A me capita spesso, anche ieri. Adesso vi racconto tutto per bene e poi mi dite se, secondo voi, è grave o gravissimo o senza speranza ormai.
Sapete, spero, cosa sono i villaggi. Ma se non lo sapete ve lo dico io, tanto è facile: tecnicamente un villaggio è un condominio che invece di essere un palazzo è un set di villette, spesso a schiera. Un po' come se gli alloggi del palazzo fossero ancora da montare e fossero messi lì più o meno alla rinfusa.
Il villaggio per essere tale ha bisogno di due cose: 1) alberelli molto piccoli, cresceranno ma per adesso indicano che il villaggio è nuovo di pakka; 2) la recinzione, nel villaggio entra solo chi ci abita o chi ci deve entrare; ci sono quelli recintati come si deve con muri e cancelli e quelli (i più pheegy) invece con le sbarre tipo passaggio a livello del treno sulla strada d'accesso.
Io ieri sono entrato in un villaggio in macchina, guidata da un villaggiante. Subito dopo la sbarra d'accesso vedo dipinta sull'asfalto una scritta bianca, regolare, grande, GC. Poco più avanti una freccia, anche questa fatta da chi ha scritto GC, non professionale ma comunque bella e, combinazione, nella nostra direzione. Più avanti un altra scritta GC, questa volta non bianca ma violetta o rosa carico o fucsia o --quel colore lì insomma.
"GC" dico io, parlando tra me. "Sì", risponde il guidatore, "si sono sposati l'altra settimana e dobbiamo ancora far cancellare, hanno imbrattato tutto". Perché dovete sapere che nei villaggi ci si comporta in modo molto da persone per bene, non solo non si scrive sui muri ma neanche sulla strada, neanche quando ti sposi. A proposito: non ci sono i marciapiedi, tutti vanno in macchina; non ci sono negozi, bar e roba simile, devi uscire dal villaggio (d'altronde non ci sono nemmeno nel palazzo e il villaggio è un condominio, ricordate?).
OK, GC, mi ricordava qualcosa di importante ma non riuscivo a metterlo a fuoco. E la cosa è andata avanti anche dopo che sono uscito, non mi veniva proprio. Poi ci sono arrivato: la scritta non era completa, messa così avrebbe dato errore, doveva essere (GC) per andare bene. Questa sempre che fosse di una volta, tanto tempo fa quando ero giovane, oggi si scriverebbe (gc) anche se con le macchine nuove e le nuove implementazioni non si chiama mai esplicitamente. Ma è importante, è una delle cose che ogni linguaggio di programmazione ha adottato.
Perché non è concepibile un linguaggio come si deve senza il|la garbage collection!
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Ma, dico io, proprio quelle iniziali dovevano avere quei due? Con 20 lettere a disposizione (sarebbero 26 ma è difficile che un nome cominci con X o Y o H, almeno da noi) si hanno 20 * 20 = 400 possibili combinazioni, proprio quella doveva capitare a me, cioè a loro?
Assolutamente d'accordo sul garbage collector, che per chi non lo sapesse possiamo tradurlo in: "Lo spazzino dei linguaggi di programmazione, che pulisce la strada dopo che hai buttato qualcosa per terra perché non ti serve più".
RispondiEliminaRiguardo alle combinazioni possibili...
con 20 * 20 tieni presente anche combinazioni con la stessa lettera (es: AA DD ... ZZ) e consideri differenti anche le combinazioni con ordine di lettere diverso (es: AC è una combinazione diversa da CA).
Volendo calcolare le semplici combinazioni, dovremmo fare questo calcolo:
(20*19)/2!= 190
In questo caso non ci saranno combinazioni con la stessa lettera (es: SS FF BB ecc.) e le combinazioni tra le stesse due lettere con ordine diverso, verranno considerate uguali (es: QZ=ZQ AG=GA TR=RT ecc.)
PS:
il messaggio del post era (credo):
teniamo pulite le strade (e i codici)
Sulle combinazioni ho sbagliato ben 2 volte!
EliminaNon c'è un messaggio nascosto, ho raccontato un fatto personale, un po' (tanto) da paranoico. Ma davvero continuavo a pensarci mentre dovevo fare attenzione a altro.
Non hai sbagliato, hai solo preso in considerazione tutte le possibili combinazioni ed io per completezza di informazione ho aggiunto quello che la combinatoria insegna quando si vuole "filtrare" alcune combinazioni che potrebbero essere considerate dei "doppioni" o dei "cugini simili".
EliminaSulla paranoia non sei solo, anche io spesso e volentieri mi fisso su una cosa "quotidiana" che mi solletica qualcosa nei meandri neuronici e non smetto di pensarci fino a che non ne sono venuto a capo (non sempre mi riesce). Questo tipo di paranoia credo sia qualcosa di positivo; io almeno mi auguro e la auguro a tutti coloro che non vogliono fermarsi davanti alle evidenze o alla iper-veloce superficialità che inghiotte un po' tutti noi.