giovedì 14 novembre 2013

Giornalismo o enigmistichismo?

Torino - C'è un tabulato che scotta nei cassetti di Torino. Un tabulato pieno di numeri di telefono, orari di chiamata e durata dei contatti. È la radiografia impietosa di giornate concitate. La radiografia, non la fotografia. L'immagine restituisce la chiarezza di un volto, come le intercettazioni telefoniche con le loro virgolette, le pause, gli stati d'animo dei protagonisti.

Il tabulato invece è arido, essenziale, una lunga teoria di numeri. È l'hardware dell'agitarsi preoccupato, non il software dell'imbarazzo. In quell'hardware scarno, spuntano nuove verità. C'è una nuova telefonata tra Annamaria Cancellieri e Antonino Ligresti.

Paolo Griseri: Cancellieri, una terza telefonata tra il ministro e i Ligresti. Ora spuntano i colloqui del marito.
Non so voi ma io non mi ci trovo. Ormai dovreste saperlo: ho un vocabolario limitato, manco di elasticità mentale, sono ancora appallato scarato frightenato sconvolto dalla stradetta. Per dire. Colpa mia, non certo di Bruna, anzi deve continuare con l'enigmistica secondo me, non è detto che non ce la possa fare se ce la metto tutta. Davvero! (dabun!).


Diverso secondo me per i giornalisti che devono dare notizie e non fare giochi di prestigio con le parole e frasi roboanti a effetto il cui unico effetto è che non capisco (sono gnugnu, alquanto, sì). Anche perché a dirla tutta ma proprio tutta ultimamente invece di aprire il sito di Repubblica mi trovo sempre più spesso a scrivere http://www.rainews24.rai.it/it/.

Poi, certo, secondo me l'Annamaria sarà pure simpatica ma ci sono tanti altri che potrebbero sostituirla. E si dovrebbe, Secondo me.

Prima che lo faccia qualcun altro dico subito che lo conosco e l'apprezzo moltissimo, ne ho anche parlato qui sul blog: Raymond Smullyan rockz!

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