sabato 29 agosto 2015

Difficile e stancante


Oggi uno sfogo per sfogarmi con il mondo intero (o almeno una parte rilevante, preponderante, dello stesso).
Siccome è solo uno sfogo mio personale e poi dico anche delle cose diverse dalle solite non leggetelo.
Se invece continuate sappiate che lo fate a vostro rischio e pericolo e rischiate di non farmi più 'mico o peggio. Nèh!

Ancora qui? OK, allora vado.

Questa mattina è iniziata peggio del solito. Appena sveglio e lavato e pisc (no, questo non lo dico, non è 'legante) mi faccio il solito caffè (nel senso che mi servo un bicchierone di caffè lungo fatto da nonna) e mentre comincio a sorseggiarlo (nel frattempo ho acceso il 'puter che sta boottando) arriva un rompisc contadino con il trattore e siccome è troppo presto sono io che devo aiutarlo ad attaccare il rimorchio, non prima di aver ingollato il caffè tutto in un sorso.
OK, si può fare, capita. Rientro in casa, mi preparo un altro caffè. Proprio allora arriva il baldo giovane che avrebbe dovuto aiutare il trattorista e trattorare anche lui. S'inkatsa Dice che l'altro è colpa sua che era troppo presto e che la giornata è lunga e che se non c'è lui e che... Insomma non la finisce più di lamentarsi, vado di là dal 'puter.

Lancio Firefox per la posta, Twitter, il RSS e mi va di traverso il caffè che stavo sorseggiando (sono multitasking). Perché trovo un amico --uno che stimo, rockz, assay-- che si lamenta.

Dice che avrebbe un lavoretto da fare ma che ci vuole tempo...
Dice di un suo conoscente che dopo la laurea non ha trovato un lavoro per quel che aveva studiato e fa l'insegnante e dice che la cosa più facile da studiare è economia e diritto (che non è quello che ha studiato lui).

 Ecco, a me viene da --mettiamola così-- fare qualche obiezione. Forse non dovrei, forse mi sto solo lamentando che tutti ma forse no. E poi ve l'avevo detto che questo è uno sfogo.

Intanto il lavoro: ci vuole il tempo che ci vuole e devi farlo come si deve; non perdere tempo a fare il pistino ma farlo bene. Non fare solo quello, un po' di ore al giorno (variano con il tipo di lavoro) ma farlo. È il lavoro, non sarà divertente ma è il lavoro.

 Poi lo studio: studiare --secondo me-- è più impegnativo che lavorare. Ovviamente dipende come studi. Non vale, secondo me, imparare la lezioncina a memoria per ripeterla alla prof e poi dimenticarla. No! (nope!!!) devi capire cosa vuol dire, fare gli esercizi; e se non vengono chiedersi e chiedere perché. E poi quando hai studiato e hai capito quello che hai studiato sai qualcosa in più ma solo di quello che hai studiato.
Diventi esperto di economia (basta con l'euro!, le quote latte!, fankulo l'Europa!) solo se hai fatto economia. Secondo me.
Qui devo aggiungere una cosa, non so bene perché ma mi sembra che suoni bene: Ro-do-tà, Ro-do-tà, Ro-do-tà-ta-ta-ttà!

Ah! l'insegnante: non è, non dev'essere, una soluzione di ripiego. Alcuni dei miei migliori amici sono insegnanti, per dire. E altri vorrebbero farlo da grandi. E anch'io, non sempre ma...

E non voglio sentire chi continua a lamentarsi a tempo pieno. Posso farlo solo io, come in questo post (ve l'ho detto che è uno sfogo?) ma poi passo a fare altro.


Non sempre quel che si fa è über-phantasikosissimissimo, anzi.
Ed è così anche se la tele dice il contrario. Secondo me.

1 commento:

  1. "È stato scientificamente provato che le onde magnetiche caratteristiche di lamentela e chiacchiera spengono letteralmente i neuroni dell'ippocampo"
    h/t

    A parte le cazvolate, crediamo (vogliamo) che tutto sia semplice e non faticoso, che si tratti di studio , di lavoro o altro. Pochi apprezzano il riuscire a superare problemi e/o ostacoli con il doveroso impegno e la SANA fatica fisica e/o mentale.

    Facciamocene una ragione:
    La manna dal cielo è un'invenzione di alcuni furbastri

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