venerdì 31 ottobre 2014
Feeds - Due!
Visto che sto usando la notazione pikappiana per questa mia rubrica, mi è d'obbligo segnalare che dal prossimo mese inizia la ristampa di Paperinik New Adventures in formato gigante..
Detto questo.. sono di corsa, assay!
Stasera festeggerò Halloween (da una operatrice richiamato Alouin, sembra quasi il nome di un farmaco..) insieme ad altre circa 30 persone, sempre al centro diurno, ed è per questo che oggi sono abbastanza occupato.. ma mi sono detto tra me e me, o lo faccio ora o non lo faccio più!
Perciò, in tutta fretta, ecco i suggerimenti inviatimi dal carissimo Juhan:
Cosa temiamo di più? Un sondaggio internazionale in una mappa
http://questionedelladecisione.blogspot.it/2014/10/cosa-temiamo-di-piu-un-sondaggio.html
The Slide Rule: A Computing Device That Put A Man On The Moon
Anticamente ne avevo parlato anch'io; perché da piccolo lo usavo il regolo calcolatore
http://www.npr.org/blogs/ed/2014/10/22/356937347/the-slide-rule-a-computing-device-that-put-a-man-on-the-moon
Il fallimento dei libri di testo elettronici gratis
http://www.butta.org/?p=16547
La castagna d'India
http://ilventodellest.blogspot.it/2014/10/la-castagna-dindia.html
A Full Book of Sketches
http://incidentalcomics.tumblr.com/post/101086107978/a-full-book-of-sketches
Michele Serra e il biologico taumaturgico
Facile prendersela con lui; poverino.
http://stradeonline.it/scienza-e-razionalita/785-michele-serra-e-il-biologico-taumaturgico
Il salone del dis-Gusto
http://ilventodellest.blogspot.com/2014/10/il-salone-del-dis-gusto.html
Papa Francesco compie esorcismo su un grillino
http://www.lercio.it/papa-francesco-compie-esorcismo-su-un-grillino/
Non sequitur
http://www.gocomics.com/nonsequitur/2014/10/29
Google Developing a Pill To Detect Cancer
non solo web, panico!
http://science.slashdot.org/story/14/10/28/213224/google-developing-a-pill-to-detect-cancer
Antares Rocket Explodes On Launch
http://science.slashdot.org/story/14/10/28/2338222/antares-rocket-explodes-on-launch
Getting Lost In the Scientific Woods Is Good For You
http://science.slashdot.org/story/14/10/29/0140241/getting-lost-in-the-scientific-woods-is-good-for-you
Leopardi e il creazionismo
http://dionisoo.blogspot.it/2014/10/leopardi-e-il-creazionismo.html
Papal announcements
https://plus.google.com/107357401349156916755/posts/6rceKaQjuGU
Piccola guida per salvarsi dai "furbetti" del 3%
http://www.ow8.rassegnestampa.it/mipaafportale/pdf/2014/2014-10-29/2014102928704580.pdf
E i miei suggerimenti dove sono, eh?
Beh.. quelli li avrete per il prossimo Feeds, promesso.
Per farmi perdonare, appena mi libero di questo impegno (è giusto chiamare una festa impegno?) cerco di postare alcuni miei vecchi post ripresi dal mio vecchio blog..
Allora a presto!
Complementi di spagnolo - 12 - I falsi amici
Dario/Serpico ha più volte nominato i “falsi amici” , ovvero le parole che danno l'illusione di conoscerle perché assomigliano o addirittura sono identiche a parole della nostra lingua, mentre invece hanno un significato tutt'affatto diverso, per cui è bene impararle per evitare di usarle male, magari a costo di una figuraccia! (immaginate di entrare in una farmacia a chiedere una compressa per il mal di denti!)
Chiunque sia arrivato in Spagna, in auto, in treno, in aereo o con la nave, ha appreso inmediatamente che salida significa uscita e non salita che invece si dice subida.
Ma tutte le altre parole che tradotte a orecchio possono ingannarci?
Per esempio: topo non vuol dire topo bensí talpa (anche in senso figurato, intendendo una persona che si infiltra in una organizzazione per spiare o altro).
Il nostro topo è invece il ratón che designa anche il mouse del computer. Malgrado il nome, è più piccolo della rata ovvero ratto.
Attenzione: a topos non c'entra nulla con le talpe, ma vuol dire (di una stoffa) a pallini che si può dire anche a lunares ovvero a nei! In italiano diciamo anche, con termine preso dal francese, a pois (a piselli) mentre in inglese si chiamano polka-dots (puntini polka – intendendo forse che sembrano danzare sulla stoffa?).
(Be', per quanto si riferisce al vestiario e alla moda, pensate che c'è un tipo di scollatura femminile che viene detta “palabra de honor” ovvero parola d'onore!)
vestito a lunares con scollatura palabra de honor |
Da quando viviamo qui ho raccolto molti di questi “falsi amici”, non tutti perché non sempre ho a disposizione un mezzo per appuntarlo quando ne trovo uno! Ho anche ascoltato più volte l'aneddoto, vero o inventato che sia, del turista italiano che chiede in albergo una macchina da affittare e gli viene offerto un rasoio di sicurezza (maquinilla de afeitar).
Condivido con voi la mia raccolta parziale.
Spagnolo
| traduzione in italiano | Italiano | traduzione in spagnolo |
abono | concime, fertilizzante | abbonamento | suscrición |
acostar | stendere,sdraiare | accostare | arrimar (a un bordo), entrecerrar (la porta) |
andar | camminare | andare | ir |
aceite | olio | aceto | vinagre |
acéro | acciaio | àcero (albero) | arce |
afeitar | radere (barba, peli), abbellire con cosmetici |
affettare
affittare |
rebanar,cortar en lonchas
alquilar |
aguantar | sopportare, tollerare | agguantare | agarrar, pillar |
apagar | spegnere | appagare | satisfacer |
bizcocho | torta (tipo ciambellone) | biscotto | galleta |
blonda | pizzo di seta | bionda | rubia |
bravo | coraggioso,selvaggio,eccellente | bravo | bueno |
burro | asino | burro | mantequilla |
buscar | cercare | buscare (un malanno…) | coger |
cabal (aggettivo) | misurato, esatto | cavallo (sostantivo) | caballo |
caldo (sostantivo) | brodo, vino | caldo (aggettivo) | caliente |
calzoncillos | mutande (maschili) | calzoncini | pantaloncitos |
cámara | macchina fotografica | camera | habitación |
camino | cammino, sentiero | camino | chimenea |
camiseta | maglietta (T-shirt) | camicetta (da donna) | blusa |
carota | faccia di tolla | carota | zanahoria |
carta | lettera | carta | papel, naipe (carta da gioco) |
cartulina | cartoncino leggero | cartolina | postal |
cascar | rompere il guscio | cascare | caerse |
cejas | sopracciglia | ciglia | pestañas |
cerca (avverbio) | vicino | cerca (verbo) | busca, intenta |
cercar | recintare | cercare | intentar |
chispa | scintilla | cispa (degli occhi) | legaña |
compresa | assorbente igienico | compressa (medicina) | comprimido |
consigna | ordine dato a un sottoposto (anche militare) | consegna | entrega |
copo | batuffolo di fibra, fiocco di neve | coppo (tegola) | teja |
correo | posta | correo | cómplice |
coso | luogo chiuso per corride o altre manifestazioni | coso (colloquiale: aggeggio generico) | cosa, trasto, objeto |
engrasar | ungere | ingrassare (fisicamente) | engordar |
fracaso | insuccesso | fracasso | ruido |
galería | mantovana (delle tende) | galleria | túnel |
gamba | gambero | gamba | pierna |
grana | melagrana | grana | queso parmesán |
guardar | mettere da parte, conservare | guardare | mirar |
habitación | stanza, camera | abitazione | vivienda |
largo (aggettivo) | lungo | largo (aggettivo) | ancho |
lista (aggettivo) | pronta, furba | lista (sostantivo) | elenco, tira (nel senso di striscia) |
lupa | lente d'ingrandimento | lupa (animale) | loba |
mantel | tovaglia | mantello | capa |
mantillo | humus | mantello | capa |
máquina | macchina (in generale) | macchina (auto) | coche, automóvil (in latinoamericano: carro) |
nariz | naso | narice | ventanilla de la nariz |
negocio | affare, impresa commerciale | negozio | tienda |
novela | romanzo | novella | relato |
oficina | ufficio | officina | taller |
pólvora | polvere da sparo | polvere | polvo |
pompa | bolla (di sapone..), pompa (sfarzo) | pompa (per pompare) | bomba |
porro | sigaretta di marijuana o hascisc | porro | puerro |
portada | prima pagina (di libro o giornale) | portata | capacidad (di un carico), alcance, plato (cibo) |
pronto (avverbio) | presto | pronto (aggettivo) | listo |
ramo | mazzo (di fiori) | ramo | rama |
rancio (aggettivo) | rancido, fuori moda | rancio (sostantivo) | rancho |
sagrado (aggettivo) | sacro, consacrato | sagrato (sostantivo) | anteiglesia |
salida | uscita | salita | subida |
salir | uscire | salire | subir |
salita | saletta, piccola sala | salita | subida |
sembrar | seminare | sembrare | parecer |
seso | cervello | sesso | sexo |
seta | fungo (anche setola di suino) | seta | seda |
sigilo | segretezza | sigillo | sello |
subir | salire | subire | soportar, sufrir, aguantar |
tasca | osteria | tasca | bolsillo |
tienda | negozio, tenda da campeggio | tenda (arredamento) | cortina |
toalla | asciugamani | tovaglia | mantel |
toma | presa (elettrica, di coscienza, di possesso...) | toma | queso típico de Piamonte |
topo | talpa | topo | ratón |
trillar | trebbiare (il grano) | trillare | trinar (uccello), sonar (telefono) |
untar | spalmare | ungere | engrasar |
vado (sostantivo) | passo carraio, guado | vado (verbo) | voy |
zampa (verbo) | divora, inghiotte | zampa (sostantivo) | pata (di animale, di mobile) |
giovedì 30 ottobre 2014
Halloween
Maghetta Iaia ha tutte le ricette halloweenose, fate un salto all'URL indicato e vi verrà l'acquolina (volevo scrivere la kwolina ma poi l'AD, sapete com'è).
Ma ci sono anche altre proposte. Per esempio quelli per i religiosi
Ma attenzione perché se è vero che Francesco ha detto che "sì, effettivamente, a pensarci bene, dai sembra che una qualche somiglianza tra Brocco Uttiglione e Cheeta di Tarzan ci sia quindi non possiamo escludere che alla Genesi non manchi un paragrafo" c'è chi la pensa diversamente:
In effetti non l'hanno inventata loro. E non si beccano la solita lauta percentuale. E la parola all'esperto, il sorcista doc:
Cinguettii - 28
Giovane pubblica su fb un meme su #Pertini
Animali
Science
Se #ChuckNorris grida "Stronzo" sull'orlo del Grand Canyon
The Telefontornet connecting some 5,000 phone
Cuoco killer fa a pezzi le vittime
Current Mood
Oxygen: warning!
Ottimismo
Il sito di Lercio è in manutenzione
#Scienza. La gente stupida sembra meno idiota
#Caffè
Scambiano #Isis con Itis
Papa Francesco "Il big bang è opera di Dio"
Pensate la delusione di quelli che vengono qui
In Italia un bambino su tre vive sotto la soglia di povertà
Meanwhile, these mountain goats
Agent Vortex attende di spiegare come si fanno i cerchi nel grano
No. I will not bless America
Ho bisogno di questo
Pascoli al 41 bis
mercoledì 29 ottobre 2014
Non ti puoi fermare, devi continuare, sempre
Questa discussione voleva soltanto mettere in chiaro questo punto. Se si cerca si difendere la tesi che la teoria statistica dei quanti possa dare, in linea di principio, una descrizione completa di un singolo sistema fisico si arriva a concezioni teoriche assai poco plausibili. Ma queste difficoltà di interpretazione teorica scompaiono, se si concepisce una descrizione meccanico-quantistica come una descrizione di insieme di sistemi.Albert Einstein, Autobiografia Scientifica, Replica ai vari autori, p.214
Intanto non sono un fisico, sto parlando di cose che non conosco, è roba vecchia (1949) per cui non so se sono tanto nel giusto. Anche perché Albert è stato davvero grande.Ma poi a un certo punto non ha più accettato quello che per gli altri era OK. E qui, nel libro che comunque mi è piaciuto parecchio, rispondendo alle osservazioni (in particolare Niels Bohr) riparte ripetendo ancora una volta la sua storia.
Parte a p.207 e va avanti raccontando molto dettagliatamente di un esperimento mentale (lo dico? posso dirlo ancora una volta? dai, lo dico: Gedankenexperiment. OK, non lo dirò più promesso, forse) in cui è coinvolto un solo atomo radioattivo applicando su quel campione l'usuale analisi statistica; e fa vedere che non funziona. Quasi, ma siamo lì.
Ora io non avrei scritto questo post se non fosse che Albert non è solo, anzi! Ieri mi sono sentito raccontare una cosa molto simile se sostituite la fisica con l'informatica spiccia applicata a casi molto semplici (ok, forse non tanto semplici, non banali comunque). E di nuovo mi trovavo di fronte uno decisamente più bravo di me. Anche più fortunato, lui è in una posizione che può dire "fai così!" o "fai cosà!", anzi usa il
Tutto questo per dire che quando finisci la scuola non è che finisci di studiare, documentarti: il mondo va avanti, talmente forte che "My dear, here we must run as fast as we can, just to stay in place. And if you wish to go anywhere you must run twice as fast as that." (cit.).
Per Albert la cosa è diversa, lo so, ma non sono inkatsato con lui. OOPS! m'è scappato.
E non è nemmeno come il caso di Michele Serra, quello di Cuore (tanto tempo fa). Lì si tratta di rincoglionimento. Anzi propongo di introdurre il Ms nell'SI come misura del rincoglionimento.
Per scopi pratici poi verrà usato quasi esclusivamente un suo sottomultiplo il microMicheleSerra, indicato con μMs se possibile, altrimenti uMs.
Balliamo?
Alle volte la vita è proprio strana. Per esempio avete presente la scuola? Quella dove uno insegna delle cose e tutti gli altri devono stare a sentire, anche quando, sì, ci sarebbero altre cose da fare, da dire, da discutere.
Poi capita che il maestro|prof resti in contatto con qualcuno dei sui alunni|studenti che nel frattempo sono cresciuti ancora. E ancora di più hanno qualcosa da dire. Bravi! (ma l'abbiamo sempre saputo, tutti quanti, vero?). Come oggi.
Siccome non ho ancora chiesto il permesso non citerò chi me l'ha detto (ma gli mando un messaggio, chissà...).
Tanto è una cosa che va bene in ogni caso, per tutti.E sarebbe bello se lo vedessero quelli che
No, niente cattiverie eccolo:
Preso da qui: La sua bambina gli farà una semplice domanda che cambierà totalmente la sua visione della vita.
Ma adesso sento se posso dire che me l'ha detto Lior. (lo sapete che il suo nome significa Luce, e anche il cognome è mica da poco!). E se sì lo dico a tutti voi. Mi sa che devo proprio andare a trovarlo, non ci vediamo da una laurea e tutto quello che è venuto dopo.
Poi capita che il maestro|prof resti in contatto con qualcuno dei sui alunni|studenti che nel frattempo sono cresciuti ancora. E ancora di più hanno qualcosa da dire. Bravi! (ma l'abbiamo sempre saputo, tutti quanti, vero?). Come oggi.
Siccome non ho ancora chiesto il permesso non citerò chi me l'ha detto (ma gli mando un messaggio, chissà...).
Tanto è una cosa che va bene in ogni caso, per tutti.
No, niente cattiverie eccolo:
Preso da qui: La sua bambina gli farà una semplice domanda che cambierà totalmente la sua visione della vita.
M
martedì 28 ottobre 2014
Complementi di spagnolo - 11 - Ancora ambiguità
Continuiamo a parlare di ambiguità.
Fetta si traduce in modo diverso a seconda della sostanza tagliata:
Ora vi confondo un po' le idee, non solo una parola italiana può essere tradotta con vari termini spagnoli a seconda del caso, ma a loro volta questi termini hanno svariati significati, avrei potuto inserirli anche nel post precedente...
Tirar Altri significati: tirare (verso di sé), sparare, sprecare, demolire, tracciare, stampare, estendere o tendere ecc. (simile all’equivalente italiano)
Altre volte, è la parola italiana che può essere tradotta in modi diversi a seconda del caso.
Per esempio: spesso noi diciamo indifferentemente "chiedere" intendendo sia domandare (per sapere) sia chiedere (per avere).
In spagnolo, così come in altre lingue, è indispensabile specificare: domandare si dice preguntar, mentre chiedere si dice pedir.
Attenzione! una demanda non è la stessa cosa di una pregunta, la prima in genere vuol dire denuncia giudiziale, solo raramente viene usata per significare una richiesta (non una domanda).
Per esempio: spesso noi diciamo indifferentemente "chiedere" intendendo sia domandare (per sapere) sia chiedere (per avere).
In spagnolo, così come in altre lingue, è indispensabile specificare: domandare si dice preguntar, mentre chiedere si dice pedir.
Attenzione! una demanda non è la stessa cosa di una pregunta, la prima in genere vuol dire denuncia giudiziale, solo raramente viene usata per significare una richiesta (non una domanda).
- tajada de carne verbo tajar
- rebanada de pan verbo rebanar
- lonja de jamón, de salchichón (salame), de chorizo (salamino piccante)
- tira de panceta (tirita ovvero strisciolina può essere anche un cerotto)
- trozo de pastel (torta)
- raja de melón verbo rajar (da non confondere con rayar, che vuol dire rigare: gli stessi spagnoli spesso confondono i due verbi e dicono, per esempio, di aver trovato el coche rajado quando è solo rigato, senza alcuno spacco o fenditura !)
Ora vi confondo un po' le idee, non solo una parola italiana può essere tradotta con vari termini spagnoli a seconda del caso, ma a loro volta questi termini hanno svariati significati, avrei potuto inserirli anche nel post precedente...
Buttare, gettare si può tradurre con:
Echar Altri significati: emettere, scacciare, ecc. a seconda del verbo o sostantivo che lo accompagna
- Echar un papel al suelo (buttare in terra un pezzo di carta)
- Echar agua (annaffiare, bagnare)
- Echarse a la cama (buttarsi sul letto)
- Echar una carta al buzón (imbucare una lettera nella cassetta delle lettere)
- Echar un vistazo (gettare/dare/lanciare un’occhiata)
- Echar de la casa (scacciare da casa)
Se con violenza:
Botar Altri significati: rimbalzare, varare
- Botar por la ventana (gettare dalla finestra)
- Botar un barco (varare una nave)
- El botar/rebotar del balón (il rimbalzare del pallone)
Tirar Altri significati: tirare (verso di sé), sparare, sprecare, demolire, tracciare, stampare, estendere o tendere ecc. (simile all’equivalente italiano)
- El imán tira el hierro (la calamita attira il ferro)
- Tirar rayas (tracciare linee)
- Tirar al blanco (tirare al bersaglio)
- Tirar el oro en hebras (stirare l’oro in fili, trafilare)
- Tirar un edificio (demolire una casa)
- Tirar el dinero (sprecare soldi)
- Tirar de la cuerda (tirare con forza verso di sé la corda)
- Tirar la casa por la ventana (letteralmente: gettare la casa dalla finestra=sperperare)
Anche finire viene tradotto in spagnolo in vari modi, a seconda del caso.
Acabar = ultimare, rifinire, consumare, esaurire, uccidere, distruggere, finire, smettere (ma anche: essere appena)
Completar = completare, finire, rifinire
Concluir = concludere
Rematar = ultimare, rifinire, dare il colpo di grazia
Ultimar = ultimare, terminare
Agotar = esaurire, consumare [ma anche: prosciugare (da “gota”=goccia)]
Extinguir = estinguere, spegnere, finire
Dejar = smettere, cessare, lasciare
Desistir = desistere, cessare, rinunziare
Cesar = cessare, sospendere
Finalizar = finire, terminare
Finir = finire, terminare
Parar = fermare (trans.), fermarsi (intrans.)
Esempi:
- Oferta válida hasta agotar existencia (offerta valida fino ad esaurimento delle scorte)
- ¡Deja de molestarme! (smettila di darmi fastidio!)
- ¡Déjalo ya! (piantala!)
- La tía* habla sin cesar/sin parar (la zia parla incessantemente)
- Pedro concluyó su discurso con un chiste (Pietro terminò il suo discorso con una battuta (freddura))
- ¿Has acabado tus deberes? (hai finito i (tuoi#) compiti?)
- Después de acabar el mueble, el carpintero lo remató cuidadosamente (dopo aver terminato
il mobile, il falegname lo rifinì accuratamente)
- -¿Està Luis? – Lo siento, acaba de salir (- C’è Luigi? - Mi spiace, è appena uscito)
- El drogadicto acabó con la vida de sus padres (il drogato uccise i suoi genitori)
- Pilar acabó por casarse (Pilar finì con lo sposarsi)
- Un traje bien acabado (un vestito ben rifinito)
- El plazo para inscribirse finaliza el día 30 (il termine per iscriversi finisce il giorno 30)
- El pobre hombre desistió de su intento de huir (il pover'uomo rinunciò al suo tentativo di fuggire)
il mobile, il falegname lo rifinì accuratamente)
Un altro verbo che italiano che può avere più di una traduzione in spagnolo è sentire. Anche qui lo spagnolo si unisce alle lingue che distinguono i vari significati:
Oír vuol dire udire, percepire un suono
Sentir si riferisce alla percezione in generale, soprattutto non auditiva ma anche a una sensazione mentale o spirituale (corrisponde all'inglese to feel). L'espressione lo siento vuol dire mi dispiace.
Ora è invalso l'uso (soprattutto tra i giovani e, come no, tra i presentatori della TV, notoriamente abbastanza ignoranti non solo in Italia) di dire "no te escucho" (non ti ascolto) al posto di "no te oigo". È palese la differenza tra le due espressioni: la prima indica un atteggiamento volontario, la seconda una situazione circostanziale, indipendente dalla volontà di chi parla. Se qualcuno mi dirigesse la pima frase penserei "maleducato!", alla seconda risponderei cercando di parlare a voce più alta o più chiaramente.
(Al contrario, per chiedere l'attenzione di qualcuno, si dice cortesemente "oye/oiga" invece di "escucha/escuche", quasi ad indicare che non si attribuisce alla persona interpellata l'intenzione di non ascoltare)
Oír vuol dire udire, percepire un suono
Sentir si riferisce alla percezione in generale, soprattutto non auditiva ma anche a una sensazione mentale o spirituale (corrisponde all'inglese to feel). L'espressione lo siento vuol dire mi dispiace.
Ora è invalso l'uso (soprattutto tra i giovani e, come no, tra i presentatori della TV, notoriamente abbastanza ignoranti non solo in Italia) di dire "no te escucho" (non ti ascolto) al posto di "no te oigo". È palese la differenza tra le due espressioni: la prima indica un atteggiamento volontario, la seconda una situazione circostanziale, indipendente dalla volontà di chi parla. Se qualcuno mi dirigesse la pima frase penserei "maleducato!", alla seconda risponderei cercando di parlare a voce più alta o più chiaramente.
(Al contrario, per chiedere l'attenzione di qualcuno, si dice cortesemente "oye/oiga" invece di "escucha/escuche", quasi ad indicare che non si attribuisce alla persona interpellata l'intenzione di non ascoltare)
* Tío e tía hanno anche significato colloquiale di tizio/tizia qualunque
# Come in inglese, si mette l’aggettivo possessivo anche dove in italiano è sottinteso
Extra
Huela!
Ma a chi si riferisce?
Non certo a quello che pensano gli East-Padagni per bene, ciò!
O non si fa bastansa tensione?
No perché guarda qua:
E grassie al Popinga; ma 'speta 'n atim: Kees è un nome padagno? E quella K dobbiamo proprio metterla? Non si potresse fare Ch che fa contenta anche il nostro AD?
Per dire Pota Bossi vale ancora? e il giro del 2011 quando lo rifacciamo?
Ah! sì, 'n'altra cos'ancora: ecco un esempio di incorporazione di un post di Facebook dentro al blog. Adesso vi spiego come ho fatto, interessava a Dario, se ricordo bene.
Quando possibile (sei amico suo e lui ti lascia) facendo click sul triangolino indicato con la freccia rossa
si dovrebbe aprire questo dialogo
tu continua a seguire la freccia, click e --magia--
ecco copia quello rosso, tutto, qui se ne vede solo 'na frisa.
Adesso nel tuo post devi solo inferire la roba rossa copiata, quando sei in modalità HTML. Fatto.
lunedì 27 ottobre 2014
Il giornalismo del rinnovamento. Intervista alla Madia
Arriva, splendida come una madonna, illuminata da un raggio di sole sbucato all'improvviso tra le nuvole. Sorride con gentilezza a noi giornalisti, mentre un profumo di rose inonda la sala della conferenza stampa a inviti. Marianna Madia è così, semplice ed elegante come il suo tailleur azzurro di sartoria, come il doppio filo di perle vere che adorna il suo collo sottile, come il modello di Rolex che le cinge il polso e scandisce il tempo delle sue giornate al servizio degli altri. Il tempo a nostra disposizione è limitato, ed è solo per questo che abbiamo concordato domande e risposte con una settimana d'anticipo. D'altra parte, solamente un'intervista tra persone responsabili e scevre da preconcetti inutilmente polemici può assicurare quel giornalismo del rinnovamento di cui ha bisogno il Paese di fronte alle sfide dell'economia e della società.
La ministra è particolarmente euforica: "La Leopolda di quest'anno ha segnato una svolta epocale". Le chiediamo che cosa pensa delle critiche dei vecchi passatisti della minoranza del partito, legati a ideologie oramai prive di senso, riguardo alle parole del nostro giovane e brillante Presidente del Consiglio sul posto fisso. Sorride, tollerante e comprensiva: "Bisogna capirli, non è facile riuscire a togliersi dalla testa in poco tempo tutte quelle cianfrusaglie sui diritti e su salari dignitosi. La realtà è che il lavoro può fare a meno dei lavoratori, che diventano un'opzione dell'impresa. Lavorerà solo chi avrà dimostrato di meritarselo, condividendo gli obiettivi aziendali senza se e senza ma". Le obiettiamo che ciò contrasta con le tradizioni sia del socialismo, sia del cattolicesimo popolare, dalle quali in fondo trae origine il PD. Si fa seria: "I tempi stanno cambiando, come dice quella famosa canzone di Dylan Dog. Il nostro paese deve vincere le sfide internazionali, e ciò si può ottenere solo modificando il socialismo in modo che prevalgano gli interessi dell'impresa e perciò della Patria. Non a caso Matteo ha parlato di Partito della Nazione; io aggiungerei che miriamo a una forma di socialismo nazionale". Un collega chiede timidamente se non teme le imboscate delle opposizioni, interne ed esterne. Ride di gusto: "Chi si oppone, nel Palazzo o nelle piazze, conta zero, e la somma di milioni di zero fa sempre zero. Matteo è Matteo e loro non sono un cazzo!"
Le domandiamo di concederci ancora una risposta, e Marianna Madia guarda le lancette del suo orologio tempestato di diamanti, poi sorride sussurrando "E va bene, solo una, però!" Con i colleghi quasi siamo mossi alle lacrime da tale bontà. "Signora ministra, avvocata nostra, torre eburnea, consolazione degli afflitti, rifugio dei peccatori, quanto conta la Fede nella sua attività politica?" Alza gli occhi al cielo e pare illuminarsi: "Ogni mio atto è ispirato da Dio, e con l'intercessione di Maria, sempre Vergine e Madre, riusciremo a creare un Reich millenario".
Mirko Fabio Barigozzi, © La Nuova Unità, 27 ottobre 2014
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domenica 26 ottobre 2014
Cosa mi è capitato al Linux Day Torino
Come Giorgio e i più assidui frequentatori del blog sapranno ieri sono stato a una cosa {bellissimissima}, anzi über-@1 (su Apollo avrebbe funzionato).
Arrivo nei paraggi addirittura in anticipo, trovo un cancello aperto, nessuna indicazione ma al sabato pomeriggio una volta era sempre tutto chiuso e allora de'essere questo, entro. Mi avvio, percorro una luuunga via deserta, forse sono --ahemmm, come dire... Sì, mi sono perso!
Poi vedo in fondo, all'orizzonte un qualcosa che si muove, sembra umano, sì, la seguo. Per precauzione tiro fuori la mappa (organizzatori locali del Linux Day lo so che siete capaci a per meglio; o era proprio per dissuadere quelli come me?), se qualcuno mi chiede ho un alibi. E probabilmente parlo la lingua, non è così disperante, coraggio.
Risulta, quando la raggiungo, che la sagoma intravista era una giovane umana di genere femminile, probabilmente quello è il suo habitat. Amichevole mi fa notare che sono a due passi dalla meta: "gira di qua, poi di la...". Uh, sa anche che espressioni come "sinistra" e "destra" nel XXI secolo non hanno più senso, insomma ecco cosa trovo:
OK, devo seguire la doppia freccia azzurra (lo sapete che a perspicacia io non sono tanto forte) anche se non posso fare a meno di intravedere la sullo sfondo una cosa che sembra proprio un cancello d'ingresso, chissà, forse ho vagato in tondo, ma acqua passata non macina più (cit.).
Ecco!
È ancora presto,forse per la teoria della relatività il tempo adesso m'intrufolo, mi ambiento...
I locali mi sembrato davvero OK, assortiti, un paio divecchi senior quasi come me; interagisco e scopro che hanno occupazioni assortite, non ci sono solo studenti ma chimici, fabbri (sort of-), altri che puoi classificare solo come "altri"; non è vero che si lavora solo per il web; non è vero che si lavora solo in C++ e Java (ma di questo ne parlerò --forse-- in altra sede), tutto OK, akkiappa acchiappa!
S'inizia. L'argomento che mi aveva attratto inizialmente era questo, l'UEFI. Forse non tutti sanno tutto sull'UEFI, Igor Pesando sì. Ma 'spetta 'n attimino: nel mio caso non me ne devo preoccupare.
Però la conferenza mi piace, Igor ci sa fare, vuoi vedere che...
Scopro adesso che è un fisico e hacker Linux, prof. qui nella locale Università.
Non ho trovato un suo account Twitter, c'è su Facebook, fa anche roccia, insomma rockz!
Siamo in quella zona dove un tempo c'erano le OGR, Officine Grandi Riparazioni delle ferrovie, qui gli edifici sono nuovi, belli. Vi dico questo perché sapete come siamo noi di una certa età, dopo un po' ci viene l'urgenza di --come dire-- aver bisogno di utilizzare i servizi. Belli, efficienti: pensa te che la luce si accende quando apri la porta e si spegne quando esci (non quando chiudi la porta come verrebbe da pensare). E dentro ti trovi a tuo agio, ecco una decorazione murale di quelle che piacerebbero a Marco Scud:
Questa nel secondo da sinistra (se ricordo bene); ho avuto la tentazione di esaminarli tutti ma sapete quello che si racconta, gli hanno affibbiato pure un nome, la sindrome di Stendhal.
Finita la relazione di Igor faccio un giro a cercare chi dovevo incontrare.
per intanto m'imbatto con Davide Isoardi. Gli faccio anche la foto ma non viene bene, non la metto; metto invece questo manifesto:
Lui è di quelli di via Morgari, io ho abitato lì vicino, nello scorso millennio. Davide devo averlo già visto da qualche parte, ritrovato adesso su Twitter:
Finalmente ritrovo Giorgio! Anche lui mi stava cercando. Mi travia, mi trascina al bar (atz! un bar così al Poli non si era mai visto, e aperto al sabato pomeriggio!) dove riprendiamo un discorso mai finito; se Giorgio volesse collaborare...
Torniamo, devo cercare altri che nel frattempo non trovandomi sono andati a cercarmi (scoprirò in seguito) al Salone del Gusto; peggio per loro. Intanto il banchetto dei gadget, con foto. Oltre a quella già pubblicata ecco quella scattata con il telefonino di Giorgio:
A proposito: i presenti hanno imparato a convivere con gli smatphones, pochissimi squilli, un uso limitato come fotocamere e basta. Inoltre mentre ci sono parecchi portatili sono quasi assenti i tablet. Credo che di questo dovrò parlarne ancora.
Compro la spilletta (si vede appuntata sulla camicia) e la maglietta, bella.
Uscendo scopro dov'era l'entrata, quella che avrebbe dovuto esserlo. Ma così vi sareste persa tutta la prima parte della tirata.
Arrivato a casa la indosso maglietta e spilletta e provo a farmi un selfie, ecco:
OOPS! no, forse devo mettere il flash:
Ahemmm, devo ancora lavorarci su, prossimamente... forse...
Non vedo l'or che arrivi il Linux Day 2015; quanto manca?
Arrivo nei paraggi addirittura in anticipo, trovo un cancello aperto, nessuna indicazione ma al sabato pomeriggio una volta era sempre tutto chiuso e allora de'essere questo, entro. Mi avvio, percorro una luuunga via deserta, forse sono --ahemmm, come dire... Sì, mi sono perso!
Poi vedo in fondo, all'orizzonte un qualcosa che si muove, sembra umano, sì, la seguo. Per precauzione tiro fuori la mappa (organizzatori locali del Linux Day lo so che siete capaci a per meglio; o era proprio per dissuadere quelli come me?), se qualcuno mi chiede ho un alibi. E probabilmente parlo la lingua, non è così disperante, coraggio.
Risulta, quando la raggiungo, che la sagoma intravista era una giovane umana di genere femminile, probabilmente quello è il suo habitat. Amichevole mi fa notare che sono a due passi dalla meta: "gira di qua, poi di la...". Uh, sa anche che espressioni come "sinistra" e "destra" nel XXI secolo non hanno più senso, insomma ecco cosa trovo:
OK, devo seguire la doppia freccia azzurra (lo sapete che a perspicacia io non sono tanto forte) anche se non posso fare a meno di intravedere la sullo sfondo una cosa che sembra proprio un cancello d'ingresso, chissà, forse ho vagato in tondo, ma acqua passata non macina più (cit.).
Ecco!
È ancora presto,
I locali mi sembrato davvero OK, assortiti, un paio di
S'inizia. L'argomento che mi aveva attratto inizialmente era questo, l'UEFI. Forse non tutti sanno tutto sull'UEFI, Igor Pesando sì. Ma 'spetta 'n attimino: nel mio caso non me ne devo preoccupare.
Però la conferenza mi piace, Igor ci sa fare, vuoi vedere che...
Scopro adesso che è un fisico e hacker Linux, prof. qui nella locale Università.
Non ho trovato un suo account Twitter, c'è su Facebook, fa anche roccia, insomma rockz!
Siamo in quella zona dove un tempo c'erano le OGR, Officine Grandi Riparazioni delle ferrovie, qui gli edifici sono nuovi, belli. Vi dico questo perché sapete come siamo noi di una certa età, dopo un po' ci viene l'urgenza di --come dire-- aver bisogno di utilizzare i servizi. Belli, efficienti: pensa te che la luce si accende quando apri la porta e si spegne quando esci (non quando chiudi la porta come verrebbe da pensare). E dentro ti trovi a tuo agio, ecco una decorazione murale di quelle che piacerebbero a Marco Scud:
Questa nel secondo da sinistra (se ricordo bene); ho avuto la tentazione di esaminarli tutti ma sapete quello che si racconta, gli hanno affibbiato pure un nome, la sindrome di Stendhal.
Finita la relazione di Igor faccio un giro a cercare chi dovevo incontrare.
per intanto m'imbatto con Davide Isoardi. Gli faccio anche la foto ma non viene bene, non la metto; metto invece questo manifesto:
Lui è di quelli di via Morgari, io ho abitato lì vicino, nello scorso millennio. Davide devo averlo già visto da qualche parte, ritrovato adesso su Twitter:
Finalmente ritrovo Giorgio! Anche lui mi stava cercando. Mi travia, mi trascina al bar (atz! un bar così al Poli non si era mai visto, e aperto al sabato pomeriggio!) dove riprendiamo un discorso mai finito; se Giorgio volesse collaborare...
Torniamo, devo cercare altri che nel frattempo non trovandomi sono andati a cercarmi (scoprirò in seguito) al Salone del Gusto; peggio per loro. Intanto il banchetto dei gadget, con foto. Oltre a quella già pubblicata ecco quella scattata con il telefonino di Giorgio:
A proposito: i presenti hanno imparato a convivere con gli smatphones, pochissimi squilli, un uso limitato come fotocamere e basta. Inoltre mentre ci sono parecchi portatili sono quasi assenti i tablet. Credo che di questo dovrò parlarne ancora.
Compro la spilletta (si vede appuntata sulla camicia) e la maglietta, bella.
Uscendo scopro dov'era l'entrata, quella che avrebbe dovuto esserlo. Ma così vi sareste persa tutta la prima parte della tirata.
Arrivato a casa la indosso maglietta e spilletta e provo a farmi un selfie, ecco:
OOPS! no, forse devo mettere il flash:
Ahemmm, devo ancora lavorarci su, prossimamente... forse...
Non vedo l'or che arrivi il Linux Day 2015; quanto manca?
Complementi di spagnolo - 10 - Ambiguità
No, non mi ero dimenticata della promessa. Sono solo stata assente per un bel po'.
Non so quanto questi miei interventi siano utili al destinatario principale, il nostro ondivago Dario/Serpico ecc., perché mi pare che ora si dedichi a tutt'altro, comunque una promessa è una promessa, inoltre a qualcun altro può interessare.
Questa volta ci dedicheremo a esaminare termini ambigui.
Alcune parole hanno in spagnolo (così come accade per altre lingue) due o più significati totalmente diversi concettualmente, oppure collegabili concettualmente ma differenti.
Esempi
Piso (verbo: pisar = calpestare)
- Pavimento (si dice anche: pavimento, suelo)
- Piano (di un edificio, si dice anche planta*)
- Appartamento
Strato
Plancha (verbo:
planchar = stirare, appianare, appiattire)
- Ferro da stiro (ma anche attrezzo per lisciare i capelli)
- Piastra, lastra metallica
- Piastra di cottura
- Ripiano orizzontale di travetti e cemento di una costruzione (non si trova sul vocabolario)
- Polso
- Bambola
- Pezzo di panno per lucidare
- Attaccare (anche di un cibo alla pentola, o contagiare una abitudine o una malattia)
- Incollare (colla = pegamento)
- Picchiare
- Adattarsi bene, essere adeguato (este color no pega con tu vestido = questo colore non sta bene, non si adatta al tuo vestito)
- Mela
- Isolato (insieme di edifici tra una strada e l’altra)
Attenzione!
Manzanilla = camomilla
PapelManzanilla = camomilla
- Carta, foglio di carta
- Ruolo (di un attore) per estensione: parte avuta da qualcuno in un avvenimento (sui contenitori per il riclico della carta spesso si legge la frase a doppio senso “tu papel es importante”)
- Documento (si dice anche: papeleo, che corrisponde all’italiano “scartoffie”)
- Toccare (anche nei significati di: spettare, dover far qualcosa) me tocó la loteria; hoy te toca a ti fregar los platos
- Suonare uno strumento
- Pettinare, adornare i capelli o la testa (l' acconciatura della testa -pettinatura + cappellino o ornamento- si chiama tocado)
tocado de novia
- ¿Quieres que te lleve al aeropuerto? = vuoi che ti porti all’aeroporto? (con un mezzo)
- Llevas una camiseta muy bonita = indossi una maglietta molto carina
- ¿Puedes llevarme esta maleta pesada? = puoi portare (al posto mio) questa valigia pesante?
* - ¡Ya no le llevo! (¡No le aguanto más!) = non lo sopporto/reggo più!
- Domingo lleva bigote = Domenico ha i baffi
- Pilar se lleva bien con su suegra = Pilar va d’accordo con sua suocera
- Llevo tres horas esperandote = ti sto aspettando da tre ore
- C. llevaba 2 kilometros a T. = C. superava/precedeva di 2 chilometri T.
- Esto bizcochón lleva 3 huevos = questa torta (ciambellone) contiene 3 uova
- Su traje de boda llevará seis metros de tela = il suo vestito da sposa necessiterà sei metri
di stoffa - Los dos llevamos una finca = noi due coltiviamo un terreno
- Nuestra finca lleva castañas, uvas, ciruelas... = la nostra terra produce castagne, uva,
prugne .. - Mis pies llevaban el compás = i miei piedi seguivano il ritmo
- Me llevó 1 hora cocinar el conejo = mi ci è voluta 1 ora per cucinare il coniglio
- ¡Qué vida llevas! = che vita fai/conduci!
- ¿Ya llevaste/conduciste aquél coche? = hai già guidato quell’auto?
* però: ¿puedes traerme ese libro? = puoi portarmi codesto libro? (da dove sei tu verso di me)
tengo que traerme una maleta muy grande = devo portarmi (portare con me) una valigia
molto grande
¿te traigo un refresco? = ti porto una bibita (analcolica)?
ecc.
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