giovedì 8 agosto 2013

Riuscirà il nostro eroe...


...o meglio la nostra eroina, a salvare la nuova saintpaulia o violetta africana dalle troppo amorose cure del gentile vicino?

Ho già raccontato come purtroppo la mia violetta, più e più volte rifiorita, ad un certo momento si è ammalata ed è morta, con altissima probabilità per essere stata annaffiata in mia assenza pur non avendone bisogno. Infatti al mio ritorno ho trovato il terriccio imbevuto d'acqua quando mi aspettavo di trovarlo invece leggermente asciutto al tatto, in superficie. Inoltre quasi sicuramente è stata annaffiata dall'alto, bagnando anche le foglie. Insomma, errori su errori benché a fin di bene.


Sapendo del mio dispiacere, quando l'altroieri hanno suonato alla porta ed era una persona che con la scusa di raccogliere fondi per una buona causa vendeva saintpaulie a 5€ (al vivaio potrei forse comprarla per 3€), mio marito me ne ha subito comprata una per regalarmela (io non compro mai le piante in vaso per me, mi piace riceverle in regalo, mentre i fiori recisi li vedrei meglio sulle rispettive piante, raramente colgo le mie rose).

Piccola digressione: quando qualcuno viene alla nostra porta per chiedere denaro, diciamo sempre un reciso NO se si tratta di finanziare una delle numerose feste popolari, mentre è un'altra faccenda se il motivo o almeno la scusa sono validi. Sì, perché non è sicuro che i fondi siano proprio destinati così, può essere che un tizio qualunque li chieda in realtà per sé: una volta per esempio uno mi ha chiesto denaro con la scusa di un bambino da operare in Peninsula, perché in Canarias avrebbe dovuto attendere troppo tempo per l'urgenza del suo cancro. La cosa mi appariva sospetta, perché in realtà le liste d'attesa qui sono inferiori a quelle della Spagna continentale e soprattutto non si è mai sentito che un cancro si lasci in lista d'attesa molto a lungo, soprattutto trattandosi di un bambino... inoltre, una volta raccolte le migliaia di euro richieste, perché non optare piuttosto per uno dei numerosi ospedali privati locali, dove spesso operano gli stessi chirurghi degli ospedali pubblici (qui è consentito)? insomma, puzzava un po' di bruciato, ma come dice sempre mio marito, se uno viene a chiederci soldi ingoiando la propria dignità è perché ne ha più bisogno di noi; se la storia del bambino era vera, quei dieci euro (poca cosa, ma al momento non potevo di più) erano una piccola utile goccia, se si trattava di una finzione  potevano magari essere il cibo di un giorno per quel tizio... 

Insomma, ho ricevuto in regalo la mia violetta.
Voglio curarla come ho curato la sua sfortunata congenere, voglio riuscire a vederla rifiorire molte volte.

visto quanti boccioli?

Per questo già ieri ho provveduto a rinvasarla in una vaso più grande, con buon terriccio, in modo che una volta installata in casa non debba soffrire altri traumi.


Poi l'ho sistemata vicino al vaso del basilico, perché non si senta sola (alle piante piace stare in compagnia!).




1 commento:

  1. Io dico di sì! ce la farai.
    Oppure capita come l'ulivo da noi, prima o poi racconto.

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