mercoledì 16 gennaio 2013

Come fanno i giapponesi

Una delle cose più belle che ci siano è la matematica!


C'è rimasto qualcuno? OK, continuo...
In realtà qui si parla solo di aritmetica, che poi vuol dire roba dei numeri, dal greco, guarda qua:


L'altro giorno su G+ (come farei se non ci fosse Google plus?) ho trovato questa immagine


che dice (per quelli di Piobesi che la traduzione li aiuta, ce l'hanno sempre sulla punta della lingua ma sapete com'è) "Come i bambini giapponesi imparano a fare le moltiplicazioni nella scuola primaria", quella che ai miei tempi si chiamava elementare e che se dovessi fare adesso vorrei farla con la Maestra Rosy. Poi quando finisco la scuola con lei chiederei di continuare con la Prof. Annarita e il Prof. Popinga, ma sto divagando.

OK, vediamo se ho capito (sono un pochino lento di comprendonio, sapete che da dove vengo...):


Allora si disegnano tante righe verticali che descrivono il primo numero. Nel nostro caso 12 diventa una linea nel primo gruppo e due nel secondo.
Si disegnano poi, sovrapponendole a quelle di prima le linee orizzontali del secondo numero: 23 diventa 2 e 3 righe.
A questo punto si contano gli incroci per ogni gruppo e si segnano.
Adesso partiamo dall'angolo a sinistra in alto e segnamo quel numero (2 nel nostro caso). Tiriamo una riga (rossa) che collega i due incroci immediatamente a destra e sotto l'incrocio precedente e segnamo i numeri (4 + 3).
Resta l'incrocio a destra in basso, segnamo anche quello 6.
A questo punto basta fare la somma in sospeso e abbiamo la soluzione.


Ma se i numeri sono grossi funziona ancora, salta fuori il riporto...
Dai l'esempio chiarisce tutto, vero?


E va bene anche per numeri più gossi ancora, avremo più linee rosse e quindi più somme da fare ma è tutto OK.

Però maestra (o prof.) posso usare la calcolatrice?
O, in alternativa, siccome la calcolatrice non ce l'ho, posso usare il 'puter, guarda qua:


Ma lo sapete che la prof. Annarita ne aveva parlato (molto meglio) tempo fa, qui.


Ah! prima che mi dimentico: lo sapete che c'è un dizionario etimologico online?
L'etimologia di aritmetica l'ho presa qui

10 commenti:

  1. Sì, conoscevo quel vocabolario etimologico e anzi l'ho usato spesso (anche preparando i miei post).

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  2. E' vecchia Juhan. Passa prima da Matem@ticaMente...per le novità;)
    Ho realizzato addirittura due applet con GeoGebra, due anni fa. Vai a diverirti un po'.

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    1. È vero, adesso metto una nota. Ma lo sai che sono 1) lento di comprendonio; e 2) di una 'gnuransa encyclopedica.

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  3. E' vero che sono distratta dalla tv che di là, in soggiorno, blatera in continuazione non so di cosa, ma non ho capito niente. Devo però dire che la matematica mi è sempre stata una materia ostica sin dalle elementari e pure al liceo. Poi, fortunatamente, avendo scelto lettere, me la sono dimenticata.

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    1. Ambra se la prof. Annarita mi da il permesso te la spiego per filo e per segno. Prossimamente, forse...

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    2. Come dice il mio guru (il Prof. Guccini) la TV bisogna guardarla, non accenderla.
      http://bit.ly/Ya28H2

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    3. Hia ragione, Marco: c'è rischio di dar fuoco a tutta la casa...

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  4. Juhan, troppa magia nei tuoi post. E anche nel blog. Giuro, io non cerco altrove, vengo direttamente qui! :))

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  5. Juhan, per me la matematica è come il canto. In seconda elementare la maestra ci fece cantare uno per uno e tornai a casa sconsolato, dicendo a mia mamma: Mi ha messo tra gli stonati. Quando sono arrivato alla pensione un istruttore di canto mi ha detto che non è vero niente e che applicandomi potrei imparare a cantare.
    Per la matematica è lo stesso, nessuno me l'ha insegnata decentemente al classico e ora, in età da pensione...
    Ciò nonostante e forse proprio per l'attenzione che ci devo mettere, mi pare di aver trovato un errore o meglio una svista. Nel secondo esempio 23 diventa 34 nella spiegazione scritta. Attento, che quelli di Piobesi ti tengono d'occhio!
    Tu Annarita, che coi numeri ci giochi tutti i giorni, abbi comprensione per me, cui REPETITA JUVANT !

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