giovedì 2 ottobre 2014

Spazio profondo



"Nello spazio profondo, nessuno può sentirti gridare."

E con questa citazione di Alien, inizia l'albo che darà la rigenerazione dell'indagatore dell'incubo: Dylan Dog!


100 pagine per rilanciare un fumetto nato, come me, esattamente nel 1986, e che da allora si è guadagnato un sacco di ammiratori!
(A parte Juhan, che apprezza di più Tex..)


Ve lo consiglio caldamente, soprattutto se avete apprezzato la trilogia di Alien, di cui in qualche modo il nuovo albo prende spunto, come ho detto.
La storia è ambientata nel futuro, in cui cinque copie molto diverse di Dylan dovranno indagare sulla scomparsa di un equipaggio di un'astronave che sembra essere stata infestata da alcuni spettri..

Qui e qui alcune recensioni: ma cosa aspettate?
Correte in edicola!


Ah, dimenticavo di inserire questo: la parodia del maestro Davide La Rosa!

5 commenti:

  1. Come episodio del Dottor Who è un po' deboluccio... Ah! Ma qui stiamo parlando di Dylan Dog! E' che la storia mi ha mandato in confusione! In questo caso la è buona, ma questo è un po' per dire che una stessa storia funziona in modi diversi con personaggi diversi (sarebbe da approfondire), anche se personalmente credo di non averla apprezzata quanto meriterebbe (stando a quel che si legge in giro, ovviamente) perché:

    1) non amo molto Dylan Dog (a parte le prime 5-6 storie di Sclavi, che secondo me doveva finirla lì);
    2) ho continuamente messo il Dottor Who al posto di Dylan;
    3) "accelleratore particellare" non si può leggere: come testo sembrava una mediocre traduzione di un episodio del suddetto dottore, influenzato, per altro, da un sacco di pessima divulgazione scientifica (tipo i micro buchi neri che potrebbero inghiottire un pianeta... evidentemente Recchioni non ama molto la fisica e in particolare il CERN, che ha fatto esplodere in Orfani: lo ucciderei solo per questo!).

    A parte questo, è una buona svolta per il personaggio, forse l'unica possibile.

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    Risposte
    1. GLF rockz --come sempre.
      Per pura curiosità che ne pensi di Text Willer, quello che leggevo da piccolo?

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    2. Hai ragionissima, Gianluigi.
      Quella parte è veramente una chiavica.. Tra l'altro, come lo causa questo "mini" buco nero?
      Sparando a casaccio con la pistola.. La trama non è molto curata, ma speriamo in meglio..

      Ser

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    3. A Juhan: mi sa che sto per darti un dispiacere, ma Tex non mi ispira quel qualcosa che, per esempio, mi spinge ad acquistare ancora oggi Batman. Certo ci sono alcune eccezioni: graficamente il primo Galep, con quel suo stile molto Tarzan, e poi (guarda un po' il caso) Joe Kubert: Nizzi ha scritto una storia decisamente calzata sul grande disegnatore di Tarzan. Mi è piaciuto anche il Tex di Magnus (devo averli entrambi da qualche parte, ma non qui a Milano).

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    4. Beh, sai non volevo andare così nel profondo. Lo leggevo da 15 a 30 anni e non sempre. Inoltre allora il western era molto popolare; per quel che ne so è scomparso.

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