antiossidanti e diverse altre sostanze benefiche. Insomma un vero “minestrone” virtuale, a completamento della sua esauriente serie di post sui colori dei vegetali che certo ricorderete, offerta in occasione del 16º Carnevale  ospitato da Annarita.


Paolo Pascucci, assiduo frequentatore del Carnevale della Chimica che ha ospitato ben tre volte nel suo blog  Questione della decisioneci offre il post dal titolo L'idroponica, la coltivazione fuori suolo: un'infografica.  L'idroponica è sempre protagonista nascosta in molti libri, film o serie di fantascienza: è in genere sottinteso, a volte espresso a chiare lettere, che la coltivazione delle piante necessarie al nutrimento degli astronauti nei lunghi viaggi (ricordate Spazio 1999 o Star Trek?) venga realizzata con questo metodo, che però da vari anni è anche utilizzato in agricoltura e perfino... in salotto, per le piante ornamentali, con il vantaggio del risparmio di acqua, insetticidi nonché erbicidi, superflui in quel contesto.
Il secondo post di Paolo  La fotosintesi: due animazioni interattive riguarda appunto la fotosintesi clorofilliana, quel prodigio chimico che trasforma l'anidride carbonica e l'acqua, con l'aiuto dei minerali presenti nel terreno, in sostanze nutritive dapprima per le piante stesse … e successivamente per chi le mangia! Con in più il bonus del “sottoprodotto” di ossigeno!
L'intervento di Paolo (è anche collaboratore del Tamburo, ci tengo a precisarlo) si conclude con I benefici delle piante: dai luoghi di lavoro alle abitazoni. Un'infografica che conferma l'utilità dell'orticello minimale, in casa.

Luigina Pugno, Psicoterapeuta cognitivista e giornalista scientifica, dal blog Risparmiare, fare, guadagnare ci offre il post, che molti troveranno utilissimo (io per prima!), Compostiera fai da te: chimica e autocostruzione. È un ottimo complemento al post di Franco di Chimicare, non trovate?

Margherita Spanedda, ben nota nel mondo del Carnevale della Chimica (ne ha anche ospitato uno nel suo blog Unpodichimica) tra aneddoti e poesie (sic!) ci parla con il post  Del cavolo  della famiglia della Brassica oleracea, disprezzata da alcuni per il suo sapore ma ancor più per l'odore, ma così benefica per la salute! 



Marco Capponi  titolare del blog Marco Capponi's blog ci ha inviato ben tre post: i primi due  Diamo (un) calcio al pomodoro... e Il solfato ammonico ci parlano di fertilizzanti, indispensabili per ottenere ortaggi di buona qualità, con tutti i componenti chimici che comunemente ci aspettiamo di trovare, mentre
Insetticidi e repellenti ci descrive i metodi di difesa da alcuni dei nemici delle piante (e anche nostri!).


Anche questo blog ospitante partecipa al Carnevale.
Il nostro Archibald Pratchett (non chiamatelo Archie!) partecipa con il succinto post Cenere (conciso  anche nel titolo!) che parla di un antico ma sempre valido alleato dell'uomo nella coltivazione dell'orto.

Naturalmente Ponder Stibbons non voleva essere da meno (c'è sempre una certa rivalità tra i due) e ha pubblicato I chimici e l'orto del Mondo Disco  in cui ci parla non già di Chimica ma dell'Alchimia del Mondo Disco (dite che è fuori tema? Figuriamoci, il Mondo Disco è sempre di casa, siamo o non siamo Al Tamburo Riparato?)

Per finire, io stessa laperfidanera partecipo col post ...di vita vissuta ;-)  La vigna ed io.  Sì, d'accordo, una vigna non è un orto, l'uva da vino richiede un terreno abbastanza esteso, ma una singola vite d'uva da tavola si può coltivare anche in un orto. Ricordo l'uva "pizzutella" nell'orto-giardino di una prozia...





Ma come tutti sanno che il Concerto di Capodanno da Vienna non è terminato realmente finché non si arriva ai bis con il gran finale della Marcia di Radetsky, così tutti voi vi aspettate sicuramente una sezione dedicata ai post “fuori tema” o in gergo OT. Eccoveli qui!

Juhan, dal Tamburo Riparato, offre  Un chimico, sentito omaggio al grande Primo Levi da parte di un suo conterraneo e ammiratore.

Walter Caputo, insegnante di materie matematico-fisico-statistiche ed economico-giuridico-fiscali, autore di ebook, giornalista scientifico e blogger, nonché facente parte del blog collettivo Gravità Zero, dal suo proprio blog Paghe e Contributi partecipa con il post L'oceano di plastica: appunti di viaggio nonché con Qualcosa di interessante: virus, microbi e vaccini.

Chiude il gran finale accompagnato da battimani il post  Il chimico, il gas esilarante e la poesia dal blog Popinga di Marco Fulvio Barozzi.



Spero di avervi divertito, e vi invito a presentare la candidatura del vostro blog per ospitare il Carnevale della Chimica nº 26, scrivendo a  franco.chimicare at carnevaledellachimica.org


(forza,  candidate il vostro blog, se ce l'ho fatta io...)

venerdì 22 febbraio 2013

Lettera al Cavaliere

Dai, l'ultima poi smetto per 2 validi motivi (due):
  • domani è sabato e non si fa propaganda; ma, soprattutto e più importante
  • c'è il Carnevale della Chimica, organizzato dalla nostra Bruna!
OK, ma oggi, ultima volta come ho già detto, ancora il solito, il contaballe che da vent'anni ci rovina la vita.

Questa l'ho trovata in giro, sono disordinato e non ricordo dove ma è come se fosse mia, vorrei averla scritta io, sono felice di diffonderla.


C'è anche chi la butta sul divertito

anche se non è che questi sono proprio santarellini innocenti
È arrivata anche a me la famosa lettera, indirizzata a mio padre che purtroppo non può più leggerla.