sabato 21 febbraio 2015

Vampiri? tutti spariti!


L'altro giorno, invogliato da una offerta, mio marito ha comprato una buona quantità di aglio, che aggiungendosi a quella già sostanziosa che avevamo in casa mi ha un po' scoraggiato.

Bisogna sapere che per fortuna su aglio e cipolla abbiamo entrambi gli stessi gusti, altrimenti non avremmo superato i cinquant'anni di matrimonio! e non abbiamo allergie o intolleranze, per cui spesso e volentieri usiamo il prezioso ortaggio.


Però un chilo abbondante in dispensa mi pareva veramente troppo, per cui ho deciso di smaltirne una piccola parte con un piatto che ci piace molto e che finora non avevamo mai fatto in casa.

Parlo della sopa de ajo o zuppa d'aglio, che si trova comunemente nei ristoranti di qui.
Ve la spiego rapidamente, del resto è semplicissima.

Inizio col tagliare a fettine sottili abbondante aglio (una testa per persona, anche più volendo).



Faccio soffriggere le fettine  in olio (chi mi conosce già sa che si tratta di EVO, l'olio di mais lo uso solo quando richiesto da qualche ricetta di torte) a fuoco molto leggero, mescolando continuamnete. Ricordate che quando inizia ad imbiondire occorre spegnere il fuoco, perché l'aglio continua a cuocere ancora finché l'olio si raffredda, e non c'è nulla di peggio che l'aglio abbrustolito anche se non bruciato!



Nel frattempo ho preparato in due scodelle da forno un fondo di fettine di pane raffermo.



In realtà la ricetta richiederebbe tegamini di coccio (terracotta smaltata) ma per pigrizia non li abbiamo ancora mai comprati, rimandandone l'acquisto. Vabbè.







Ho poi tenuto pronto il forno ben caldo, così mi si è scaldata bene anche la cucina! e ho scaldato mezzo litro (per due persone) di buon brodo di lesso, che conservo nel congelatore.








Al momento opportuno ho scaldato l'aglio, l'ho disposto, sgocciolandolo bene dall'olio, sulle fette di pane, ho sgusciato un uovo sopra ciascuna scodella, e ho versato sopra il brodo bollente.









Chiaramente il calore del brodo non è sufficiente a cuocere l'uovo, per cui ho messo le scodelle nel forno a 200º per qualche minuto, finché ho visto l'albume ben rappreso. Poiché il pane aveva assorbito parte del brodo, ne ho aggiunto altro, e a tavola!

devo aggiungere brodo!
Su questa zuppa non si mette parmigiano grattugiato, mi raccomando!


Nei ristoranti del Puerto (de la Cruz) troverete la versione senza pane, ma trovo che così il sapore sia più delicato e il piatto più consistente e saziante.

Ovviamente non abbiamo buttato via l'olio usato per friggere l'aglio, l'abbiamo conservato per cucinare verdure, così ben insaporito...


(no, non abbiamo avuto problemi di digestione né di alito!)

AGGIORNAMENTO
Già ho riciclato l'olio odoroso d'aglio e utilizzato altre due teste, oltre a una bella cipolla di coltivazione propria, e una bella zuppa di ceci sta cuocendo a fuoco lento:





2 commenti:

  1. Questa è una provocazione che non può essere lasciata senza risposta! Boia Fauss!!!
    Cüsinere e cüsinè: forsa, la bagna cauda sübit!

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    1. Taca banda! Mi j polido l'aj, ti fa le anchue.

      Bellissima ricetta (quella della zuppa), se poi non devi avere vita sociale.
      Quella della bagna cauda non è bellissima, è solo perfetta, e con tutto il Nebiolo che ci va sopra, tanto dopo vita sociale non ne avrai. Ciapa lì.

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