Con questo freddo, ci vuole qualcosa di caldo e riconfortante da mangiare!
Anche noi qui abbiamo un freddo relativo, dobbiamo stare ben coperti e di tanto in tanto addirittura accendere la stufa! Niente di meglio che preparare un cibo a cottura lunga, così si scalda bene la cucina.
L'altro giorno mio marito mi ha chiesto di preparare la Sopa de col, semplicissima e rustica ricetta locale, che assomiglia un po' alla cassoela milanese, come giustamente osservava Popinga.
cavolo nero |
Il cavolo che si usa per questa preparazione non è la verza, bensí un tipo a foglia grande e un po' dura, lo si usa anche come foraggio :). In Italia, non trovandolo, si potrebbe sostituire con "cavolo nero" (cavolo laciniato).
Questi sono gli ingredienti per 4 persone (le dosi dipendono dall'appetito dei commensali, comunque è migliore riscaldata il giorno dopo):
1,5 Kg di costine di maiale salate (qui si usano, in Italia non le ho mai viste, si possono sostituire con costine fresche ben polpute, cui si sia tolta gran parte del grasso)
una dozzina di grandi foglie di cavolo
1,5 Kg patate
2 cipolle medie o una grande (ho usato le rosse ma in questa ricetta preferisco quelle dorate)
una bella carota
un grosso spicchio d'aglio
brodo o dado da brodo
olio extravergine
Il giorno prima si fanno dissalare molto bene le costine (come si fa con il baccalà) cambiando più volte l'acqua. La notte prima si mettono a mollo i fagioli in abbondante acqua.
La preparazione:
Si aggiungono poi la carota a fettine, le cipolle a fettine e si lascia ancora rosolare finché le cipolle siano ben appassite.
A questo punto si aggiunge il cavolo a pezzi e si lascia un po' appassire prima di aggiungere il brodo o acqua e dado da brodo (con cautela: le costine potrebbero aver conservato un po' di sale!), si chiude la pentola a pressione e si lascia cuocere una ventina di minuti dal sibilo (usando costine fresche bastano 15 minuti).
Una volta scaricato il vapore e aperta la pentola, si aggiungono i fagioli sciacquati e l'eventuale liquido occorrente, senza paura perché in fondo in fondo è una zuppa!
Si tappa e si lascia cuocere ancora un quarto d'ora. Riaperta la pentola, si aggiungono le patate sbucciate e tagliate a pezzi abbastanza grossi. A questo punto di solito termino la cottura con la pentola coperta ma non chiusa (non si forma il vapore) finché le patate son cotte, però si può benissimo terminare a vapore in 10-15 minuti.
Si serve possibilmente in ciotole capienti.
Buon appetito!
Ottima ricetta Bruna! Intanto, e so di scatenare la tua invidia, qua continua a nevicare, siamo sui 40 cm
RispondiEliminaInvece qui sempre freddino (in casa 17-18º) e niente pioggia!!! Dannazione!!!
EliminaSembra buona!!! Se la provo (mi devo prima decidere ad affrontare la carne in cucina...) faccio sapere.
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