Sono pronta finalmente a riprendere il
mio posto tra i tamburisti.
È stato un lavoraccio tener dietro a
tutta la valanga di post, in mia assenza vi siete proprio
sbizzarriti, eh?
Come sapete il mio viaggetto in Italia
mi ha occupata per tre settimane, considerando anche la preparazione
e la ripresa del trantran al ritorno. Poi ho dovuto aiutare mio
marito a preparare il suo, di viaggetti! Ora che è al sicuro in
Italia, e ora che ho finito di preparare quasi sette chili di
marmellata di castagne e una sessantina di marron glacé (e un
chiletto di quelli spezzati...), ho il tempo di dedicarmi di nuovo
al caro Tamburo.
terza e ultima ondata, finalmente! |
Intendiamoci, non l'ho trascurato
completamente per tutto questo tempo, ho letto tutti i numerosi bei
post, quando occorreva ho corretto qualche errore di battitura, ho
curato che tutti i post avessero l'etichetta (vero, Juhan?) per poter
essere attribuiti nelle ricerche...
Quando ho potuto ho anche condiviso i
post sia su Facebook sia su Google+.
Però non ho praticamente mai
commentato.
Lo faccio ora su un argomento che mi ha
fatto sobbalzare.
Mi sono piuttosto arrabbiata per queste
parole di Juhan nel post Triticale: “Come
diceva sempre Giovannino Rincoglionito, un Sallusti ante-litteram di
quand'ero piccolo che in realtà veniva (e viene tuttora) letto (o
almeno citato) dalle persone per bene: i casi della vita!
“
Ora, chiamare “rincoglionito” Guareschi mi sembra una bestialità: a parte che non ha nulla di Sallusti, è
uno scrittore coi fiocchi e il creatore di personaggi immortali, al
di là del fatto che siano o non siano stati portati sugli schermi
divenendo famosi.
Anche riguardo alla storia personale di
Guareschi, si può non essere d'accordo sulle sue idee politiche (era
ugualmente contrario al fascismo e al comunismo, non condivido certo
la sua religiosità né le sue simpatie monarchiche) anche
considerando il contesto della sua epoca, ma non si può non
riconoscergli (oltre al pungente spirito satirico che gli valse molte
inimicizie) coerenza e dignità: la dignità che i personaggi
attuali non hanno e che ha mostrato facendosi i suoi mesi di galera
per un discutibilissimo “reato” (non vennero prese in
considerazione le prove che lo scagionavano, anzi successivamente
vennero distrutte) il cui processo se fosse avvenuto al giorno d'oggi
difficilmente sarebbe finito con una condanna...contro cui comunque
non ricorse (altro che Sallusti!). Un personaggio, insomma, ben
lontano da quelli che occupano le cronache attuali.
Certo, molti non gli hanno perdonato di
aver bonariamente ridicolizzato i comunisti dell'epoca proprio con le
vignette che hai ricordato, ma forse non hai letto o letto male tutta
la saga di “Mondo piccolo”, altrimenti ti saresti accorto che la
sua critica andava diretta a un certo tipo di mentalità estremista
di entrambe le fazioni dell'epoca, ma che i veri “cattivi” delle
sue storie non erano quasi mai i comunisti, visti anzi con la quasi
affettuosa indulgenza che si prova per il cugino un po' tonto, ma i
vari signorotti ingrassati sotto il fascismo, su cui si accaniva
particolarmente nelle sue storie.
Ma veniamo ad altro. Ho notato l'arrivo
di altri collaboratori e me ne rallegro, così come ho gustato gli
interessanti post sia di Juhan sia degli altri, in particolare i
“ciofani” che in un certo senso mi hanno anche un po' inibito:
solo l'altra notte ho osato pubblicare una delle mie sciocchezzuole,
nanetto in mezzo ai giganti!
Avevo anche promesso un breve resoconto
di quanto fatto in Italia.
Come ho detto, sono dovuta andare per
svolgere pratiche burocratiche. Una volta di più mi son dovuta
scontrare con le incongruenze, le assurdità, la burocrazia
farraginosa...
Ricordo che vent'anni fa uno dei
cavalli di battaglia di un innominabile, al fine di ottenere voti,
era appunto la promessa di snellimento della burocrazia e la riforma
e svecchiamento delle leggi: quello che ci si aspettava era che le
più di 150.000 leggi italiane venissero aggiornate, sfrondate e
riunite in poche (poche decine di migliaia, via) e chiare
leggi-quadro. Da quanto ho visto, questo lavoro è stato fatto solo
in minima parte, nel frattempo però si sono aggiunte altre leggi (in
cui sono state disseminate parole di una lingua straniera, ma
vabbè...).
C'è stato sì un piccolo miglioramento
per quanto riguarda il rilascio di alcuni documenti (il primo vero
salto qualitativo risale alla Legge n.15 del 1968, entrata però
effettivamente in vigore solo alla fine degli anni '80 - quella delle
autocertificazioni) ma il merito va tutto alla informatizzazione.
Ciononostante, ci sono casi come
questo: vi presento un mio certificato, rilasciato dall'Anagrafe del
mio Comune di nascita (Genova). Ovviamente inutilizzabile. Noterete
che, lungi dall'essere stato compilato meccanograficamente, è
stato compilato a mano, con una penna visibilmente difettosa (d'oca,
forse?) da un mancino... (ovviamente per la privacy di terze
persone ho pasticciato un po' i nomi, ma il mio intervento è
nettamente distinguibile)
Oppure, si presenta la richiesta di un
documento (anche per via informatica, ci mancherebbe altro, l'Italia
è un paese moderno) ma si attendono alcuni giorni per il ritiro...
può anche capitare di chiedere un certificato per un uso specifico e
che venga richiesta la presentazione di una marca da bollo, salvo
poi, al momento del ritiro, venire a sapere che la suddetta marca da
bollo richiesta (non rimborsabile dal tabaccaio!) non era necessaria
per quello specifico uso...
Oppure può capitare che non si riesca
assolutamente a scaricare un modulo (o compilarlo on line) dal sito
dell'INPDAP ora confluito in modo parziale e farraginoso nell'INPS, e
solo dopo molti infruttuosi tentativi e dopo aver aggiornato tutto il
software del computer scoprire casualmente... che l'unico modo per
accedere al modulo era aprendo la pagina con il navigatore Internet
Explorer (!) notariamente ritenuto l'eccellenza fra i navigatori...
Dannazione, ma così come appare un avviso di controllare che il
software usato sia aggiornato, non può apparire l'avviso di usare
quel dannato navigatore? ( i nostri lettori, per quanto afferma il
nostro grafico, si collegano principalmente con Firefox, seguito da Chrome, mentre con un quinto del totale appare Internet Explorer, credo
che questa proporzione sia piuttosto diffusa)
Ho visto gli italiani (li vedevo già
da qui, per internet, ma i miei contatti sono parecchio al di sopra
della media) spesso frettolosi, sospettosi, interessati più ad
apparire che ad essere: tutti firmati da capo a piedi, con gadgets
elettronici a non finire.
Sono dovuta passare da via della Spiga
per raggiungere il Consolato spagnolo (che funziona, a differenza del
suo omologo italiano in Canarias) e ho visto dei veri orrori esposti
nelle vetrine dei carissimi negozi di moda: ma il proverbiale buon
gusto degli italiani è andato a finire sotto i tacchi? A proposito
di tacchi, ho visto donne con quelle scarpe alla moda con molta zeppa
e tacco altissimo, purtroppo in alcune di loro l'altezza della scarpa
rappresentava un buon terzo dell'altezza totale della gamba...
Ho visto a Milano edifici moderni e
bellissimi, ma ho anche notato che la situazione per un pedone o un
disabile è quasi la stessa di venti-trent'anni fa: quando piove il
pedone si può ritrovare con i piedi immersi fino alle caviglie nelle
pozzanghere, alcuni marciapiedi non hanno il prescritto scivolo, in
generale in Italia ho visto pochissimo rispetto per i pedoni (questo
già da anni, una volta ho rischiato di essere travolta sulle strisce
pedonali attraversando con mia suocera e sua sorella, anziane...),
nelle stazioni di metropolitana e nell'aeroporto le scale mobili sono
disposte in modo casuale, puoi essere costretto ad arrancare su o giù
per le scale con la valigia.
A Padova la situazione è forse un poco
migliore e stanno curando molto bene aree dismesse creando parchi.
scorcio del parco Iris |
Ho visto lo sgretolamento se non altro
funzionale quando non fisico di tutte le infrastrutture, lo
stravolgimento di tutti i valori, la perdita di speranza dei giovani,
l'imbastardimento della nostra cultura...
Se dovessi riassumere lo stato attuale
dell'Italia in una sola parola, sarebbe necessariamente: disperante.
Mi
ricorda una rosa bellissima, ma ormai colta da tempo, avvizzita e
putrescente.
Mi spiace.
Bentornata Bruna!
RispondiEliminaConcordo con te su quasi tutto, la deriva culturale, Internet Explorer e la sudditanza a Microsoft (lo sapete vero che i video della RAI con Linux non si vedono, richiedono un clone di SilverLight) le barriere architettoniche, gli automobilisti (capita che ti suonano anche quando attraversi sulle strisce), le piste ciclabili (chi l'ha viste?), ...
Diverso è il caso di Guareschi: per me resta un moderato nel senso di Quagliariello, Jo Vanardi, Lupi, Formigoni, Casini e consimili Padri Della Patria. E anche la Wiki questa volta è poco obiettiva: non racconta della fase finale in cui Giovannino era schierato con i fascisti dell'MSI (ormai rinco?).
E anche i manifesti citati sono come dire...
Vabbuò, dai cose del passato, per esempio l'erede al trono non sfigurerebbe di fronte a Silvio e alla sua banda, come pure un rampollo di una fabbrica di auto di cui adesso non mi viene il nome. Chissà che ne penserebbe Giovannino? Tetranariciuti o Mononariciuti?
Le scarpe: le zeppe erano l'ultima moda anche quando ero giovane io, ricordo perfettamente! A me invece hanno sempre vietato i pantaloni bicolori a zampa d'elefante, quelli di Celentano.
Ma oggi, nel secolo del pipistrello della frutta come direbbe l'amico Ponder, c'è altro che bolle in pentola. Ancora amici, anzi più di prima, vero?
Amici sempre e comunque!
RispondiEliminaIn quanto alle scarpe con le zeppe degli anni '70, le avevo anch'io, in totale (suola e tacco) mi sopraelevavano di una decina scarsa di centimetri. Anche verso la fine degli anni '90 (dev'essere un ciclo circa venticinquennale) ho comprato due paia di sandali con una piattaforma di un 4-5 centimetri, ma senza praticamente tacco, tutto uniforme, si poteva camminare bene. Ma i 30 cm abbondanti su cui ho visto traballare certe gambette mi hanno impressionato. Anche indossate da gambe giovani, snelle e lunghe devono comunque essere di una scomodità pazzesca, tutta la posizione del corpo si sbilancia. Per fortuna come tutte le mode passerà in fretta, altrimenti potrebbe creare seri problemi alla colonna vertebrale di tante sciocchine (molte persone, uomini e donne, non avendo quasi una personalità propria sono costretti ad assumere di volta in volta quella imposta dal marketing).
In quanto a Guareschi, continuo a non essere d'accordo con te. Può essere che negli ultimi anni si fosse un po' rimbambito in quanto a idee politiche (a qualcuno la vecchiaia arriva prima che ad altri...) ma devi considerare che all'epoca, finita definitivamente la monarchia (era monarchico), con una DC che aveva deluso molti oltre che lui stesso, si profilava il pericolo dell'avvento del comunismo: era l'epoca della guerra fredda, nessuno pensava allora che sarebbe potuto essere un comunismo all'italiana condito da "volemose bene", tutti pensavano ai sovietici,alla repressione della religione (Guareschi era molto religioso), ai carri armati in Ungheria (ero bambina, ricordo la paura serpeggiante che scoppiasse un'altra guerra, URSS contro Europa e USA). Si fa presto a giudicare ora, bisogna aver vissuto l'atmosfera dell'epoca per capire. Nei primi anni '50 c'erano ancora molti vecchi rancori e relative vendette (anche nella famiglia di mio genero, tutti di sinistra, molti partigiani, ci sono stati casi di parenti uccisi da altri expartigiani veri o fasulli che fossero -dopo la Liberazione quasi tutto il popolo d'Italia si svegliò partigiano), molti si tolsero un sassolino dalla scarpa che in certi casi non aveva nulla a che fare con la politica... ( Guareschi era innanzi tutto un moderato, un "qualunquista", già prima dell'episodio di De Gasperi aveva conosciuto il carcere per non aver voluto essere fascista quando quasi tutto il popolo italiano a parole lo era, come puoi pensare che lo diventasse dopo?)
Per usare le sue parole: «In una repubblica che fa rimpiangere la monarchia, in un regime antifascista che fa diventare neofascisti i vecchi antifascisti, con una democrazia cristiana che vuol far diventare marxisti i cattolici, con i socialisti che trafficano con i clericali per conto dei comunisti e con dei monarchici che non vogliono il Re, un povero disgraziato come me dove vuoi che sbatta la testa?»
Insomma, su questo continuo a non condividere il tuo parere e mi irrita l'insulto.
OK, non uso più quelle parole. Sta di fatto che GG e la sua banda, dai erano loro a esagerare, anzi terrorizzare. In ogni caso a me è venuta voglia di Zavattini. Qualcuno lo ricorda? Quello era tosto, secondo me.
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