martedì 4 giugno 2013

Intervista a Diogene di Sinope

Come tradizione vuole, il professor Kant non si è presentato all'appuntamento. Non ha neanche avvertito. Del resto è un cattedratico, un docente universitario. Non me ne vogliate, lettori e/o autori (eventualmente) docenti, ma purtroppo la tendenza è questa...E se il docente ha sempre il coltello dalla parte del manico, io ho sempre un asso nella manica! Infatti oggi negli studi del Tamburo Riparato abbiamo un ospite veramente speciale, sebbene recuperato all'ultimo minuto. Vi prego di accoglierlo in piedi e con un grande applauso! Ecco a voi Diogene di Sinope!!

Buongiorno, caro Diogene, si accomodi pure.

No no.. io nè mi siedo nè sto in piedi, io mi sdraio...
Certo, dottor Diogene, si metta comodo... Si presenti ai lettori e agli autori del tamburo riparato.

Anzitutto mi preme dire una cosa, ho accettato di farmi intervistare da te solo perchè il tamburo è riparato. Se si fosse trattato di un tamburo nuovo, non sarei mica venuto, eh!
Mi chiamo Diogene e vengo da Sinope. Ridente (in genere tutte le città ridono, non si sa il perchè. ndr) cittadina turca che si affaccia sul Mar Nero. Poi ad un certo punto della mia vita decisi di andare ad Atene...e ci andai veramente.

E come mai ha deciso di andare ad Atene? Era in cerca di un lavoro?

Lavoro? chi io?

Scusi, ma allora cosa è andato a fare ad Atene?

Ad Atene sono andato a fare il vagabondo. Mica è da tutti fare il vagabondo ad Atene, un vero lusso.

Una volta...ora purtroppo le cose sono cambiate...anche loro sono entrati nell'euro. vabbè...Perchè le hanno attribuito l'appellativo di cinico?

Perchè sono un esponente di una corrente di pensiero, il cinismo appunto, il cui capostipite fu Antogene, mio maestro

Eravate in tanti a seguire il maestro Antogene?


No, solo io!

Quindi una scuola con un solo alunno?

Esattamente.

Caro Diogene, lei è un po' presuntuoso. Comunque, desidererei che ci spiegasse qual è il perno della sua filosofia.

Ma non c'è alcun perno! Molto semplicemente disprezzo la ricchezza e le convenzioni sociali. Tutto qui. Pensa che ho una botte come dimora, vesto di stracci, non calzo scarpe, mendico il cibo. Il nazareno dirà che se non diventerete come bambini non entrerete nel regno dei cieli. Io, ben due secoli prima, sostenevo che il bambino rappresenta una natura buona non ancora corrotta dai bisogni artificiali prodotti dalla vita associata. Perciò, se vuoi il perno della mia filosofia, ti posso dire che tutta la mia vita è stata un tendere ad un modello, quello del bambino.

Ah, quindi una sorta di involuzione, di regresso o, se vogliamo, un camminare a ritroso, un ritornare nell'utero della mamma.

Senti Bit, ma veramente pensi che l'esemplare del vero uomo sia l'uomo maturo? Basti pensare ai signori politici, e capisci subito come il vostro modello di vita sia totalmente sballato. Voi siete protesi verso la maturità, ma vi perdete strada facendo...trovate ogni scusa per rassicurare la vostra coscienza per crimini commessi. Non ti rendi conto, ma con il passare del tempo il tuo cuore inizia a fare il callo, ad abituarsi alle ingiustizie sociali. Anzi, diventi tu stesso propagatore di ingiustizie! Come? Con l'omertà, con il menefreghismo, con il perbenismo, con moralismo bieco...Quante volte, durante la cena, ti è capitato di sentire al telegiornale di donne violentate, di bambini che muoiono di fame, di gente disperata che si suicida perchè ha perso il lavoro...e tu come reagisci a queste notizie? Smetti per caso di cenare? Probabilmente, dopo qualche secondo di indignazione, il tuo pensiero va ai tuoi impegni o al film che danno in prima serata. Certo, bisogna rassicurare la coscienza, ti capisco. Bit, dovrei fare un rutto, posso?

Prego prego... Senta, perchè va in giro per le strade di Atena in pieno giorno con una laterna in mano?

Perchè cerco l'uomo!

E che vuol dire?

Ma è una caricatura! Polemizzo con Platone e con le sue idee del cavolo. Per lui esiste "l'idea di uomo",  per me ci sono solo uomini concreti che nascono, crescono e muoiono... e che si spaccano il fondoschiena per mangiare. Altro che idee..
Famoso fu il suo incontro con Alessandro Magno il quale, affascinato di trovarsi vicino a lei, le chiese se ci fosse stato qualche desiderio che lui avrebbe potuto esaudire...

Si ricordo, era una giornata di sole e io me la stavo godendo sdraiato davanti alla mia dimora, perciò la mia risposta è stata: «Si, il mio desiderio è che tu ti tolga dal mio sole»
Ma ora è residente ad Atene?

Io residente? Ma allora non ci siamo proprio capiti... Io sono senza città, senza tetto, mendico, errante. E il mio unico piacere consiste nell'essere allegro, il mio unico scopo, di essere in pace, proprio come i bambini.


6 commenti:

  1. Bit3Lux rockz! più di tutti, secondo me.
    E quando posta lui io faccio vacanza, per leggerlo (più volte) e so che se non posto nessuno se ne accorge.

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    1. Juhan, personalmente apprezzo tantissimo il tuo modo di scrivere. Hai un modo incantevole di incartarti e di non andare al dunque. Semplicemente adorabile, direi. Un'altra cosa, hai la capacità, non comune, di condurre il lettore nella tua mente. La mancanza dei tuoi post l'avverto. Anche per un solo giorno.

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    2. UAU! questa me la stampo a colori! E la tiro fuori nei momenti di depressione, cioè sempre.
      E grassie nèh!

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    3. sto preparando una risposta seria, lunga. Va a finire che diventa un post.

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  2. Kant ha dato buca, ma il Diogene ha ben riempito il vuoto.
    E tu e quel Albanese lì ci piacete una cifra.☺

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    1. Ma grazie!! Prima o poi bisognerà intervistare Gorgia di Lentini. Per il momento ha il telefono spento. :))

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