lunedì 27 febbraio 2012

Dialetti, cioè parole, cioè...

Vogliamo ampliare un po' il discorso da me iniziato l'altro giorno?
Sì? OK!

 Perché proprio oggi sono incappato in due parole fuori dal comune. Cioè parole che a Piubès non si usano tanto e --ma è meglio che vi racconti tutto.

Come i marinai, almeno quelli di una volta, dopo una vita trascorsa sulle navi si riducevano a costruirne modellini in bottiglia io che mi sono sempre occupato di 'puter per lavoro adesso lo faccio, in modo quasi completamente differente, per hobby. E questo mi porta a dovermi documentare, tenermi aggiornato: fortuna che c'è il Web, FSM renda grazie a TBL, RAmen.

Allora oggi sono finito su questo post: Why most UX is shite.

Shite? ahemm... no non so cosa vuole dire. Ma c'è Google Traduttore, OPS niente.
Panico? No! niente panico (lo dice anche la Guida): io continuo a essere solo un aspirante geek ma dai non sono più un pivello! Ecco, c'è Urban Dictionary che la sa lunga, questo è l'incipit

1.     shite     1830 up, 387 down
a very british and therefore great way of saying shit. shite sounds much more effective than shit
'karen looks like five kinds of shite today'
buy shite mugs & shirts
by britbabe Aug 19, 2004 share this add a video

2.     Shite     920 up, 203 down
Just like shit, but more fun to say.
buy shite mugs & shirts
by anonymous Nov 4, 2003 share this add a video

3.     shite     648 up, 212 down
a much more effective way to say shit
YOURE talking SHITE!

E continua e arriva fino a 39. Trentanove è il prefisso telefonico per l'Italia, sarà un caso? Doug, DNA, nella suo capolavoro, sostiene di non sottovalutare le coincidenze con i numeri telefonici. Ma allora noi saremmo in qualche modo collegati alla cacca (finché si parla una lingua non nostra le parole questionabili sembrano più usabili di quelle della propria; capita solo a me?)?



OK, cambiamo discorso. Si vede che era giornata perché qui The Completely Blank Xfce Desktop trovo "[...] in, for example, a USB stick." Questa la so, dai, per chi mi avete preso? Ma lo stesso due osservazioni:
  1. mai sentito usare per le penne[tte] USB; ***Aggiornamento in fondo***
  2. da noi, anche a Torino, lo stick è il ghiacciolo: si ha lo stecco in legno ma non è per quello che si compra.

Ecco! Completamente perso! Finisco il post e vado a farmi un giro con Pico.
Ma dimmi te se è questo il modo di complicarsi la vita :P

***Aggiornamento: penso proprio di aver detto una scemenza. Oggi ho incontrato il termine stick per le penne USB almeno due volte! Possibile che non ci avessi mai fatto caso prima di lunedì, anzi probabile.


4 commenti:

  1. sì, qui da noi lo stick è il ghiacciolo, e il cicles è il chewing gum... ma la storia di shit/shite proprio mi giunge nuova!

    RispondiElimina
  2. Intanto io chiedo venia e rimando a domani o a mercoledì il post sul dialetto per cause di forza maggiore.

    Il ghiacciolo lo chiamate stick??

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ja, stick, bastoncino.
      Per Begonia: cicles è solo la pronuncia italianizzata di "chiclets" dei militari americani nel '45.

      Elimina
    2. Juahn, in spagnolo la gomma da masticare si chiama "chicle" (pron. cicle), che è l'adattamento della parola originaria nahua "tzictli".

      Elimina