Certamente quella dell'astronauta è una vita avventurosa e straordinariamente interessante, con in primo piano, per chi la osserva affascinato da quaggiù, la possibilità di fluttuare liberamente nell'aria, senza peso. Chiaramente non c'è solo questo nell'avventura spaziale anzi, diciamo che se si potesse farne a meno sarebbe tanto di guadagnato, soprattutto per l'apparato muscolo-scheletrico, che necessita di parecchia ginnastica per restare in forma. Quello che spinge a questa pericolosa ma avvincente carriera è l'insaziabile passione per la conoscenza, la stessa che dobbiamo ringraziare per tutto quello che scienza e tecnologia ci offrono.
Lo dimostra con grande passione Chris Hadfield della Canadian Space Agency dalla Stazione Spaziale Internazionale, in questa lunga intervista con studenti canadesi molto curiosi. Tra le cose chieste alcune curiosità sull'olfatto, sul mangiare caramelle gommose, sulla similitudine della condizione di gravità zero al nuotare sott'acqua, su cosa succede quando si starnutisce, su come ci si lava le mani nello spazio e su tante altre questioni fondamentali. Di come ci si lava le mani nello spazio Chris darà anche una gustosa prova in diretta, con un sapone liquido che non ha bisogno di risciacquo. Sono domande dettate dalla sana curiosità giovanile, che in questo caso è anche quella di tutti quanti, per queste possibilità della scienza moderna che hanno il sapore del fantascientifico. Siamo talmente abituati alle prodezze dei romanzi e dei film di fantascienza che non ci stupiscono abbastanza tutti i traguardi raggiunti davvero dalla scienza, compreso quello di orbitare intorno alla Terra a 380 chilometri dal suolo, con una stazione spaziale piena di scienziati. E invece dovremmo esserne ben consapevoli e grati: la scienza non è una cosa semplice e i risultati che ottiene sono il frutto di duro impegno e studio, non come le false promesse delle pseudoscienze che hanno bisogno solo di fantasia per nascere. La fantasia serve anche agli scienziati, ma la devono costringere dentro la realtà, e non è facile. Ecco il filmato dei 23 minuti dell'intervista tratto dal canale YouTube della Canadian Space Agency.
Lo dimostra con grande passione Chris Hadfield della Canadian Space Agency dalla Stazione Spaziale Internazionale, in questa lunga intervista con studenti canadesi molto curiosi. Tra le cose chieste alcune curiosità sull'olfatto, sul mangiare caramelle gommose, sulla similitudine della condizione di gravità zero al nuotare sott'acqua, su cosa succede quando si starnutisce, su come ci si lava le mani nello spazio e su tante altre questioni fondamentali. Di come ci si lava le mani nello spazio Chris darà anche una gustosa prova in diretta, con un sapone liquido che non ha bisogno di risciacquo. Sono domande dettate dalla sana curiosità giovanile, che in questo caso è anche quella di tutti quanti, per queste possibilità della scienza moderna che hanno il sapore del fantascientifico. Siamo talmente abituati alle prodezze dei romanzi e dei film di fantascienza che non ci stupiscono abbastanza tutti i traguardi raggiunti davvero dalla scienza, compreso quello di orbitare intorno alla Terra a 380 chilometri dal suolo, con una stazione spaziale piena di scienziati. E invece dovremmo esserne ben consapevoli e grati: la scienza non è una cosa semplice e i risultati che ottiene sono il frutto di duro impegno e studio, non come le false promesse delle pseudoscienze che hanno bisogno solo di fantasia per nascere. La fantasia serve anche agli scienziati, ma la devono costringere dentro la realtà, e non è facile. Ecco il filmato dei 23 minuti dell'intervista tratto dal canale YouTube della Canadian Space Agency.
Nessun commento:
Posta un commento