Il post di ieri di Juhan, nonché i link proposti nel commento da Marco, mi hanno riportato alla mente il felice tempo della mia infanzia.
Mio padre aveva regalato a mia sorella e a me la magnifica Enciclopedia della Fiaba (con gli anni finita in mano di una parente prima che potessi riscattarla, non ne ho più saputo nulla).
Qui appare rilegata in bianco, la nostra la ricordo con copertina rigida blu e scritte dorate.
Era in quattro volumi, forse dopo quelli in nostro possesso ne sono stati editi altri, comunque a me bastavano perché leggevo e rileggevo tutto fino a saperlo a memoria!
Tutti i volumi erano ben illustrati, benché i disegni fossero in bianco e nero erano molto suggestivi.
C'erano tutti i miti e leggende possibili e immaginabili, oltre alle fiabe classiche.
Da Esopo e Fedro ai racconti della Bibbia, dalla mitologia greca e romana
alla mitologia indù di Rama, dalle favole tradizionali italiane (le ho successivamente ritrovate in una raccolta di Calvino) alle saghe nordiche... , ricordo poco o nulla di quelle dell'estremo oriente, ma ricordo bene quelle slave e russe.
Uno di questi volumi era stupendamente illustrato. Infatti, mentre non ricordo affatto il nome degli altri illustratori, ho sempre tenuto a mente il nome di questo particolare disegnatore: nella firma appariva come Vsevolode Nicouline (sono passati più di cinquant'anni da quando ho letto quel libro per l'ultima volta e ancora lo ricordo!).
Qui alcune illustrazioni di Nicouline, da altri libri:
disegnava benissimo i cavalli |
qui c'è Pinocchio |
Anche alcune delle stesse fiabe erano intriganti, diverse da quelle abituali "nostrane" o da quelle di Grimm, La Fontaine, Perrault, Andersen (be', queste sono già diverse, credo tutte inventate dall'autore invece che nate dalla fantasia popolare e solo trascritte).
Uno dei personaggi fissi di quelle slave/russe, ricordo, era la Baba Jaga, una specie di strega, oltre a contadini (mugik) e popolani. Niente reucci e simili...
Ho incominciato così a familiarizzarmi con la mentalità di quelle genti, che ho poi ritrovato mutatis mutandis nei grandi romanzi russi.
Insomma, ancora una volta un ringraziamento a Juhan per avermi riportato bambina (e ce ne vuole, ormai!)
Rivivere a ritroso gli anni della propria scoperta del mondo, anche attraverso le fiabe e le letture infantili, è una delle esperienze più gratificanti che si possano fare: un trip psichedelico da carta stampata.
RispondiEliminaOgni volta che riprendo in mano la collezione di Corrieri dei Piccoli sono trascinato in un vortice di immagini e ricordi.
A proposito, conoscevate il blog dove è riproposta quotidianamente, da anni, una pagina del Corrierino ?
http://corrierino-giornalino.blogspot.it/