sabato 1 giugno 2013

Nel boma Masai.

Donna Masai - Tanzania - gennaio 2013

Mbili, è un po' depressa da qualche giorno. No, non è perché il marito da un po' non viene più a visitare la sua capanna, ma va sempre in quella di Busunga a passare la notte e non è neanche per il fatto che quel cornuto di commerciante di Dar es-Salaam, che una volta al mese porta le collanine da spacciare ai turisti come fatte il giorno prima nel loro boma, continua ad alzare i prezzi, eppure lo sa anche lei che le fanno in Bangla Desh e tra l'altro sono pure più ben fatte di quelle che le aveva insegnato a fare sua mamma, ma lei non ha mai avutopassione per quel lavoro. Il fatto è che da un po' di tempo di turisti se ne vedono sempre meno, specie quei musungu di italiani, che erano quelli che cacciavano più soldi. Dicono che c'è la crisi e che viaggiano meno, Sarà, tanto a lei mancano ancora almeno 200 dollari per comprarsi l'i-phone e mi sa che per questa stagione salta. Il capo del boma poi, ha detto che bisognerà tassarsi tutti e fare una donazione a quelle onlus tanzaniane che cominciano ad occuparsi dell'Italia, se no non si riprendono più.

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