DI NOTTE
Sul davanzale i tuoi gomiti e,
tra i capelli corvini, il vento.
Le labbra schiuse
ed il sapore della fine del giorno.
Ti abbandoni e temi il tuo vuoto.
Solo, nel buio, ricerchi un sogno
e ne pregusti il profumo.
tra i capelli corvini, il vento.
Le labbra schiuse
ed il sapore della fine del giorno.
Ti abbandoni e temi il tuo vuoto.
Solo, nel buio, ricerchi un sogno
e ne pregusti il profumo.
Può anche essere
che tu ricerchi un motivo
per cui tremare questa notte.
Dimentichi forse
di non aver mai sognato?
che tu ricerchi un motivo
per cui tremare questa notte.
Dimentichi forse
di non aver mai sognato?
E Venere che t’osserva
e tu che l’osservi.
e tu che l’osservi.
La luna, lei si, trema.
Lungo la colonna,
un brivido sale.
Hai quasi paura.
Lungo la colonna,
un brivido sale.
Hai quasi paura.
Sei sempre lì,
ad occupare il posto dei vetri.
ad occupare il posto dei vetri.
La città s’è spenta e,
d’intorno ai lampioni
ronzano insetti
mangiandosi l’aria.
L’orecchio teso verso il silenzio
di questo freddo cemento
percepisce i sospiri del mondo.
L’occhio ne scruta i sogni.
La mano li afferra e l’impregna in sé,
ne divulga
il tanto desiderato profumo.
di questo freddo cemento
percepisce i sospiri del mondo.
L’occhio ne scruta i sogni.
La mano li afferra e l’impregna in sé,
ne divulga
il tanto desiderato profumo.
Hai freddo ma non tremi.
Ed è dei sogni altrui che ti nutri.
Ed è dei sogni altrui che ti nutri.
Non chiuderai mai più occhio,
le sensazioni che hai provato
sono terribilmente false
ed altrettanto demoniache,
che sei rimasto incastrato.
le sensazioni che hai provato
sono terribilmente false
ed altrettanto demoniache,
che sei rimasto incastrato.
E’ l’alba
ed il nascente sole
abbronza, ormai, quei gomiti
che il giorno prima aveva salutato.
ed il nascente sole
abbronza, ormai, quei gomiti
che il giorno prima aveva salutato.
di Uno
Pescatore ... |
La panchina |
PS di Marco:
Mi domando come abbia fatto Uno ad abbronzarsi i gomiti (se era Uno che ha passato tutta la notte alla finestra)!!!
E che lampioni c’avevano a quei tempi li?
Che poi pioveva pure, mi sembra. Mah! Cose d’altri tempi, non le capisco mica io.
In poesia tutto è abbronzabile, in poesia non esistono chiappe chiare, in poesia tutto è possibile, pensa te perfino sognare.
RispondiElimina"Nutrirsi dei sogni altrui": intrigante, ma difficile da attuare. Ogni mattina mi prendo a calci in testa (con la poesia anche questo è possibile) per riuscire a ricordare almeno l'ultimo del paio di sogni che faccio ogni notte, ma non c'è verso. Alcuni, che sarebbero pure piacevoli al ricordo, annegano nella prima tazzulella 'e caffé, e i vaghi rimasugli finiscono in marmellata sulla fetta biscottata (aho, cerchi una rima e manco pu' cazz, non la cerchi e ti cade sulle ginocchia) che finisce annegata (oggi piove, e so il perché) nel lattuccio della colazione.
Bella poesia, non so se l'ho già detto, se sì qui lo ripeto.
Ciao, buona settimana.
Gran bel commento! Grazie.
RispondiEliminaRiguardo ai sogni, che assolutamente non ricordo quasi mai neanche io, ho provato a testare un metodo (altamente scientifico) e sembra che funzioni.
Metto tre sveglie (col cell si può anche questo), esempio solo domenicale:
1) 8:00
2) 8:05
3) 8:45
Le prime due servono per svegliarmi quasi completamente. La terza deve essere quella assolutamente da rispettare e deve avere almeno una distanza di 40 minuti dalla seconda.
In pratica, alle 8:05 mi quasi sveglio, ma, cosciente e sapendo che ancora è presto, automaticamente mi riaddormento. Alle 8:45 arriva la sveglia tassativa che spesso e volentieri interrompe un sogno appena iniziato. Beh, quello lo ricordo sempre.
Ora, vanno anche bene i test, ma non è che sto' sempre li a cercare di ricordare i sogni... normalmente la tiro lunga e diretta fino alle 8:45 e quando è possibile sforo pure; la Domenica... che durante la settimana di test già me ne propina abbastanza la scuola.
Un saluto e buona settimana anche a te
PS:
Ci son tanti per cui il Lunedì...