lunedì 11 febbraio 2013

La decima domanda

...nonché la relativa risposta.



Sono animalista (anche se non fanatica ma razionale) e ho sempre combattuto e combatto tuttora contro l'assurda, anacronistica, fondamentalmente inutile e crudele sperimentazione animale, ne ho scritto  qui e  qui, oltre ai vari duelli su FB...

Sono anche iscritta, fin dai primi giorni, al gruppo Facebook Dibattito Scienza, nonché al sito omonimo. Qui ho partecipato al suggerimento degli argomenti delle 10 domande da presentare ai principali esponenti dei 6 maggiori partiti che parteciperanno alle prossime elezioni politiche.
Precisamente, la domanda che proponevo era:
Dico la verità, ho poca fiducia che la mia domanda venga recepita in questa sede, sicuramente sarà difficile che possa ottenere una soddisfacente risposta in termini di promesse concrete da parte di un candidato.


Vedo, leggendo sia quel che scrivono i miei amici di Facebook sia, ancor più, quel che scrivono commentatori a me sconosciuti, che la Scienza attuale si è ridotta ad una specie di religione, i cui adepti rifiutano per principio di fede di discutere i concetti, le teorie e le “leggi” temporaneamente accettate dalla scienza ufficiale. È chiaro, non c’è nulla di più antiscientifico di tale atteggiamento, ma tant’è!
Ciò su cui vedo più radicalizzata tale religione è la chimica, soprattutto farmacologica, e la medicina.

Non l’ho mai nascosto: in base alle mie osservazioni e le numerosissime letture fatte sono convinta che la farmacologia e la medicina basate sulla sperimentazione animale siano un errore gravissimo, che ogni anno miete moltissime vittime umane (per non parlare degli animali)

Eppure i sostenitori di questa “scienza” non si lascerebbero certo curare con salassi applicati da un cerusico, il top della “scienza medica” di una volta! La farmacologia basata sulla sperimentazione animale è il salasso del giorno d’oggi, e non parlo di denaro
;) ! Purtroppo le leggi relative sono state approvate su pressione delle lobby farmaceutiche che hanno imposto un proprio “protocollo” cervellotico, senza alcun riscontro con la realtà, prova ne sia il fatto che ogni anno numerose specialità medicinali vengono ritirate in tutto il mondo, non senza lasciare dietro di sé una lunga scia di morti o invalidità più o meno permanenti (quasi mai indennizzati, sono rarissime le condanne perché il detto protocollo è stato ideato e studiato appositamente per sollevare da ogni responsabilità l’industria farmaceutica che lo applichi nelle sue ricerche).

Ma ciò che a mio parere è assolutamente criminale è che si applichi un simile protocollo alla produzione di cosmetici, detersivi, colle, pitture ecc.


Per fortuna ora esiste la direttiva comunitaria 2003/15/CE, recepita con decreto legislativo 50/2005 a modifica della Legge 713/86, che finalmente, dopo le tappe previste, dovrebbe dall’11 marzo 2013 proibire tutta la sperimentazione animale almeno sui cosmetici.

La mia domanda è: 
il candidato si impegna ad attuare tale normativa europea -recepita dalla legislazione italiana- alla sua scadenza prevista ovvero 11 marzo 2013, impegnandosi a non farne slittare il termine?

Successivamente ho votato come gli altri il sondaggio per la scelta delle 10 domande, tra le numerose che erano state proposte. Quella da me suggerita, che non era risultata tra le prime 10, era però stata aggiunta a integrazione della decima. Purtroppo poi nella fase finale, quando si è dovuto limitare l'estensione della formulazione delle domande, anche allo scopo di non suggerire risposte di comodo, è stata cassata.
Qualcuno può pensare che fosse superflua, tutto sommato è prossima la scadenza (11 marzo) in cui dovrebbe essere applicata anche in Italia la normativa europea. Ma io sono scettica, e credo che ci saranno forti pressioni per farne slittare l'attuazione, soprattutto considerando che siamo a ridosso delle elezioni e con i tempi tecnici tipici dell'Italia occorrerà molto tempo per avere un Governo che possa firmare il regolamento attuativo della norma. Sono sufficientemente anziana da ricordare la travagliata attuazione della Legge n. 15 del 4/1/1968, i cui regolamenti attuativi tardarono fino al 1994!
Comunque sia, la decima domanda è rimasta incompleta. Ciononostante è bastata a far nascere un vero “caso”.
Vi invito a leggere l'articolo  di Marco Cattaneo su Le Scienze, che spiega tutto meglio di quanto potrei farlo io.   
A questo aggiungo solo che dopo la prima versione della risposta “L’uso degli animali nella ricerca biomedica è ancora di fondamentale importanza. Questo campo deve essere fortemente normato e controllato, per evitare abusi, e minimizzare le sofferenze ed il disagio degli animali, salvaguardando gli scopi di salute pubblica.” ovvero quella pubblicata da Dibattito Scienza e da Le Scienze il giorno 8 febbraio, e prima della versione attuale La sperimentazione animale è di fatto una condizione di maltrattamento (e questa è punibile secondo il l’articolo 544ter del C.P.), in quanto gli animali sono tenuti in condizioni di prigionia e costrizione, sono spesso sottoposti a procedure che causano loro sofferenza anche estrema e sono alla fine uccisi. Inoltre la validità scientifica della sperimentazione animale è argomento controverso e sono sempre di più gli scienziati che si oppongono a questa pratica e preferiscono i metodi scientifici senza animali per i test di tossicità e gli studi in vitro, gli studi clinici ed epidemiologici per la ricerca di base e sulle malattie umane. Crediamo che lo stato debba sostenere e promuovere la sperimentazione alternativa, velocizzando la sua validazione e normando la sua applicazione.” contenuta nel documento  pubblicato oggi da un certo Fabrizio, cui rimanda il link di Cattaneo, ieri si trovava allo stesso link un documento diverso, sempre pubblicato dal tale Fabrizio, in cui la risposta alla decima domanda recitava “Si ritiene che lo stato debba finanziare gli studi riguardanti metodi di sperimentazione alternativa che non prevedono l’uso di animali, e che sono già stati avviati sulla letteratura scientifica. L’obiettivo è quello di arrivare alla loro introduzione nella ricerca biomedica, azzerando le inutili sofferenze a carico degli animali.”


Oggi tale documento (domande_dibattitoscienza_v2, di 499 k) è stato rimosso, però ho fatto a tempo a registrarlo ieri.
La risposta pubblicata oggi, più articolata, mi soddisfa in quanto in sintonia con quanto penso io. Credo che questa terza versione non verrà più cambiata perché rappresenta il pensiero degli animalisti.
Però non mi è piaciuto il comportamento di questo M5S, molto poco chiaro, e dei suoi verbalmente aggressivi sostenitori (tra questi molti hanno radicalizzato l'idea animalista a una sorta di religione indiscutibile).
Non mi è piaciuto che le risposte arrivassero con tanto ritardo.
Non mi è piaciuto che fossero firmate in modo ambiguo.
Non mi è piaciuto che venissero ritrattate.
Non mi è piaciuto che i firmatari abbiano negato la propria responsabilità.
Non mi è piaciuto che nel sito del Movimento venisse cambiato il testo delle risposte, senza avvisare dell'avvenuto cambio, pare un tentativo maldestro di falsificazione (ma la data di pubblicazione fa la spia).
Non mi è piaciuto che da parte del M5S e dei suoi sostenitori si siano lanciate accuse infondate contro Le Scienze (chissà perché continuano a ignorare Dibattito Scienza)
Non mi piace il dubbio che mi è sorto: questa tattica del dire e poi negare mi ricorda molto da vicino quella di un altro politico, le cui parole a suo dire vengono sempre travisate, guarda caso. Si tratta forse di una tattica comune alle persone di spettacolo?
Mi piace ancor meno l'altro dubbio che mi è sorto: questa polemica pubblica su tutti i social network è forse una tattica ben più subdola per ottenere ascolto e visibilità e un'aura mistica da eroe-vittima?



4 commenti:

  1. Non mi è piaciuto che tu confonda il M5S con un "uomo di spettacolo". Sicuramente Grillo è colui che ha creato il M5S, ma il Movimento deve imparare a muoversi per conto proprio, e costruirsi una identità differente, deve tirare fuori altre facce ed una rappresentatività diversa. Al momento mi sembra che le idee siano ancora molto fluide; è ben difficile, da un insieme di pagine web e di siti e di discussioni tirar fuori un parere univoco. Per cui non mi preoccuperei troppo, il Movimento non è rappresentato solo da Grillo o dal suo staff, e sicuramente sono stati presi di sprovvista da queste domande. Il mio problema, come elettore, è: da quante altre cose, magari più fondamentali ancora delle politiche di ricerca farmacologica, saranno presi di sprovvista? Ho paura che saranno presi alla sprovvista dall'impossibilità di dare immediatamente risposte su tutto ad una base scaldatissima, che dovranno gestire un disaccordo interno, eccetera. Siamo una democrazia immatura, se fossimo più maturi non saremmo al punto dove siamo. Il M5S è una manifestazione di questo disagio - e comunque a mio avviso contiene elementi positivi. Staremo a vedere.

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    1. Non puoi negare che il leader/non leader (si mettano d'accordo!) del M5S abbia atteggiamenti molto da palcoscenico, plateali, dovuti alla sua formazione. Non è questo che critico, ma il fatto che se non lui i suoi seguaci si sono contraddetti, evidentemente non hanno ancora fissato una linea comune.
      Il fatto di "essere presi alla sprovvista" invece è censurabile, un partito o movimento che si presenta alle elezioni avrebbe dovuto già inserire nel proprio programma temi tanto attuali e di vitale importanza per il futuro dei cittadini (tanto più che Dibattito Scienza ha diffuso fino alla nausea, su tutti i social network, nei blog e in parte sulla stampa la sua inchiesta, dapprima quella delle 6 domande e ora quella delle 10 domande).
      Vedo nel M5S un merito (a parte il pensarla fondamentalmente come me sulla SA): sta facendo un'operazione di rottura dei vecchi schemi, della vecchia politica per mestiere. Vedo anch'io elementi positivi, ma tuttora molta immaturità. Quel che non mi piace è l'atteggiamento troppo accentratore di Grillo, mi ricorda Bossi con i suoi seguaci della Lega.

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  2. @ Marco Bruno: "non mi preoccuperei troppo, il Movimento non è rappresentato solo da Grillo o dal suo staff". Mi chiedevo, ma tu credi anche a Babbo Natale e alla Befana o ti limiti solo alle fatine dei fiori?

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    1. Lisa, solo alle fatine dei fiori, ma anche ai bambini sotto i cavoli.
      Per me il M5S è uno strumento per rompere i vecchi schemi, come dice Bruna. Dovrà cambiare, così non sta in piedi. Però secondo me la rottura è fondamentale, non mi sento rappresentato in alcun modo dal PD, tanto meno dalla destra. Ho molto apprezzato Monti e il suo staff, ma il modo in cui si presenta adesso per me gli ha fatto perdere la credibilità, e poi si deve appoggiare a gente come Casini, con tutti gli inciuci che ha alle spalle. Per cui sono indeciso, di fare scheda bianca non se ne parla, e mi sa che voterò per la rottura. Juhan, ma FSM (Sempre sia condito, Ramen) non si presenta con un suo candidato? Potremmo fondare un partito, il "Piatto Pieno del Popolo".

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