domenica 31 marzo 2013

Ipnotismo e cervello.

Delhi - India - agosto 1979

In realtà l'elettore, non ha un vero e proprio udito, non intende quasi alcun suono quando chi chiede il suo voto, parla attraverso i diversi media. L'elettore è affascinato dai movimenti, dal modo di fare, dallo show che il giullare politico compie davanti ai suoi occhi. Segue dondolando le sue reiterazioni continue e invece di morderlo come meriterebbe ne rimane avvinto e appagato fino a ritornare tranquillo nel suo cesto.

Happy Easter 2013!

Tanti tanti Auguri di Buona Pasqua a tutti i membri del Tamburo Riparato e a tutti i lettori!
Ecco un po' di immagini simpatiche che ho rinvenuto sul web:

 
Questa l'ho scoperta grazie ad Annarita Ruberto!

Ed infine uno splendido cartoon Disney relativo alla Pasqua:


One more time: Happy Easter!!!
Alla prossima!

Il giorno del cambio di ora



Ve bene che è anche Pasqua, ma vi siete ricordati di portare avanti l'orologio? (dalle 2 alle 3 stanotte, o più logicamente e intelligentemente quando vi siete svegliati).

Buona Pasqua a tutti, soprattutto a quelli che non mangeranno un cucciolo!




Mi raccomando, controllate bene di aver regolato l'orologio, altrimenti domani vi toccherà correre! ma già, dimenticavo, da voi domani è festa, qui no, lo erano giovedì e venerdì: giovedì aperti solo i negozi di alimentari, chiuso tutto il resto, perfino le farmacie non di turno! e venerdì tutto chiuso e fermo! c'è una superstizione in proposito, non ricordo se ne ho parlato qui: non si può lavorare, ci sono donne che il venerdì santo non fanno neppure il letto e non cucinano (preparano il giorno prima).

Ho già detto in altri post quello che penso dell'ora legale già a fine marzo e fino a fine ottobre: la scusa del risparmio di elettricità è una sciocchezza, vale solo per i mesi estivi, al limite anche maggio e settembre...


Non vi invidio, gente, soprattutto ora con il brutto tempo, alzarsi un'ora prima per andare al lavoro...


sabato 30 marzo 2013

Microfavole scientifiche!

Tutti quanti conoscono Twitter, il social network in cui si comunica in massimo 140 caratteri per tweet.




Ebbene, c'è un simpatico concorso "mini-letterario" a cui si partecipa via Twitter.
Si chiama "Tweet da favola" e l'ho scoperto grazie a Spartaco Mencaroni, autore del magnifico blog di scrittura creativa Il coniglio mannaro.
Praticamente, per partecipare, è necessario scrivere delle "microfavole" o "favoline" che riempiano al massimo lo spazio consentito da un tweet: 140 caratteri, appunto!
Non ci sono assolutamente vincoli sui temi scelti o sul numero di favole che si possono elaborare e pubblicare su Twitter per partecipare (tutte le informazioni le trovate qui).
Spartaco ha già pubblicato numerose e straordinarie favole, molte delle quali raccolte in 2 post sul suo blog:
e mi ha lanciato il guanto di sfida.
Ho naturalmente accettato la proposta!
Mi son dunque messo a produrre 18 microfavole inerenti alla Fisica, alla Matematica e una anche alla Chimica.
Ho inoltre pensato che il posto giusto dove pubblicarle, oltre che Twitter, fosse il Tamburo Riparato.
Alcune di esse sono abbastanza serie, altre invece simili a barzellette.
Eccole a voi:

- Un positrone rincorre per tutto l'Universo un elettrone. "Vieni più vicino; staremo bene insieme", dice. Puff - pura energia!

- Un sisma e uno tsunami discutono sul loro potere distruttivo. Un vulcano si intromette: "io son più forte; sono vostra madre!"

- Paradiso matematico - Gauss: "a 9 anni ho surclassato il mio prof". E von Neumann: "Senti, io a 8 conoscevo l'analisi meglio di te!"

- Achille e la tartaruga corrono senza sosta. "Io son più veloce". "No, lo sono io". Passa avanti un fotone: "ciao ciao, lumache!"

- Esame di geometria - la prof al suo studente: Puoi parlarmi di rango? Certo, risponde l'allievo, le regalo pure il blu-ray, se vuole!

- Un quark up e uno down vagavano nel cosmo cercando amici. Poco dopo un altro up si manifestò e, come per magia, un protone ne derivò

- C'era una volta l'etere, elemento venerato e celebrato dall'eminente filosofo. Ora non c'è più: nulla è rimasto.

- Una grande esplosione: particelle, atomi, molecole, pianeti, stelle, galassie, esseri viventi...Un grande silenzio iniziale.

- Gatti nel limbo, teletrasporti, particelle fantasma, energie misteriose. Paul non stava dormendo. Era tutto reale. Era solo Fisica.

- Una lavagna nera. Un mare di formule e figure colmò tutto il suo spazio. Le equazioni presero forma e crearono la totalità delle cose

- Un pianeta, invidioso della luce propria della vicina stella, chiese aiuto ad un buco nero. Gnam Gnam - questo si pappò tutto quanto!

- Tanto tempo fa regnava incontrastato il rigido assoluto. Spazio e tempo erano assoluti. Ora tutto è bello e relativo. Isaac pianse!

- Un fisico totalmente fuori di testa incontrò una mucca. "Mu" fece l'animale. "Muone! Dove? Dimmelo!" esclamò vigorosamente lui. 

- James era considerato un mago dai suoi amici. Aveva descritto tutti i fenomeni elettromagnetici con soltanto 4 righe di quaderno.

- Una semplice arpa mutò in un oggetto potentissimo per mano di un uomo geniale. Questa è l'affascinante storia di Nabla.

- Un aglio: "Sminuzzami; ti lascerò senza parole". Lo chef lo accontentò e l'allicina si creò. Nell'aria un odeur piquante si manifestò

- Il cerchio si vanta: "Quanto son simmetrico!" E la sfera: "Non dire fesserie. Quando vieni a casa mia sei solo una comune curva!" 

- Pyotr trovò su un vecchio libro una frase che lo folgorò: "Note, accordi, melodie, sinfonie...La musica è pura emozione e matematica"

Se desiderate chiarimenti e delucidazioni su alcune favoline, lasciate un commento!
Sapete che anche un altro membro del glorioso Tamburo partecipa al concorso?
Sto alludendo alla straordinaria prof. Annarita.
Magari anche lei vi delizierà con un post dedicato alle sue splendide microfavole!
AGGIORNAMENTO: Annarita ha effettivamente realizzato un post (cliccate qui per accedervi), sul suo blog Scientificando, in cui sono radunate tutte le sue favoline!
ULTERIORE AGGIORNAMENTO: Annarita non si è fermata e ha elaborato nuove favoline, raccolte in questo post (cliccate qui).


Alla prossima!

Questo post partecipa al Carnevale della Fisica n.42, che sarà ospitato da me, il 30 aprile, sul blog Scienza e Musica.

Buona Pasqua nèh!


Qui è tutto un fervore, c'è chi toglie le ragnatele (web in inglese, sono un po' preoccupato, chissà che non tirino via aqquella), chi urla (OK, questo è normale) qualcosa in vista della preparazione del pranzo di domani, chi parla del tempo.

Ecco, il tempo: da che mondo è mondo la pasqua regola le stagioni. Lo sanno tutti, anche quelli che dicono che è la prima domenica dopo la luna piena dopo il 21 marzo. Sarà anche così ma si sa che quando la pasqua viene presto anche la primavera viene presto e viceversa (non da intendersi come "quando la primavera viene presto anche la pasqua viene presto" ma come "quando la pasqua viene tardi anche la primavera viene tardi", nèh!).

Ma non quest'anno: pasqua viene abbastanza presto, poco più di una settimana dal pronti via ma della primavera niente. Vero che stanno spuntando le prime foglioline ma niente, piove, e non si può partire. Abbiamo (hanno, in realtà) comprato il trattore nuovo, il mais da seminare e il concime, tutto lì immagazzinato sotto la tettoia ma niente, piove, il terreno a l'è mol --fradicio d'acqua-- e ci tocca aspettare.

Pinoto dla Piè aveva già arato tutto, stava finendo di preparare e ha cominciato a piovere. Meno male perché se avesse già seminato la meglia gli sarebbe nià (annegata) nella pauta (fango).

Beh, però io gli auguri ve li faccio lo stesso; così come sono capace. Se volete vederne di più belli fate un salto dal nostro coautore Enrico, qui.

Enrico è un po' il nostro Ministro degli Esteri, molto diverso da quello di Monti, manco c'è bisogno di dirlo.

Buona Pasqua, nèh!

Ah, ancora una roba: siccome domani non credo di riuscire a scrivere niente e questo mi sembra da citare, anche se non nuovissimo ma sempre bello, secondo me.

Dunque, dicevo: in questa settimana santa ci sono posti dove non si lavora (cfr. Bruna e Dioniso) ecco chi invece... Jon Squire.

venerdì 29 marzo 2013

Un bel sorriso, su!




Da vari giorni mi pare che Bruna, la nostra AD, sia un pò assente, sia con i post sia con i commenti. O sbaglio? 

Ormai la conosco da tempo, credo che abbia quel disturbo della personalità che oggi ti fa ridere senza motivo e domani ti fa piangere altrettanto senza motivo, voi sapientoni sapete dire certo il nome. 

Allora per tirarla su di morale pubblico un pò di cosette che dovrebbero farla sorridere.


Per prima cosa questo bel sorriso felino















Così mantengo anche la mia promessa di pubblicare ogni tanto foto di animali.

Sei un pò più allegra, ora?

Unità di misura: il metro lineare

Non so se mi credete ma qualche giorno fa ho assistito, non volendo, a una scena comica o tragica o fate voi.
Adesso vi racconto.

Diego non c'entra ma rende l'idea
 Chi segue il blog sa che mi sposto solo con i mezzi pubblici e che abitando fuori città c'è mediamente un bus ogni ora, il famoso Sadem (ah! ho scoperto che si può dire anche la Sadem).

Allora arrivo alla fermata del pullman, non la solita, non ero nemmeno a Piobesi ma un paese vicino e mi accingo a aspettare, leggendo --cioè no, tentando di leggere, cosa impossibile.

Intanto la fermata è messa davanti alla vetrina di un negozio, c'è un marciapiedi strettissimo e frequentatissimo. Ma non solo: ci sono due persone di mezz'età che discutono. Uno dei due ha a che fare con il negozio, scoprirò dopo ma non ci riguarda. È lui che parla urla ripetutamente questa storia:
Sono venti euro al metro lineare, la parete è lunga tre metri e alta due e fa sei metri lineari. Allora a venti euro al metro lineare fa 120 euro. E quello adesso non mi vuole pagare mi dice che sono 60.
Il suo interlocutore prova a inserirsi:
Vedi se tu dici lineari...


Certo che sono lineari, come vuoi che siano, con il metro misuri i metri lineari
Fate conto che questo sia urlato molto più forte di quello che riuscite a immaginare e che avvenga mentre i passanti devono scendere dal marciapiedi perché il nostro eroe è anche piuttosto corporuto (bin piantà si direbbe 'n piemuntèis). Ah, non vi ho detto che questo vocione dev'essere immaginato con un accento pugliese tipo Lino Banfi di una volta.
Sì, il metro misura una misura lineare ma se poi...

Certo che il metro misura una misura lineare poi a venti euro al metro (etc).
Se passa un pullman ogni ora mediamente, per uno che arriva a un'ora casuale, dovrà attendere per 30 minuti. ma io sono uno sfigato di prima categoria!

E la storia dei venti euro per metro lineare continua, ripetuta più e più volte.
Diglielo che non è questione di 60 euro che vanno e vengono e non divento ricco né muoio di fame per quelli ma è il principio che se uno dice venti euro al metro lineare ...
Ah! allora quello dovrebbe fare da arbitro, da paciere, non è coinvolto; cioè non lo era se non accettava quell'incarico.
Che se uno dice venti euro al metro lineare...

Ma vedi per metro lineare s'intende...

E vieni a spiegarlo a me cos'è un metro lineare! Lo so benissimo cos'è un metro lineare! ...

Insomma dimmi una cosa: gli altri glieli fai?

No, se mi pagasse tutti i metri lineari ma quello non ha capito come si misura. Sono venti euro al metro lineare, quello non sa misurare!
E qui riparte dall'inizio. Voi pensate che va avanti ancora parecchio, io non voglio tediarvi (sempre che ci sia ancora qualcuno che sta leggendo). A un certo punto il paciere o arbitro o quello che è dice:
Va beh, ho capito, ve la vedrete ...

Vedremo se quello imparerà, a sue spese, come si misurano i metri lineari!

Sì, sì, stammi bene.

Il nostro resta lì piantato in mezzo al marciapiede (molto stretto) guardando con sguardo feroce me e due signore che aspettiamo il Sadem che non arriva.

Poi dal negozio lo chiamano:
È pronta la consegna, prendi il furgoncino, l'ho parcheggiato in piazzetta.
Silenzio. E dopo pochi minuti arriva il Sadem (o la Sadem?). Pieno.


Bibi Bottoni
ha una serie di post sulla truzzeide.
Facciamo che il post lo dedico a lei.

giovedì 28 marzo 2013

Una prova per visualizzare codici di programmi

Allora esiste questa pagina: hilite.me@ http://hilite.me/ proviamo

newLISP

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#!/usr/bin/newlisp

(define (no-op , done st res)
 (set 'done nil)
 (set 'exitproc nil)
 (while (and (nil? done) (nil? exitproc) (set 'st (read-line df)))
  (cond
   ((starts-with st "$start") (set 'exitproc true))
   ((starts-with st "$end") (set 'done true)) 
  ) ; cond
 ) ; while
 
 done
) ; no-op

(define (l-remove-white st , p)
 (set 'p (st 0))
 (while (or (= p " ") (= p "\t"))
  (pop st)
  (set 'p (st 0))
 )
 st
) ; l-remove-white

(define (remove-white st)
 (set 'st (l-remove-white st))
 (set 'st (reverse st))
 (set 'st (l-remove-white st))
 (set 'st (reverse st))
) ; remove-white

(define (wait-for st, cmd, ok)
 (set 'st (remove-white (slice st 3)))
 (if (= numc nil) (set 'numc 20))
 (set 'cmd (append {wmctrl -l|grep '} st {'}))
 (set 'ok (exec cmd))
 (while (and (= (length ok) 0) (> numc 0))
  (dec numc)
  (sleep 1000)
  (set 'ok (exec cmd))
 )
 (= numc 0)
) ; wait-for

(define (x-run st)
 (cond
  ((starts-with st "*") (begin     ;; *
    (set 'st (remove-white (slice st 1)))
    (! st)
   ) ; begin
  )
  ((starts-with st "!") (begin     ;; !
    (set 'cmd (join (list "xdg-open " (rest st))))
    (! cmd)
   ) ; begin
  )
  ((starts-with st "&w") (begin     ;; &w 
    (set 'st (remove-white (slice st 2)))
    (set 'cmd (join (list "xdg-open http://" st)))
    (! cmd)
    (wait-for "Mozilla Firefox")
   ) ; begin
  )    
  ((starts-with st "&f") (begin     ;; &f
    (set 'st (real-path (remove-white (slice st 2))))
    (set 'cmd (join (list "xdg-open file://" st)))
    (! cmd)
    (wait-for "Mozilla Firefox")
   ) ; begin
  )    
  ((or (starts-with st "http")     ;; http
    (ends-with st ".com")      ;; .com
    (ends-with st ".it"))      ;; .it
     (begin 
     (set 'cmd (join (list "xdg-open " st)))
     (! cmd)
     (wait-for "Mozilla Firefox")
    ) ; begin
  )
  (true (! st))         ;; default
 ) ;; cond 

) ; x-run

(define (run-if st , p spec dm num lst ye)
 (pop st) ;; tolgo @
 (set 'p (find ":" st))
 (if (number? p)
  (begin
   (set 'spec (slice st 0 p))
   (set 'st (slice st (inc p)))
   (set 'dm (pop spec)) 
   (set 'neg (= (spec 0) "-"))
   (if neg (pop spec))
   (case dm
    ("d" (set 'num (nth 8 (now))))
    ("m" (set 'num (nth 2 (now))))
    (true (set 'num 0))
   )
   (set 'lst (parse spec ","))
   (set 'ye (number? (find (string num) lst)))
   (if (true? neg) (set 'ye (not ye)))
   (if (true? ye) 
    (x-run (remove-white st))
   )
  )
 ) ;; if 
) ; run-if

;; =================== main ====================
(set 'fname ((2 (main-args) ) 0))
(if (not (file? fname)) (exit))
 
(set 'df (open fname "read"))
(set 'done nil)
(while (and (nil? done) (set 'r (read-line df)))
 (set 'r (remove-white r))
 (set 'p (find ";;" r)) ; zappo i commenti
 (if (number? p) (set 'r (slice r 0 p)))
 (cond
  ((= (length r) 0)  (set 't nil))     ;; riga vuota

  ;; $ 
  ((starts-with r "$end") (set 'done true))  ;; $end
  ((starts-with r "$nop") (set 'done (no-op))) ;; $nop
  ((starts-with r "$start") (set 't nil))   ;; $start
  ((starts-with r "$w") (set 'done (wait-for r))) ;; $w
  
  ;; @
  ((starts-with r "@") (run-if r))     ;; @

  ;; cmd
  (true (x-run r))        ;; x-run cmd
 ) ;; cond 
) ;; while

; (set 'cmd (join (list "xdg-open " (rest r))))
; (set 'res (exec cmd))

(close df)
(exit)

AWK

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# greatest common divisor
function gcd(m, n,    t) {
 # Euclid's method
 while (n != 0) {
  t = m
  m = n
  n = t % n
 }
 return m
}
 
# least common multiple
function lcm(m, n,    r) {
 if (m == 0 || n == 0)
  return 0
 r = m * n / gcd(m, n)
 return r < 0 ? -r : r
}
 
# Read two integers from each line of input.
# Print their least common multiple.
{ print lcm($1, $2) }

C
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#include <stdio.h>
 
int gcd(int m, int n)
{
        int tmp;
        while(m) { tmp = m; m = n % m; n = tmp; }       
        return n;
}
 
int lcm(int m, int n)
{
        return m / gcd(m, n) * n;
}
 
int main()
{
        printf("lcm(35, 21) = %d\n", lcm(21,35));
        return 0;
}

C++
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#include <boost/math/common_factor.hpp>
#include <iostream>
 
int main( ) {
   std::cout << "The least common multiple of 12 and 18 is " << 
      boost::math::lcm( 12 , 18 ) << " ,\n"
      << "and the greatest common divisor " << boost::math::gcd( 12 , 18 ) << " !" << std::endl ;
   return 0 ;
}

Go
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package main
 
import (
    "fmt"
    "os"
)
 
func main() {
    file, err := os.Open("test.txt")
    if err != nil {
        // handle the error here
        return
    }
    defer file.Close()
    // get the file size
    stat, err := file.Stat()
    if err != nil {
        return
    }
    // read the file
    bs := make([]byte, stat.Size())
    _, err = file.Read(bs)
    if err != nil {
        return
    }
    str := string(bs)
    fmt.Println(str)
}

Haskell
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lcm :: (Integral a) => a -> a -> a
lcm _ 0 =  0
lcm 0 _ =  0
lcm x y =  abs ((x `quot` (gcd x y)) * y)

J
No questo manca!

Perl
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sub gcd {
 my ($a, $b) = @_;
 while ($a) { ($a, $b) = ($b % $a, $a) }
 $b
}
 
sub lcm {
 my ($a, $b) = @_;
 ($a && $b) and $a / gcd($a, $b) * $b or 0
}
 
print lcm(1001, 221);

PHP
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echo lcm(12, 18) == 36;
 
function lcm($m, $n) {
    if ($m == 0 || $n == 0) return 0;
    $r = ($m * $n) / gcd($m, $n);
    return abs($r);
}
 
function gcd($a, $b) {
    while ($b != 0) {
        $t = $b;
        $b = $a % $b;
        $a = $t;
    }
    return $a;
}

Shell (bash)
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#!/bin/sh
echo dati = $*
echo -n "   media ="
echo "(+/ % #)" $* | j7
echo -n variance =
echo "(- (+/ % #))" $* | j7
echo -n std dev =
echo "([: %:@(+/ % #) *:@(- (+/ % #)))" $* | j7
echo ""

Tcl/tk
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proc lcm {p q} {
    set m [expr {$p * $q}]
    if {!$m} {return 0}
    while 1 {
 set p [expr {$p % $q}]
 if {!$p} {return [expr {$m / $q}]}
 set q [expr {$q % $p}]
 if {!$q} {return [expr {$m / $p}]}
    }
}

A me sembra OK. Negli esempi vecchi non ho trasformato il TAB in 4 spazi e non mi sembra il caso di rifarli.

Gianini e Luzzati alla Mole


Ieri pomeriggio ho passato un paio d'ore meravigliose. Alla mole c'è la mostra Mostra Gianini e Luzzati. Cartoni Animati, fino al 12 maggio. Se siete da queste parti andateci!

Intanto il posto è magico



Dentro c'è poca luce e non so nemmeno se si possano fare le foto e poi avete presente quello che direbbe Marco Bruno sulla mia attrezzatura e poi sono un ing. e comunque bisogna andarci, davvero.


Ci ho trovato cose che che davvero non mi aspettavo, anche le porte dei bagni meritano una deviazione (cit.), per esempio. Non solo loro, ovvio, guarda qui:


La mostra è fatta davvero bene. Quando sono entrato il museo era pieno di ragazzi in gita scolastica, vocianti e scarsamente coordinati dagli accompagnatori. E ti si intrufolano e intralciano e non ti lasciano raggiungere la rampa su cui la mostra si svolge.
Ma è OK, e si vede che gli piace, partecipano. Un'idea per le scuole.

La mostra non gli interessa, sono cose di una volta, molto diversa dai cartoni (le anime) che si usano oggi. Cose molto diverse anche dalle grosse produzioni Disney e affini. Completamente diverse anche dai film ricavati dai personaggi Marvel. Insomma una cosa che interessa solo me.
No! Errore! Sotto i ragazzi e sulla rampa quelli come me; che siamo tanti, parecchi che parlano in modo che non si capisce quello che dicono, leggono le didascalie in inglese e le ripentono o commentano in incomprensibile, a un volume decente, non disturbante.


Bella, andate a vederla. Ci sono parecchie immagini originali, diverse da come me l'ero immaginate. Ci sono gli storyboards, diversi da come vengono raccontati a scuola, si scopre che poi "il girato" non li rispettava (ahemmm!).
Purtroppo avevo un altro appuntamento e non ho visto tutto quello che volevo. Occorrerebbero più giorni, ripensandoci. Chissà se mi lascerebbero dormire sulle poltrone del piano terra?
Una cosa che ha molto successo (su quasi in cima alla rampa) è il kroma-key. Io vengo male nelle riprese ma c'era un gruppo di francesi che si sono divertiti moltissimo. Anzi forse sono ancora là.


All'uscita, sulla strada per il bus, torno a contatto con la realtà. Questa mi perseguita: c'è la Giuve, la Fiat e J. Per sapere di J dovreste essere frequentatori dell'altro blog, quello noioso, questo.

Una cosa bella e una meno: Emanuele Luzzati lo trovate su Wikipedia; Giulio Gianini anche, purtroppo solo in olandese e tedesco.


mercoledì 27 marzo 2013

Vanessa e Davide

OK, vi svelo un segreto: la mia visita, sabato, a Belleville Comics, raccontata qui aveva anche lo scopo dell'acquisto di un meraviglioso albo.
Due-euri-e-novanta spesi bene; davvero bene.

Che poi a dirla tutta ancora non l'ho finito, anzi appena cominciato, rimasto incantato sulla copertina per parecchio tempo, poi mi sono letto le info sugli autori sul rovescio (volta la chiamano i saputi) della stessa, scoperto che il volume fa parte di una serie, uscita bimestrale, me lo sono segnato.

Allora gli autori sono due, uno che pensa alla storia e uno che la disegna; e questo uno è una: Vanessa Cardinali.


Ecco, se fate click sull'immagine come per magia finirete sul suo blog!




Se invece non lo fate sappiate che potreste sempre cambiare idea, anche perché di sicuro sentiremo ancora parlare di lei, che poi è qui che disegna, ecco.

Che ne dite di questo?
O di quest'altro?


Brava vero?
L'autore dei testi non è meno bravo. E poi è anche una nostra vecchia conoscenza: Mulholland Dave che qui compare con lo pseudonimo di Davide La Rosa. Siccome di lui sappiamo già tutto non vi metto la sua foto (anche perché non ce l'ho).

Allora di corsa a comprare Suore Ninja, vol. 1: Zombie Gay in Vaticano.

Ecco qui la prima pagina


Poi, in fondo, nelle ultime due pagine ci sono sue pagine di contributi, tra i quali Davide. Dai io penso che la sua tavola ci sta bene


Insomma che dovete comprarlo ve l'ho già detto. Come ho già detto che sono bravi; ma lo ridico: bravi!

nèh!

martedì 26 marzo 2013

What's

Per sabato avevo organizzato parecchie cose: quando si pianifica una visita a Torino è bene riempirla bene.
Naturalmente la notte è stata panicante: cosa non ho sognato, ansia di non riuscire combinare niente. Tipo che dovevo accompagnare una signora e poi il marito le fa una scena di gelosia, completamente fuori luogo e non so come comportarmi ... OK, sono OT.
Il sogno peggiore di tutti è però il ricordo di una cosa capitata davvero, una quarantina d'anni fa.


Ero in una discoteca (ebbene sì!) con amici di cui uno che poi avrebbe fatto carriera (è stato anche deputato per Forza Silvio). A un certo punto una sua amica americana mi si avvicina e comincia a parlarmi, in 'mericano, ovvio. Mi chiede se mi piace la canzone che stavano suonando, what's your sign, what's your number? Sì, cerrrto (yesss|yeah! una delle parole che conosco). E poi continua "What's your sign?" Eh!?, What|wot? Pensa te che non lo sapevo che voleva dire il segno strologico e che quello era un modo classico per avviare il dialogo o ravvivarlo se languente.

"E allora?", penserà chi è arrivato a leggere fin qui. Ebbene quel fatto non l'ho mai superato, un vero e proprio trauma. Poi con il tempo ho sviluppato una risposta standard "secondo il calendario cinese sono del pollo". Anche questa è poi passata di moda perché un'amica cinese (quella del ristorante di sabato) mi disse che ero un drago, bravo, tosto, portato al comando. E che la mia amica era una scimmia, cosa che a lei non piaceva punto. Bei tempi, ero giovane.
Oggi ho googlato per "what's..." senza trovarla. Qualcuno ne sa qualcosa? O mi devo rivolgere a uno psicopatico, à la Froïd?


Comunque entro spesso in modalità panico, basta un piccolo contrattempo: tipo non trovare la via che sto cercando, di cui peraltro non riesco a ricordare il nome. Panico (fatal panic direbbe il compilatore di Go). Poi, tutto è bene quel che finisce bene, l'ho trovata e sono risultato anche in anticipo (merito del ritardo del contatto ma è il risultato che conta).

Per la cronaca la via era Pomba, Giuseppe Pomba e non Giovanbattista come pensavo, la continuazione di via Bogino. E lì c'è piazza Bodoni con il Conservatorio. E questo qui a cavallo, non ci avevo mai fatto caso. Ma di sicuro non c'era questa targa.


Bella la targa (ce le sono altre in giro simili per la città) ma ho dei dubbi sul testo. In tutte le tre versioni. Nèh.