lunedì 25 novembre 2013
Pettegolezzi
Ieri a pranzo, un disastro, non ce l'ho fatta. Sono scappato, sono dovuto tornare, sono riuscito a fuggire una seconda volta. Ho dovuto saltare il caffè. Una tragedia, adesso vi racconto.
Recentemente è mancata una persona cara, un nostro parente, anziano, prima o poi capita. Poi saltano fuori le conseguenze come il pranzo di ieri, con riunione familiare, per altri motivi ma il discorso è subito finito lì.
Non avete idea (spero per voi) di cosa possa rappresentare un funerale per certe categorie di persone! E siccome oggi è una giornata particolare (sacrosanta) non dirò che a condurre le danze erano le donne.
Non solo si sono passati in rassegna tutti quelli che hanno partecipato alle esequie, com'erano vestiti e pettinati, quanto sono invecchiati, chi aveva l'ombrello e chi no (perché? si sapeva che sarebbe piovuto!) e certe tombe sono proprio tenute male!
Ma poi si è passati ai fatti importanti: tutto quello che c'è da sapere di tutti (esclusi presenti, ex-fidanzati (non si sa mai che poi...), parenti stretti). Lì non ce l'ho fatta: "Ah! mi ricordo adesso che non ho risposto alla mail di Don Francesco!", sono fuggito.
Ma poi arriva Timothy in veste di ambasciatore: "C'è la torta al cioccolato che ho portato io, vieni subito".
La torta era buona ma la musica la stessa, a voce più alta. Non so se capita solo da noi il tono sale sempre di più fino a raggiungere livelli da decollo aereo. OK, il caffè lo prendo dopo.
E se capita così anche dalle vostre parti fate attenzione a quello che fate.
O non fate: "quello è da tempo che non si vede mai da nessuna parte".
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