domenica 12 febbraio 2012
Post a reti unificate
Su OKpanico oggi Juhan scrive:
Perché su OS X si chiama “il dock” e ovunque si chiama “la dock”? Dilemma.
Ma non è l’unico caso, anzi! Il guaio è che l’italiano, come parecchie lingue neolatine (almeno quelle che conosco) ha abbandonato il neutro. Male! Notare che di questo sussistano reliquie, dove meno te lo aspetti: lui, lei, esso. Esso? sì, meno male che non si usa più. In diversi dialetti italiani ne trovi tracce (a parte il fatto che non so citarne neanche un esempio al volo; e non so nemmeno quale sia il plurale giusto di “traccia” e “faccia” e “ciliegia” e “curriculum”).
OK, tornando a noi nelle lingue germaniche (no, solo un pizzico d’inglese) invece abbonda e qui saltano fuori le occasioni di perplimosità. Tante. Su alcune parole si è arrivati a una conclusione più o meno condivisa, altre restano aperte all’inventiva e al sentimento del momento. Una mia amica dice “la web” perche sia “rete” che “ragnatela” sono femminili ma io ho sempre sentito dire l’opposto –non per i francesi.
Eccetera (vi invito a leggere il post completo qui). Anche quest'altro blog parla dello stesso argomento, a "reti unificate".
Poiché l'amica di cui parla Juhan sono io, penso valga la pena di prender parte alla diatriba.
Siamo d'accordo sul fatto che la mancanza del genere (genere, non sesso ;), Juhan!) neutro in italiano sia un piccolo problema per le traduzioni da altre lingue che invece l'hanno.
Penso però che la traduzione più o meno letterale dei termini inglesi ci possa abbastanza guidare. In alcuni casi esiste già in italiano il termine che esprime il concetto, si tratta solo di volerlo usare al posto dell'onnipresente inglese, divenuto ormai la lingua franca dell'informatica.
In spagnolo, per esempio, tendono ad usare di più la traduzione letterale del termine inglese: tutti voi avrete riso la prima volta che vi siete imbattuti nel ratón (il mouse) o nel disco duro. Il computer viene reso come la computadora, però anche come el ordenador (termine più usato).
Il monitor (dal latino, ci mancherebbe che ne sbagliassimo il genere in italiano!) viene chiamato al maschile, invariato, mentre lo schermo viene tradotto con una parola già preesistente alla era informatica: la pantalla.
Sulla tastiera sono d'accordo tutti gli italiani, proprio perché era una parola preesistente, e per analogia si dice la keyboard, mentre in spagnolo per lo stesso motivo è el teclado (il tasto è la tecla).
El router non viene tradotto, la tableta sì.
Per quanto riguarda la parola dock, io userei l'articolo maschile, perché si tratta di un attracco, penso (non ho mai avuto occasione di usare tale termine, lo traduco a senso). E la RAM, la ROM...
Sulle riviste di informatica spagnole trovo la web, però c'è chi trova più phygo (cit.) dire el web.
Un ricordo: all'inizio usavo ovviamente l'MS-DOS (maschile, sistema operativo!) e lì avevano un ruolo importante le directory, cui io pensavo come cartelle o carpette di documenti, non come elenchi, e ho sempre detestato sentir dire il direttorio (parola orrenda!).
Chi di voi dice la pad? io dico il pad (cuscinetto imbottito, poi passato a indicare il mousepad, e ora non c'è motivo di cambiargli il genere solo perché esiste l'iPad!)
Comunque, farete piacere a me ma soprattutto a Juhan se commenterete con le vostre osservazioni in proposito.
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A me mi sgridano sempre anche quando voglio essere servizievole: per la Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana non bisogna dire genere ma sesso (che non si deve comunque fare).
RispondiEliminaMa sapete una roba: se l'argomento acchiappa (akkiappa) c'è il plurale; da fare sempre anche con le parole esotiche: qual'è il plurale di origami?
Diamine, se a me tutti mi han ripreso perché scrivevo al plurale: links, posts ecc. (infatti ho smesso) perché diavolo mai vuoi fare il plurale di origami? chiedilo a un giapponese (poi ci racconti) o lascialo invariato!
Elimina:-D
Plurale di origami? Come per brindisi o crisi...le parole che finiscono al singolare con 'i' in italiano non si declinano al plurale: non potevi scegliere esempio peggiore !
EliminaTornando all' argomento del post a reti unificate, secondo me bisogna innanzitutto vedere se il termine corrente è la specializzazione evolutiva di una locuzione ancestrale più ampia (magari così coinvolgiamo anche i biologi, e non solo informatici, fisici etc). La RAM è femminile perchè l' espressione originaria era la 'memoria RAM'. È possibile che il termine principale della locuzione completa fosse sottinteso, per esempio direi che il 'mouse' viene da 'il puntatore a forma di mouse', necessariamente maschile per l' evocazione militaresca del puntatore.
Ehm, secondo voi di che genere è e-mail? Maschile perché inteso come messaggio, o femminile perché inteso come posta?
RispondiEliminaAl lavoro le direttive della Cancelleria federale svizzera ci impongono di usarlo al femminile, ma il dubbio rimane perché secondo me hanno scelto una variante per una questione di uniformità nei testi ufficiali, senza però avere una base consolidata.
Grazie :o)
Spiessli vuoi unirti all'operazione? con il detesko ce ne sarebbe a non finire.
EliminaE anche con il finto tedesco: ABEND per IBM voleva dire ABnormal END ma capitava sempre alle 16:55, spesso il venerdì.
Per la mail non mi ricordo più cosa pretendevano di usare i francesi, oltre all'arobas.
Io dico una e-mail, intendendo posta o lettera.
EliminaRispondo a Juhan.
EliminaIn spagnolo il simbolo @ (at) si dice arroba, che era un'antica unità di peso (a seconda del posto 11 chili e mezzo o 12 e mezzo).
Unirmi all'operazione? Con un post sull'argomento dici? Prometto di pensare a qualcosa, anche se a dire la verità ultimamente l'idea più ricorrente è chiudere il blog.
EliminaComunque ci provo, vediamo se riesco a farci un post. Senza garanzie...
Non avevo finito! Grazie Bruna. Anch'io di solito lo uso al femminile, anche se ogni tanto mi sorprendo a dire "un mail".
EliminaI francesi per e-mail dicono courriel (maschile). Ok penso a un post invece di spammarvi.
EliminaTema spinoso. Mi sembra di aver letto in qualche grammatica che la regola generale (che prevede molte eccezioni) sia quella di usare il genere maschile per le parole importate. Ma spesso si va un po' ad associazione, come dicono anche qui quelli della Crusca. Una cosa che ho notato è che nel nord Italia si tende ad usare il femminile più che al centro-sud.
RispondiEliminaSaluti
Grazie Dioniso, il tuo intervento è chiarificatore, ma io sono caparbia e continuo a attribuire il genere femminile alle parole che, tradotte, sarebbero femminili. A questo aggiungi che mi adeguo alla parlata di qua, come è logico...
Elimina(e nessuno mai potrà costringermi a dire IL web!) ;-)
:-) Capisco, ma spesso nella traduzione non c'è univocità. E poi a lungo andare purtroppo ci si deve arrendere all'uso che ne fa il popolo :-)
EliminaDioniso se non sbaglio eri tu a fare considerazioni sul persistere di forme di neutro nel dialetto. O sbaglio?
EliminaJuhan, sì: Bilinguismo italico 3: genere neutro
Eliminagrazie!
EliminaMa si figuri.
EliminaIo, per esempio, in questi giorni dico: il neve! Ma lo/la odio ugualmente!
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