domenica 26 ottobre 2014

Cosa mi è capitato al Linux Day Torino

Come Giorgio e i più assidui frequentatori del blog sapranno ieri sono stato a una cosa {bellissimissima}, anzi über-@1 (su Apollo avrebbe funzionato).
Arrivo nei paraggi addirittura in anticipo, trovo un cancello aperto, nessuna indicazione ma al sabato pomeriggio una volta era sempre tutto chiuso e allora de'essere questo, entro. Mi avvio, percorro una luuunga via deserta, forse sono --ahemmm, come dire... Sì, mi sono perso!
Poi vedo in fondo, all'orizzonte un qualcosa che si muove, sembra umano, sì, la seguo. Per precauzione tiro fuori la mappa (organizzatori locali del Linux Day lo so che siete capaci a per meglio; o era proprio per dissuadere quelli come me?), se qualcuno mi chiede ho un alibi. E probabilmente parlo la lingua, non è così disperante, coraggio.

Risulta, quando la raggiungo, che la sagoma intravista era una giovane umana di genere femminile, probabilmente quello è il suo habitat. Amichevole mi fa notare che sono a due passi dalla meta: "gira di qua, poi di la...". Uh, sa anche che espressioni come "sinistra" e "destra" nel XXI secolo non hanno più senso, insomma ecco cosa trovo:


OK, devo seguire la doppia freccia azzurra (lo sapete che a perspicacia io non sono tanto forte) anche se non posso fare a meno di intravedere la sullo sfondo una cosa che sembra proprio un cancello d'ingresso, chissà, forse ho vagato in tondo, ma acqua passata non macina più (cit.).

Ecco!


È ancora presto, forse per la teoria della relatività il tempo adesso m'intrufolo, mi ambiento...
I locali mi sembrato davvero OK, assortiti, un paio di vecchi senior quasi come me; interagisco e scopro che hanno occupazioni assortite, non ci sono solo studenti ma chimici, fabbri (sort of-), altri che puoi classificare solo come "altri"; non è vero che si lavora solo per il web; non è vero che si lavora solo in C++ e Java (ma di questo ne parlerò --forse-- in altra sede), tutto OK, akkiappa acchiappa!


S'inizia. L'argomento che mi aveva attratto inizialmente era questo, l'UEFI. Forse non tutti sanno tutto sull'UEFI, Igor Pesando sì. Ma 'spetta 'n attimino: nel mio caso non me ne devo preoccupare.


Però la conferenza mi piace, Igor ci sa fare, vuoi vedere che...
Scopro adesso che è un fisico e hacker Linux, prof. qui nella locale Università.


Non ho trovato un suo account Twitter, c'è su Facebook, fa anche roccia, insomma rockz!

Siamo in quella zona dove un tempo c'erano le OGR, Officine Grandi Riparazioni delle ferrovie, qui gli edifici sono nuovi, belli. Vi dico questo perché sapete come siamo noi di una certa età, dopo un po' ci viene l'urgenza di --come dire-- aver bisogno di utilizzare i servizi. Belli, efficienti: pensa te che la luce si accende quando apri la porta e si spegne quando esci (non quando chiudi la porta come verrebbe da pensare). E dentro ti trovi a tuo agio, ecco una decorazione murale di quelle che piacerebbero a Marco Scud:


Questa nel secondo da sinistra (se ricordo bene); ho avuto la tentazione di esaminarli tutti ma sapete quello che si racconta, gli hanno affibbiato pure un nome, la sindrome di Stendhal.

Finita la relazione di Igor faccio un giro a cercare chi dovevo incontrare.
per intanto m'imbatto con Davide Isoardi. Gli faccio anche la foto ma non viene bene, non la metto; metto invece questo manifesto:


Lui è di quelli di via Morgari, io ho abitato lì vicino, nello scorso millennio. Davide devo averlo già visto da qualche parte, ritrovato adesso su Twitter:

Finalmente ritrovo Giorgio! Anche lui mi stava cercando. Mi travia, mi trascina al bar (atz! un bar così al Poli non si era mai visto, e aperto al sabato pomeriggio!) dove riprendiamo un discorso mai finito; se Giorgio volesse collaborare...

Torniamo, devo cercare altri che nel frattempo non trovandomi sono andati a cercarmi (scoprirò in seguito) al Salone del Gusto; peggio per loro. Intanto il banchetto dei gadget, con foto. Oltre a quella già pubblicata ecco quella scattata con il telefonino di Giorgio:


A proposito: i presenti hanno imparato a convivere con gli smatphones, pochissimi squilli, un uso limitato come fotocamere e basta. Inoltre mentre ci sono parecchi portatili sono quasi assenti i tablet. Credo che di questo dovrò parlarne ancora.

Compro la spilletta (si vede appuntata sulla camicia) e la maglietta, bella.


Uscendo scopro dov'era l'entrata, quella che avrebbe dovuto esserlo. Ma così vi sareste persa tutta la prima parte della tirata.

Arrivato a casa la indosso maglietta e spilletta e provo a farmi un selfie, ecco:


OOPS! no, forse devo mettere il flash:


Ahemmm, devo ancora lavorarci su, prossimamente... forse...
Non vedo l'or che arrivi il Linux Day 2015; quanto manca?

3 commenti:

  1. Lascia perdere i selfie che non son per te ☺ (ma neanche per me).
    Per il resto s'è sentito che ti sei divertito, e grazie per averlo trasmesso anche a noi.

    PS:
    comunque un foto (facendotela fare) con la maglietta prima o poi ce la devi postare

    RispondiElimina
  2. Uh gyà, insomma, dicevo prima che mi si crashasse Chrome...

    Va che bel che lé Juhan!!
    Hai proprio l'aria dell'uomo fatto e finito, chissà perché le ragazze non si sono mai interessate a te, in fondo sei anche un uomo generoso e magnifico, oltre che dai mille interessi...
    Secondo me è perché dedicati più tempo ai 'puters che a loro, ecco perché si ingelosivano!!

    Ma gyà, styamo parlando del Linux Day, Day!!
    Come dice Marco, si vede che ti sei divertito molto, buon per te!

    E come promesso, con la tredicesima mi farò partizionare il disco da un esperto per installare Ubuntu, poi vedrò come funziona anch'io.. chyssachenonmyntrighyassay,chyssà!!!

    "gira di qua, poi di la...". Uh, sa anche che espressioni come "sinistra" e "destra" nel XXI secolo non hanno più senso, insomma ecco cosa trovo
    UberLOL!!

    RispondiElimina
  3. Lol, al selfie stavo per rotolare a terra :P

    RispondiElimina