mercoledì 10 aprile 2013

La Bibbia - ma cos'è davvero successo?


Sono ormai passati due mesi da quando Dario (notare il nome biblico) Serpico, teh BSB, ha scatenato una discussione sull'archeologia biblica. Tutto è nato con questo post: Gli anacronismi di Genesi  e una mia richiesta niubba (cioè da n00b) si è arrivati al fondamentale Israel Finkelstein e Neil Asher Silberman, The Bible Unearthed di cui dovrebbe esserci una versione italiana, indagherò prossimamente al Salone del Libro perché pare non sia disponibile o esaurito o chissà cosa.

Il libro l'ho letto sul Kindle, modello base, ormai non più in produzione (cioè vecchio di 10 mesi). Male: non son abituato, io di solito per queste cose (notare che sono completamente fuori campo di expertise, über-niubbo-plus) uso una serie di striscioline di carta come segnalibri durante la prima lettura per le successive consultazioni. Inoltre non riesco a non saltare avanti e indietro, consultare indice e indice analitico e insomma, a dirla tutta, non sono un lettore lineare.

Dario è poi tornato sull'argomento, qui: Tu non pensavi ch'io loico fossi - Gli errori nella Creazione  intanto che io procedevo con la lettura e divagavo con casi affini, come questo: La Befana? No meglio Santa!


OK, da qualche giorno ho finito il malloppo, 400 pagine scritte con caratteri piccoli. Bello, di quelli che ti spiace quando finisci. E ti viene voglia di cercare degli stessi autori e dello stesso argomento. Ma, come promesso, è ora di relazionare. Intanto l'autore principale (o almeno quello più noto), Finkelstein è una celebrità. Qui la wiki inglese ma c'è anche quella italiana e, naturalmente, quella in עברית - tutte molto simili.

Ma la relazione promessa? OK, ci arrivo. Ma è un discorso lungo, mica si può riassumere tutto in un post! Anche perché leggendo mi sono immedesimato nel mestiere dell'archeologo: scavi nei siti e io sono ingegnere civile, quelli che si occupano di case e costruzioni in genere, esami di reperti vari, come testi (come la Bibbia, quella che abbiamo oggi) ma anche tavolette d'argilla, ostraka (poi vi dirò cosa sono, anzi ve lo dico subito: frammenti di vasi in ceramica usati per prendere appunti, i post-it di allora), oggetti vari trovati negli scavi (gli archeologi sono come Pico, adorano esplorare l'immondizia, solo che loro la vogliono stagionata).

Sì ma la relazione? OK, facciamo così, per oggi una rivelazione di quelle breaking news: Abramo, Isacco, Giacobbe, Mosè, l'Esodo e la conquista della Terra Promessa (che poi sarebbe Canaan) tutto inventato.

Credo che per adesso sia sufficiente, aspetto che vi riprendiate un pochino dallo shock (choc, sciocc, לְזַעזֵעַ) e poi continuo, prossimamente. E, sì, le immagini sono poco pertinenti.

6 commenti:

  1. Mi fa piacere che tu l'abbia letto e ti sia piaciuto, ne riparlo meglio più avanti, perché vorrei finire di rileggerlo anch'io.

    Ma se intanto vuoi provare a scrivere qualcosa sugli anacronismi dell'Esodo e le incongruenze di questo secondo capitolo, io finisco di leggere la seconda parte, quella sui regni divisi.

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    1. Conto di fare un po' di puntate, oggi come vedi solo un trailer. Certo che la storia dei regni è intrigante ma vediamo le reazioni alla notizia che Mosè non c'è (fa anche rima).

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  2. BTW, la versione italiana, come ti ho già detto, si chiama "Le tracce di Mosè", stessi autori, Carocci editore.

    Non so perché, ma nella East Padagna, io l'ho trovato per caso addirittura nella mia biblioteca, per non parlare di una delle migliori attrezzate nel territorio che è quella di Montebelluna, e sono sicuro che è presente anche a Treviso.

    Mi pare impossibile che nella rete bibliotecaria di Torino non ci sia!!

    Un altro suggerimento, allora: usa il SeBiNa (Servizio Bibliotecario Nazionale), è un motore di ricerca online che ti mostra i cataloghi delle biblioteche del tuo territorio, e ti permette anche di fare ricerche avanzate per autore, titolo, anno e molto altro.
    Lo troverai sicuramente.

    Io l'ho trovato velocemente su Amazon, ma questo libro è per me speciale e non ho intenzione di regalarlo a qualche biblioteca come ho fatto con gli altri.
    Un altro libro che mi ha iniziato è stato "Il falso Javhè" di Leo Zen, anche se questo è più un pamphlet di poche pagine, non molto affidabile ma abbastanza per comprendere a pieno di cosa stiamo parlando.

    Ciao.

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    1. Come ho detto aspetto il salone, a breve. Non ho visto all'Università (io sono del Poli, LOL), probabilmente alla libreria interna (CELID) ce l'hanno, relazionerò anche su questo. Compatibilmente con le altre attività. Che poi se non ricordo male tutto era partito dai Mormoni/LDS.

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  3. Bello, ma la roccia con le iscrizioni che cosa mi rappresenta?

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