E ieri è stato un giorno fortunato: due post che mi sono piaciuti così tanto da sentirmi obbligato a segnalarveli, anche se oggi ho avuto una giornata davvero pesante (non sono più pimpante come una volta!).
Allora comincio con Gianluigi Filippelli che posta Rita Levi-Montalcini: an autobiography.
OK, non è di GLF ma grazie a GLF se si può leggere. E stupire!
Poi c'è Marco Delmastro con Una questione di spazio.
Siccome è troppo articolato (Marco è chiarissimo ma mai riassumibile) metto solo un paio di pezzettini, due teaser, come si fa nei trailer dei film:
Uno potrebbe chiedersi dove affondino le radici di questa cultura della lamentela che paralizzerebbe le nuove generazioni.e
[...] mi domandavo se una parte di responsabilità non fosse da cercare proprio tra quegli anzianotti che sembrano i soli a riuscire a immaginare il futuro come una possibilità di miglioramento. Mi viene da pensare che la generazione dei nostri padri (o nonni, a seconda dell'età. Insomma coloro che oggi hanno tra i 60 ed i 70 anni) questo problema di spazio non l'hanno sentito, perlomeno non con la stessa intensità. Anzi, sicuramente quello spazio l'hanno occupato e utilizzato, per molti versi soffocando le generazioni successive.Ecco, vista la differenza tra il mondo di Rita e quello nostro? Il mio in particolare, qui in fondo alla West Padagna. Dove capita anche roba come quella che vado a raccontarvi: una mia parente va a Punta il Dito. E le puntano il dito contro:
- la A, la B o la C?
- la A di Ale (il fidanzato che non l'ha accompagnata).
- dimmi la dimostrazione dell'Ultimo Teorema di Fermat (quello dimostrato da Wiles).
Lei s'è un attimino impappinata, eliminata: dovevo scegliere la C di Carlo (Conti)!
Sì il C è meglio, vedi Kernighan & Ritchie. & Carlo Conti.
Interessante, leggo subito, mi hai preso.
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