Su Facebook leggo questa notizia, corredata da foto, proveniente da La Repubblica e postata da un amico:
"L'incredibile storia di un padre e di un figlio
che per 40 anni hanno vissuto come uomini primitivi, soli in mezzo alla
giungla vietnamita, senza alcun contatto con il mondo esterno. Si sono
cibati di caccia, di riso e di sesamo, hanno coltivato vegetali e
vissuto in una capanna di legno e bambù. I loro nomi erano sulla lista
dei dispersi della guerra del Vietnam ma nelle ultime ore i loro volti, i
vestiti ricavati da lembi di corteccia, i coltelli, le asce e gli
strumenti utili alla sopravvivenza sono stati diffusi dai principali
media del Paese e del mondo intero. Ho Van Lang aveva solamente un anno
quando suo padre, Ho Van Thanh, l'ha portato con sé per cercare riparo
nella foresta di Quang Ngai, nella regione di Nam Trung Bo, fuggendo
dal conflitto con gli Stati Uniti. Nel 1973 l'esplosione di una bomba ha
colpito la loro casa, uccidendo la mamma e i due fratelli. E' stato
quello il giorno in cui i due sono stati visti l'ultima volta. I due
sono stati ritrovati da due persone di un villaggio mentre cercavano
legna da ardere, e hanno notato la casa sull'albero. Ora Hoa (nella
foto) si prenderà cura di suo padre, che ha raggiunto l'età di 82 anni"
Commento di una amica del mio amico:
"Chissà per quale motivo han deciso rimanersene lì per tutti questi anni ..."
Dico, ma la gente ormai su Facebook, sui giornali, ovunque, guarda solo le figure come tanti analfabeti? non si legge più la notizia, neppure quando sono solo poche righe? o "fuggire dal conflitto" è un concetto troppo arduo? sicuramente questa tizia non ha mai sentito parlare dell' analogo caso di militari giapponesi nascostisi per anni finché vennero a sapere, 28 anni dopo, della fine del conflitto...
Ora capisco perché ci sia tanta gente che crede ancora a tante bubbole, ben presentate con foto accattivanti...
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RispondiEliminaC'è stato anche qualcuno che ha fatto notare come il primo contatto con la civiltà sia stata una maglia dell'Inter.
RispondiEliminaRingraziamo che da quasi 70 anni non abbiamo più conflitti in Italia, e quindi la gente non capisce cosa sia, un conflitto. O, tantomeno, la guerra.
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