Ha ragione, da vendere. Oltretutto si trova su per i monti nella città dell'orso dove neve e freddo non mancano.
Ma per lei c'è una bella notizia: l'inverno sta finendo (semi cit.).
Ho le prove, adesso vado a presentarvele.
I primi fiori (OK, fiori è una parola grossa ma ognuno fa quello che può) che spuntano da noi sono gli scapin 'd San Giüsep, che sarebbe come dire le pantofole di san Giuseppe (19 marzo, ci siamo quasi).
Si chiamano così perché il fiorellino (pochi mm) ha la forma di una pantofola, anzi della suola di un calzino. Sì perché una volta tanto tempo fa (ma io me lo ricordo) le calze di lana le facevano le donne di casa con i ferri (fé causét cun i fer da tricuté). E la suola del calzino (l' scapin) era separata dal resto perché si consumava di più e poteva essere sostituita.
Allora d'inverno si portavano i sock, gli zoccoli (D: ma sock non vuol dire calza? R: no, cioè sì da qualche altra parte ma non mi distrarre che perdo il filo del discorso e ho ancora una cosa da contare). I sock erano di curam (cuoio) con la suola di bosk (legno); anzi Piubés era il paese dei suculé, quelli che facevano i sap (le suole dei sock) con legno di sale (salice). Gli zoccoli tutti di legno come gli olandesi non li ho mai visti, erano già spariti, solo i vecchi (di allora) parlavano dei sabò (hu! anche di là dei bricchi li chiamano così).
OK, tornando a noi oltre che gli scapin ci sono questi fiorellini azzurri (difficilissimi da fotografare), avete presente Les Fleurs bleues di Queneau?
Ma che sia l'inizio della nuova stagione si vede anche da altri piccoli segni: Pico vuole fare passeggiate lunghe e poi c'è il nuovo trattore, pronto per arare i campi per la semina della meglia (il mais). Ecco un'altra anteprima dello stesso; ne riparlerò prima o poi.
E qui se guradate bene si vede anche il fotografo. |
Pensavo che stessi liquidando il tema dei trattori in modo approssimativo...invece no, per fortuna. :))
RispondiEliminaDai, è un argomento che mi interessa molto!!!
Prossimamente lo tratto come si deve, ma è impegnativo. Quasi come quello che sto facendo adesso: usare il Fortran come se ci fosse la funzione reduce().
EliminaPer intanto con questo post spero di aver fatto coraggio a Spiessli.
Da noi la sòca è la gonna.
RispondiEliminaAnche qui iniziano a spuntare i primi fiorellini e i pennuti se ne impippano delle temperature e cantano a squarciagola, il che lascia ben sperare.
...sempre lusinghiero juhan... Dai che sono timida!
EliminaLa gonna si dice cutin
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