- da un po' di giorni ho la luna storta, 'strologitatamente parlando;
- anche perché fa troppo caldo (integrazione del punto precedente);
- adesso parlo di cose di cui non so niente, dimentico di ofelé fa el to mestè;
OK, tutto ciò premesso questa mattina compare questo tweet
che rimanda al Blog di Maestra Rosy (la mia maestra preferita a pari merito con la Signora Maestra Giovanna (quella che avevo alle elementari, quelle che adesso si chiamano primarie) e a Catepol (che non so se è maestra-maestra o qualcosa di affine) e a prof. Galatea, et al. (metti che dimentico qualcuno/a)).
OK, il post è questo.
E qui volevo fare una piccola osservazione personale, da prendere per quello che vale e, mi raccomando, tenendo nel debito conto le premesse elencate là sopra.
Da noi, secondo me nèh, tra quelli che si riconoscono nella Lega Nord, quella del papo del Trota o quella di Maroni o sono in cerca d'identità, orfani delle leghe di cui sopra o quelli che si sentono in dovere di dichiarare continuamente "mai stato leghista" la scuola è una disgrazia, come le tasse, la grandine e la süitina (siccità).
A cui si cerca di porre rimedio, mitigarne gli effetti, e i metodi ci sono. E comunque se resti bocciato per un po' arrivato a una certa età sei (finalmente) libero di smettere, pronto a entrare nel mondo vero, non in quello che ti raccontano tra i banchi.
Anche perché: pi a stüdio pi a veno foi (più studiano più diventano scemi).
Più studiano più diventano scemi sarà oggetto di un prossimo post, della serie quando è meglio smettere prima che sia tardi. :* grazie
RispondiEliminaA casa mia dicevano 'meglio un asino vivo che un dottore morto'. Però, ecco, pure arrivando anch'io da una porzione di Padania, devo dire che una delle fisime dei miei nonni e del parentado era che i figli studiassero quello che loro non avevano potuto studiare. Si parla sempre di gente che lavora e che mette il lavoro al primo posto, ma questa cosa, che dovevamo studiare, noi che potevamo, non se la sono mai levata di dosso. Forse c'è Padania e Padania. 8li conosco, quelli che disprezzano chi studia. Li ho visti di lontano, e lontano ho preferito tenerli. Non mi facevano bene alla salute)
RispondiEliminaTi aggiungo Lo Scorfano, agli insegnanti preferiti. Scrive poco, ultimamente, ma quando scrive ha i suoi perché.
Anch'io ho avuto genitori che volevano che studiassi. Ma ultimamente i tempi sono molto cambiati. Sì conosco lo Scorfano. E devo perlustrare anche il tuo blog.
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