lunedì 3 giugno 2013

Il fieno

Ieri giornata movimentata qui nel Sud-Ovest della PDPZ (che sarebbe poi Padagna due punto zero). Adesso vi racconto, tutto per bene cominciando dall'inizio.


Questo è uno dei tre prati, marginali, dei miei fratelli. In tutto siamo sul mezzo ettaro, il fieno che si ricava è meno di un decimo di quello che serve, pur avendo solo otto bovini.
Non so se si riescono a distinguere trifoglio spadone, erba medica e loglio ma mi dicono che c'è quello. È già tardi, bisogna falciarla subito ma continua a piovere. E c'è il problema del controllo sociale: dalla falciatura alla raccolta ci voglio due-te giorni di sole pieno, se piove il fieno non sarà più lo stesso. E chi si lascia prendere il fieno nel campo viene classificato come --come dire-- inesperto (ma i termini usati sono molto più coloriti).
Per due giorni le previsioni del tempo sono affidabilissime (al 90% almeno, mi dicono). Però i contadini non si fidano. Intanto valgono solo quelle del Primo (RaiUno) con i colonnelli. Dopo averle ascoltate si passa alle interpretazioni, sempre discordanti anche quando non si mettono di mezzo le disinformatrici professionali (Nonna e Min, sua sorella).
La cosa migliore è di guardare cosa fanno gli altri e seguirli: se poi piove piove per tutti.

OK, finita la doverosa premessa ieri mattina presto salta fuori che lunedì (oggi) sarebbe piovuto, tanto. A dire il vero adesso è nuvolo, un sole pallido filtra timidamente ma finora niente acqua. Poi ieri era domenica e si pensava che B'rnardin (18 anni) che era uscito sabato sera non sarebbe stato tanto pimpante e mattiniero. Per cui alle sette era già tutto un gridare, più del solito, e sono stato arruolato anch'io. Non nelle operazioni di semina (di cui parlerò un'altra volta) ma per il fieno.


Prendi un rastrello e raccogli quello lungo i bordi dei prati, nei fossi, negli angoli, insomma quello che con le macchine è rimasto fuori. Siccome non è stato girato è meno secco, devi prenderlo e spargerlo per bene in mezzo all'altro. Dai! meno di un'oretta ed è fatto. Gioia di Pico e Pero che vedono la cosa come una passeggiata, Pico ha abbaiato a un paio di ciclisti, ma ormai lo conoscono, Pero ha approfittato per sedersi nell'acqua del fosso ai margini del prato.


Nel primissimo pomeriggio il fieno era pronto, con la rondinella si raccoglie in qualere (mucchi longitudinali, tipo salsicciotti, come si chiamano in 'taliano?) e lì rientro in campo (cioè in prato) io: regolarizzare i salsicciotti. Poi arriva la pressa raccoglitrice, quella che fa i balot, le balle. Una volta erano a forma di mattoni (parallelepipedi per usare una parola difficile) da 25-40 kg, adesso sono cilindri da quattro quintali.


Il mio team controlla, all'ombra.


OK, finito, si prendono con il trattore e si portano a casa.


Intanto che si continua a seminare, ma di questo prossimamente... forse...

7 commenti:

  1. Questo post mi ha fatto riflettere! In realtà in Calabria, ma non solo in Calabria, c'è uno stretto rapporto tra previsioni meteo e politica. Mi spiego. I miei vicini, ad esempio, non vedono il meteo di raitre, dicono che è fatto da comunisti e le previsioni sono una sorta di complotto contro Forza Italia. Una volta guardavano solo il meteo di Canale 5. Poi, da quando raiuno è stato occupato da "loro", guardano anche il meteo sul primo. Il mio parroco, invece, pur votando per il centro destra, non si fida del meteo di retrequattro e del primo, pensa siano faziosi. Infine c'è mio nonno. Beh lui è riuscito ad escogitare un sistema per vedere il meteo su raiuno e retequattro. Per neutralizzare gli effetti malefici della tendenza troppo a destra dei meteo in questione, mette su il disco dell'Internazionale comunista. Ecco! ;) Juhan, il fenomeno andrebbe studiato! È reale!! :))

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    1. Vedi ai nostri piacciono frasi tipo "possibili eventi meteorici di una qualche intensità sulla fascia a ridosso delle Alpi occidentali" dove dopo puoi discutere, anche sull'ampiezza della fascia.
      Ma non basta: le previsioni sono per più giorni e più zone e i nostri abituati alla dialettica del Papo del Trota si ritrovano con i neuroni ingarbugliati.
      In ogni caso mezz'ora fa era tutto coperto, adesso c'è il sole.

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    2. Mi hai ricordato un nostro conoscente che imputava la morte di un suo amico dopo un'operazione al fatto che l'intervento sia avvenuto in un ospedale "comunista" (sic!)...

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  3. Ma che meraviglia! Tutto intendo,il post, la natura e le teorie contadine!

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    1. Ciao Manu!
      Sai che il 6 luglio c'è il compleanno del Tamburo? Sei invitata, anche per più post, di quelli che sai fare te.

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