martedì 5 febbraio 2013

Cenere


Nella coltivazione di orti e giardini e campi ci si trova a un certo momento davanti al problema dello smaltimento di quello che può apparire “immondizia” mentre invece è una grande risorsa. I residui di erbe e rametti sottili, possibilmente triturati a macchina, con l'aggiunta eventuale di scarti di cucina vegetali e no, oltre a fondi di caffè, offrono un ottimo fertilizzante. In ogni orto, anche piccolo, ci dovrebbe essere un angolino per creare il compost.

Ogni anno, dopo le potature, occorre smaltire in qualche modo i residui legnosi delle piante. Questo vale soprattutto dove si coltivano alberi da frutto, vigna ecc. Il sistema migliore per smaltire questo legname  è farne un rogo, una volta tolti i rametti da biotriturare e accantonate le parti più voluminose (tronchi, rami grossi) da usare per il caminetto o la stufa a legna.


Mi raccomando, che questo rogo sia sempre controllato, con acqua a sufficienza sottomano sia per spegnerlo subito se qualcosa va storto (mai farlo in giorni di vento) sia per spegnere le braci alla fine, soprattutto se si lasciano i residui incustoditi: sotto il primo strato di cenere può esserci ancora materiale combustibile che il vento (l'ossigeno dell'aria è comburente) potrebbe ravvivare in una fiammata dagli effetti disastrosi!
Oltre a servire per fare pulizia, il rogo è utile per ottenere la cenere che è un ottimo fertilizzante. Per poterla usare però deve essere di origine esclusivamente vegetale, da legna non trattata, senza vernici o altro, per evitare che possa contenere metalli pesanti o diossine.


La cenere può avere varia composizione, a seconda del legno da cui proviene. È comunque molto ricca di minerali sotto forma di ossidi, con un notevole contenuto di Potassio K2O (utilissimo per la coltivazione delle patate) ma anche Calcio CaO (anche il 40% e fino la 60% nella cenere da legno di vite!), Magnesio MgO e Fosforo P2O5, oltre a microelementi. Non sono presenti invece composti azotati e zolfo che vengono bruciati completamente dal rogo, e vanno quindi aggiunti per rendere completo il concime risultante.

Occorre tener presente che è fortemente alcalina, per cui può essere usata come ammendante per terreni acidi (qui va bene il pHmetro!), per esempio se nel vostro terreno crescono bene le ortensie, vuol dire che avete un terreno acido. Se invece avete un terreno basico, è meglio mescolare la cenere a humus oppure lasciarla un po' di tempo all'aria libera perché combinandosi con l'anidride carbonica dell'aria si neutralizzi a sufficienza.

Per sopperire alla sua mancanza di composti azotati vale la pena di mescolarla al compost che si prepara con il materiale vegetale triturato e l'aggiunta di materiale organico di origine animale come il letame (beati quelli che hanno galline o conigli!) o la “cornunghia” .


L'aumento del contenuto di Azoto nel terreno può essere ottenuto anche con la pratica del “sovescio” (semina e successiva interramento delle piante risultanti) da fare con lupini o altre leguminose come la veccia o il trifoglio, che fissano cioè catturano l'azoto dell'aria.


Si può utilizzare nello stesso modo la cenere residua da un barbecue di carbonella vegetale, per chi non può o non vuole rischiare con roghi in giardino!



Questo post partecipa al 25º Carnevale della Chimica, proprio qui!

2 commenti:

  1. Bello!

    Grazie mille per il commento, CIAO!!!

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  2. devo ricordarmi di tenere da parte la cenere del caminetto!

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