lunedì 13 maggio 2013

Samsara




SAMSARA

E questa samsara di cui son figlio, padre e fratello,
quest’eterno gioco di passioni,
questo interminabile goder di se stessi
attraverso l’inutilità delle cose.
Che sia forse strada da percorrer necessariamente
per denudarsi d’un corpo pesante?

Amore, scoglio di questa samsara, degli uomini bambini.
È questo che ho ancora e soprattutto da imparare, da vivere.

E saggio mai sarò.
E uomo bambino sarò.
E felice sarò se m’apparterrà lo scoglio,
la sua essenza, il suo volar solitario,
il suo respiro affannoso.

E saggio mai sarò.
Non sapendo ascoltare le cose non apprenderò mai.
Non sarò mai un traghettatore

                                    di Uno


Peccato
Scritte di Uno
Notte delle stelle

PS di Marco:
Di traghettatore conosco il Caronte cruccioso, ma in questo caso credo proprio che Uno si riferisse ad altro. Ho quindi cercato Samsara e Wiki mi ha restituito questo. Poi, approfondendo, è venuto fuori un nome, Siddharta, un libro e … , OK, leggete qui:
[ … ]
D’ogni verità anche il contrario è vero! In altri termini: una verità si lascia enunciare e tradurre in parole soltanto quando è unilaterale. E unilaterale è tutto ciò che può essere concepito in pensieri ed espresso in parole, tutto unilaterale, tutto dimidiato, tutto privo di totalità, di sfericità,   di   unità.   Quando   il   sublime   Gotama   nel   suo   insegnamento parlava del mondo, era costretto a dividerlo in samsara e nirvana, in illusione e verità, sofferenza e liberazione. Non si può far diversamente, non c’è altra via per chi vuol insegnare. Ma il mondo in sé, ciò che esiste intorno a noi e in noi, non è unilaterale.

[ … ]   Hermann Hesse

E adesso chi glielo dice a Uno che è stato beccato a scopiazzare

4 commenti:

  1. Hesse, quelli della mia generazione (cit.) forse avrebbero qualcosa da dire, forse nèh!

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    Risposte
    1. Sai com'è, io, con la scusa delle Scritte di Uno, butto lì qualcosa su cui poi si può o meno aprire una piccola discussione. In questo specifico caso forse può stimolare anche QUESTO VIDEO in cui Alessandro Baricco e Gianni Vattimo chiacchierano del libro e dell'autore.
      Per chi vuole, i commenti servono allo scopo.
      Io sono qui per apprendere.

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    2. Adesso non ho più il coraggio di scrivere qualcosa :-(
      No, seriamente. In parte concordo, non totalmente, d'altronde non sono filosofo (uno che fa filosofia rischia di diventare come Brocco Uttiglione, attenzione!).
      Però ci sarebbero dentro gli hippies, i Beatles, e il Gioco delle perle di vetro, quello tosto di HH. Sempre visto da un ing. (che però l'ha letto due volte in epoche diverse).
      E potrei aggiungere che HH ha avuto come moglie una discendente dei Bernoulli (nientepopodimenoche!). E qui salta fuori un altro problema esistenziale, che forse neanche Baricco: come si pronuncia Bernoulli? Più facile andare su qualche loro teorema se me la passate come domanda di riserva.

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    3. Tranquo, nessuna responsabilità, si chiacchiera... poi io seguo/apprendo quello che la testa (e la pancia) mi dice.
      Sulla filosofia in genere, fino al II ne avevo un'idea personale e sbagliata visto che non l'avevo mai realmente "incontrata". Dall'anno scorso è entrata tra le materie da studiare e devo dire che mi sto ricredendo in senso positivo. Che se poi le scienze e/o simili saranno il mio futuro, mi sa che un minimo di atteggiamento filosofeggiante mi toccherà provare ogni tanto ad averlo. Io non credevo (non conoscendo), ma tra filosofia e scienza ce ne sono di punti di incontro, primo tra tutti un atteggiamento mentale logico/costruttivo.

      PS:
      Bernoullì, credo proprio che si pronunci come l'hai scritto, con l'accento sulla i finale.

      PPS:
      starò attento a non diventare come Brocco Uttiglione, ma credo proprio che non ci sia il minimo pericolo.

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