sabato 18 maggio 2013

Michele smetti, prima che sia troppo tardi

Quando io ero piccolo, (OK, già abbastanza cresciutello) c'era una rivista über-fanta-bellissimissima e Michele Serra ne era il direttore responsabile. Allora non c'era il Web, Facebook, G+ et al. e allora uno certe cose che adesso trova lì le trovava su Cuore.


Poi il tempo passa, le cose cambiano, le mamme imbiancano (cit.) e Cuore non c'è più. E Michele si ricicla, fa cose, vede gente (cit.).
Ma anche Michele non è più al passo con i tempi: in particolare nessuno gli ha mai fatto un discorso chiaro sui nuovi media. Ne basterebbe uno semplice, elementare, un 101 direbbero i 'mericani.

Ma niente, si vede che a quelli di La Repubblica va bene così o Michele ha esaurito la sua riserva di comprendonio o ha imboccato anche lui la via di Guzzanti padre e Pansa et al. Insomma, sempre peggio, guarda qua:


Ecco, a me piacerebbe che qualcuno gli dicesse qualcosa, con buone maniere, certo. O lo iscrivesse a quel benedetto 101 controllando che lo frequenti, dai basterebbero poche giornate.

Oggi al Salone de Libro ho chiesto a una Libraria cattolica di Papa Francesco (buonasera!) e lei è partita subito con un confronto con il precedente, quello che ormai stava sulle balle a tutti quanti, fedeli in primis.

Michele Serra vuoi essere ricordato come B16?
Qualcuno ha un elicottero disponibile per mezza giornata?
O pensi di potercela fare, dai prova! pensa a quelli della mia generazione (cit.).

1 commento:

  1. anche lui invecchia e comincia a pensare al modo di ritirarsi in pensione non ha piu voglia di esporsi e di fare l'arrabiato

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