Trascrivo qui sotto la risposta che ho mandato oggi a mio figlio, che mi invitava a firmare questa petizione (ma è mio figlio? non me l'avranno scambiato alla nascita in clinica?). Aggiungo solo i link e le immagini.
Ti dirò, ci credo molto poco a questa presunta campagna da 200 milioni di euro, per almeno due motivi. Primo: tutta quella quantità di soldi non ci sono da spendere nella scuola. Secondo: in un parlamento come quello attuale la larga maggioranza sarebbe contraria a votare una legge di questo tipo. Un terzo motivo, forse quello determinante: la Chiesa lo proibirebbe, e sai quanto la Chiesa si ingerisca attivamente negli affari dello Stato italiano.
Noto altresí che non hai letto la proposta di legge: io l'ho letta e mi pare che tenda soprattutto a eliminare la discriminazione esistente da sempre fra maschio e femmina...
O ti pare giusto che sia quasi obbligatorio che le femminucce vestano di rosa e abbiano tutta la loro cameretta in tinta e possano solo giocare con bambole e pentoline, mentre i maschietti devono essere vestiti di azzurro e giocare con fucilini e al massimo, va', con trenini e palloni? Ricordo che quando avevi poco più di un anno scegliesti come regalo in un negozio un bambolotto, non mi pare che l'averti accontentato ti abbia trasformato in un gay!!! e alle tue sorelle le bambole non sono mai piaciute, han sempre preferito le costruzioni Lego, le macchinine ecc.
Pensa che nella maggior parte delle famiglie attuali, soprattutto quelle che tanto piacciono a questa gente, si tende a scoraggiare nelle figlie una eventuale propensione per la scienza e la tecnica, perpetuando così l'educazione "a settori", tanto ingiusta!
Non mi sembra, comunque, che sia un male diffondere l'idea che anche due persone dello stesso sesso abbiano diritto a volersi bene: in passato ci sono state discriminazioni in proposito di tutti i tipi, dall'appartenenza a una famiglia nemica -ricordiamo Romeo e Giulietta- all'essere nativi di una città rivale o una nazione straniera, o all'etnia diversa, anche se di medesimo colore di pelle!
Ricordati, essere omosessuali non è una malattia ma una inclinazione innata, soffocando la quale si sono creati tanti infelici quando non dei martiri. E soprattutto non è contagioso!
Per quanto riguarda il problema dei figli di coppie omosessuali, mi sembra giustissimo che non vengano discriminati: ammesso che sia una colpa per due persone dello stesso sesso avere o adottare un bambino, che colpa ne avrebbe il figlio? discriminarlo sarebbe un delitto. (dov'è finita la tanto sbandierata "carità cristiana"?)
Inoltre, penso che finché non esisterà una patente obbligatoria per essere genitori, eliminando quindi a monte la nascita di almeno la metà dei bambini (nati a casaccio, magari perché la Chiesa proibisce l'uso di anticoncezionali), non c'è motivo di impedire a due persone di avere e allevare un bambino, siano o no genitori naturali (in molti casi di coppia femminile il figlio è nato da una delle due donne, in certi casi di coppia maschile il figlio è nato con l'apporto di uno dei due uomini,in quasi tutti i casi di bambini adottati da coppie eterosessuali il figlio non ha legami di sangue con i genitori).
Sì, perché un figlio voluto, al punto da superare tutti gli impedimenti anche burocratici, sarà sempre un figlio più felice di uno nato per caso.
Non si conoscono tuttora casi di bambini abusati da genitori omosessuali, mentre di maltrattati, violentati o perfino uccisi da genitori naturali ce n'è a bizzeffe.
Senza contare i casi, numerosi, in cui il bambino è figlio naturale di uno solo dei due genitori che per varie cause (vedovanza, divorzio...) convive o si è sposato con un partner diverso da quello con cui ha concepito il bambino: che garanzia si può avere che questo genitore surrogato accetti, ami e allevi correttamente questo figlio non suo e che non ha espressamente richiesto?Non si conoscono tuttora casi di bambini abusati da genitori omosessuali, mentre di maltrattati, violentati o perfino uccisi da genitori naturali ce n'è a bizzeffe.
Per quanto invece riguarda gli spettacoli di dubbio gusto, devo dire che in primis nessuno obbliga a guardarli... Certo, è discutibile che vengano spesi soldi pubblici per roba del genere, ma se si pensa a come (e quanto!) vengono sperperati i soldi pubblici in RAI o altrove...
Per farti capire quanto siano in malafede i promotori di questa campagna, nota che loro stessi citano
"la giustificazione e normalizzazione di quasi ogni comportamento sessuale.Tutto ciò, anche in altri paesi dove simili strategie educative sono datempo applicate, come in Inghilterra e Australia, ha già causato una sessualizzazione precoce della gioventù cheha portato ad un aumento degli abusi sessuali (anche tra giovani), alladipendenza dalla pornografia, all’attività sessuale prematura con connesso aumento di gravidanze e aborti già nella prima adolescenza, e all’aumento della pedofilia."
Ora, è universalmente noto che, mentre da un lato la scarsa educazione sessuale unita a una repressione moraleggiante porta a una curiosità insana che a sua volta sbocca in una sessualità prematura e "grazie" alla mancata conoscenza e diffusione di metodi anticoncettivi a gravidanze non volute e conseguenti aborti -mica solo in Inghilterra e Australia, anche in Italia e Spagna ecc.- dall'altro lato la diffusione della pornografia, sempre stata presente fin dall'antichità e fomentata negli ultimi decenni dai media a scopo commerciale, è dovuta principalmente alle generazioni che non hanno a suo tempo avuto un'educazione sessuale mentalmente aperta.
Anzi, sono proprio i popoli più integralisti dal punto di vista sessual-religioso quelli che tendono di più a "scatenarsi" non appena l'occasione lo consente. (non hai un'idea delle "cose turche" per esempio che i "moralisti" statunitensi, così santi a casa loro, facevano non appena arrivavano in Europa, soprattutto Parigi, considerata da loro il covo di ogni depravazione).
Che dire poi dell'aumento della pedofilia? solo un'osservazione: i clericali hanno la faccia come il culo!
dell’art. 14 della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza dell’UNICEF (“Gli Stati parte rispettano il diritto e il dovere dei genitori oppure, se del caso, dei tutori legali, di guidare il fanciullo nell’esercizio della libertà di pensiero, di coscienza e di religione”).
APPUNTO: libertà di pensiero, di coscienza e di religione. Perché possano essere liberi di scegliere, occorre che conoscano le varie possibilità di scelta, mentre da parte clericale li si vorrebbe imbrigliare con un'educazione (imposta dal Vaticano ma pagata dallo Stato, forse per ben più di 200 milioni l'anno!) univoca e martellante, che faccia conoscere un unico pensiero, un'unica opzione di coscienza, un'unica religione! (già per me l'insegnamento a scuola di una qualsiasi religione è immorale, è il buttar via il tempo e le risorse, come ben sai sempre scarsi, penalizzando le materie veramente formative per inculcare invece la conoscenza di qualcosa che non ha più valore e dignità dell'astrologia, quella degli oroscopi)
Intendiamoci, sei libero di pensarla come credi e di firmare tutte le petizioni che vuoi, non ti ho mai imposto le mie opinioni o il mio pensiero (non)religioso. Ricordati però che la libertà che hai non la devi certo al tipo di gente che ti sta invitando a firmare.
Alla lettera che ho inviato aggiungo solo questa considerazione: nel 2006 non esisteva certo ancora neppure la proposta del matrimonio tra omosessuali e quella dell'adozione di figli da parte loro. Eppure il fenomeno del maltrattamento e l'abuso dei bambini era già diffuso e in aumento.
Le mamme non smettono mai di fare le mamme,... e menomale.
RispondiEliminaClap clap clap a mamma Bruna.
PS:
si può firmare questo post?
Io lo faccio.
Marco C.
Qualche considerazione spot me l'ha suscitata, questo post. (!)
RispondiEliminaMi trovo a interrogarmi sul perché anch'io mi ritrovi a trovare di dubbio gusto Conchita Wurst e non ad esempio Platinette.
Che poi, donna barbuta, sempre piaciuta! :)
Ho notato che alla petizione non aderisce il (strike)famoso(/strike) famigerato MOIGE, forse si odiano come la Campagna per la Galilea Libera, il Fronte Popolare di Giudea ed il Fronte Popolare Giudeo in Brian di Nazaret!
In ultimo, un bambino figlio adottivo di una coppia omosessuale sarebbe sicuramente discriminato fuori di casa, se non altro dai figli di quei penis capita dei promotori della petizione.
Mi trovo ad interrogarmi se non ci sia una punta di arroganza e di egoismo nell'adottare un bambino sapendo a priori che lo si metterà, al di là del difficile percorso che lo ha portato all'adozione ed alla condizione di adottato in sè, in una situazione particolarmente difficile nel mondo esterno alla famiglia, il cui amore non sono sicuro che riuscirebbe a compensare completamente le sofferenze derivanti dalla sicura discriminazione (considerando che i bambini sono per natura cattivi, quattrocchi, ciccione, stecchino, tappo...).
Al di là dell'assurdità di un veto giuridico demenziale, dovrebbero secondo me essere le stesse coppie dello stesso sesso ad avere il semplice buon senso di sacrificarsi con una rinuncia ad una adozione prematura rispetto allo sviluppo attuale della società ed al posto di investire le proprie energie per lavorare all'accettazione diffusa di una condizione del tutto naturale ed aprire la strada ad una nuova generazione tollerante e tollerata per la quale queste adozioni risulteranno, giustamente, del tutto normali e perfettamente legittime.
Alcuni dubbi come quelli dell'autore dell'ultimo commento li ho avuti anche io, ma poi ho riflettuto (e visto anche all'opera alcune famiglie omosessuali con figli): ad esempio pensiamo alle coppie miste negli Stati Uniti, bianchi e neri, cosa avrebbero potuto fare per creare una cultura diversa, più disposta all'interazzialità se non...sposarsi, amarsi, farlo vedere, andare avanti con coraggio? E fare figli, che sì, sarebbero forse stati presi in giro, guardati male, ecc. E così sarà stato negli anni '50, nei '60, anche nei '70, anche se sempre meno.
RispondiEliminaAnche perchè qualcuno deve pur iniziare, e la mentalità della gente non cambia di colpo, così, perchè si leggono dei libri o si vedono dei documentari: la mentalità cambia quando ti vedi accanto delle persone che fanno le stesse cose che fai tu, che provano le stesse cose che provi tu, che crescono i figli con gli stessi problemi tuoi.
Se quelle coppie miste negli anni 60 non fossero state un po' "egoiste" forse ancora adesso staremmo qui a parlare di come si potrebbe fare per superare certi pregiudizi (che poi delle sacche rimangono e rimarranno sempre, forse, perchè nel fondo siamo ancora esseri pieni di pregiudizi di ogni tipo e spaventati da un sacco di cose).
Io le famiglie omosessuali che ho visto mi sembra abbiano una forza e una preparazione che hanno trasmesso da subito ai loro figli - per forza di cose, direi. Corrono molti più pericoli i bambini obesi, quelli "gentili", i secchioni, i fragili psicologicamente.
Per i matrimoni misti c'è l'esempio del Brasile. Per contro sentissi i nostri qui...
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