Uno dei nostri seguitori -Bit3Lux-
qualche tempo fa chiedeva che si facesse posto anche agli ermellini,
vittime papali, tra gli animali cui dedichiamo dei post.
Eccolo accontentato, un post dedicato agli ermellini, che non verranno dimenticati neppure in futuro.
Accanto ai poveri ermellini, colpevoli
solo di avere una bella pelliccia (bianca nella veste invernale),
vorrei ricordare anche gli altri animali vittime della crudeltà ed
egoismo umani, in primis il gatto, le cui abitudini notturne vennero
associate alla stregoneria nei “secoli bui”, e la cui bellezza è
stata spesso vista come un'offesa verso certe divinità (temibile
concorrente per gli “angeli”?).
Solo la sua utilità nel cacciare
e uccidere i topi e ratti, veicoli di pestilenze, ha permesso che la
specie del gatto non si estinguesse nel mondo occidentale.
Chiaramente il cattolicesimo non è
l'unica religione che comporta tali sanguinarie pratiche, da sempre
sono esistiti i sacrifici (anche umani!) per ingraziarsi una qualche
deità crudele (notare il significato della parola “sacrificare”:
rendere sacro).
Senza contare che l'interpretazione dei
testi sacri di alcune religioni rende la morte delle vittime quanto
più dolorosa e sanguinaria possibile (penso per esempio alla morte
per dissanguamento...).
Le foto sottostanti (sconsigliate a persone molto sensibili) riguardano sacrifici rituali in Nepal:
capra gettata dal campanile |
Il cattolicesimo è però forse l'unica
religione in cui queste usanze innominabili sono assurte a
spettacolo, a “divertimento” di tanti umani indegni di
(auto)considerarsi superiori alle altre specie animali (lancio di
capre o di tacchini dal campanile, tortura a un asinello, oche
decapitate, tori seviziati, il tutto “in onore” a un qualche
santo) in cui l'aspetto “ludico” ha ormai sostituito l'antico
significato religioso di “sacrificio”: spesso questi riti vengono compiuti in un contesto molto simile a quello di un lunapark o di un mega-concerto rock...
Spesso l'animale da sacrificare doveva (deve?) essere bianco, a significare la purezza.
Certo, non vorrete mica sacrificare a un qualche dio sanguinario e crudele un animale "impuro"?
Certo, non vorrete mica sacrificare a un qualche dio sanguinario e crudele un animale "impuro"?
La purezza e l'innocenza dipendono dal fatto di avere la pelle o il pelo immacolati? Che superficialità!
Ma dicono che non hanno un'anima: fino a poche generazioni fa neppure le donne avevano un'anima!
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