Una precisazione: è una materia di cui so molto poco, anzi niente, benvenuti (ancora più del solito) commenti, osservazioni, critiche e quant'altro.
Una preghiera: non prendetela come una polemica, se urto la sensibilità di qualcuno ditemelo ma il Web è grande...
http://en.wikipedia.org/wiki/File:Paolo_Uccello_047b.jpg |
Allora, tanto tempo fa a Silene in Libia (ma per i greci la Libia era tutta l'Africa che non era Egitto) c'era un drago che tiranneggiava i silenici. Una cosa che non vi dico. Per fortuna da quelle parti un giorno capita San Giorgio che parlando del più e del meno, come va e come non va e il tempo e non ci sono più le stagioni di una volta ...
E va a finire che gli raccontano del drago e lui dice "Uela! 'l mè mestè!".
Monta su sul suo
Questa è la versione che va per la maggiore.
Così la racconta Jacopo da Varagine nel suo best seller Leggenda Aurea.
Ma le cose sono andate davvero così? Non per spettegolare ma il mio amico Dirk Gently me l'ha raccontata in modo decisamente diverso. Questa è la sua versione, giudicate voi.
Sì è in Africa, non a Silene che nessuno sa dov'è ma un paesotto sperduto, dimenticato da tutti. Le condizioni di vita erano quelle che erano, per dire non solo non c'era il bidet ma mancava anche l'acqua in casa. Non c'era nemmeno la fontana nella piazza del paese, niente, te la dovevi andare a prendere alla sorgente. E da che mondo è mondo a prendere l'acqua ci vanno le donne (anziane, le giovincelle è meglio che le tieni in casa, non si sa mai).
E un brutto giorno chi ti arriva alla fontana? No, non San Giorgio ma un coccodrillo lungo così. Voi avete idea di come sia un coccodrillo? Se da voi non ci sono non sapete che fortuna avete!
Comunque, in ogni caso, un bel giorno arriva Giorgio (all'epoca non ancora Santo, anzi in dialetto si chiamava Giors) e dice:
"Cazzo di paese, manco un bar!"
"No, non ce l'abbiamo, mica siamo depravati qui, noi siamo gente per bene che lavora, noi"
"Mi date almeno un bicchiere d'acqua che me ne vado, tanto, visto tutto qui"
"Te lo puoi andare a prendere alla sorgente, ma fai attenzione al coccodrillo, nèh"
"Uh! cos'è questa storia?"
"Vai e vedrai, ma tensiun! Uomo avvisato..."
Pensavano di essersi liberati del rompiscatole e che tutto fosse finito lì. Anche perché di solito il coccodrillo mangiava tutto e poi se ne stava tranquillo per un po'.
Invece no. Quello ha per davvero avuto la meglio. E combinazione (serendipity?) proprio quando passavano di lì le Iene.
"Cribbio! qui ci scappa un servizio!"
"Però Giors ha bisogno di un buon bagno prima del trucco"
"E l'elmo piumato"
"E il destriero"
"E, senti, il coccodrillo ... stavo pensando ... ecco, sai, ce l'abbiamo ancora la roba usata per Barbie e Raperonzolo?"
Ma non è detto che sia davvero andata così? Il mio amico Ponder Stibbons mi ha appena passato questo link.
Visto che lo Snark manco l'ho nominato?
Bel post, mi piacciono le favole, questa poi ha un titolo vagamente calviniano (da Italo Calvino, ovvio)
RispondiEliminaSono calvinista anch'io, italiano.
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