giovedì 31 gennaio 2013

Un pianista fuori dal comune!

Qui al Tamburo il motto è: "Se non ti diverte perché lo fai?".
In questo post propongo qualcosa di molto divertente: un paio di video del pianista Victor Borge.


Di costui ho già riportato qualche filmato nel post "Auguri (musicali)!", dedicato a Bruna.
Ora ho deciso di farvi scoprire altri simpaticissimi sketch del suddetto pianista.
Innanzitutto, però, spendiamo due parole su chi era costui.
Victor Børge Rosenbaum (1909-2000) è stato uno strepitoso musicista danese naturalizzato statunitense e uno dei più importanti pianisti del XX secolo.
Figlio di due musicisti (nello specifico, un violinista e una pianista), ciò che lo contraddistingueva dagli altri straordinari pianisti del suo tempo (Horowitz, Arrau, Benedetti Michelangeli, Richter, solo per citarne alcuni) era la sua volontà di immettere della comicità nella musica classica.
Non a caso allora venne definito "Principe dei Clown di Danimarca".
L'apice della sua "musica classica comica" fu raggiunto durante il cosiddetto Victor Borge Show che andò in onda sulla NBC a partire dal 1946.
Qui Borge si rese famoso per le sue interpretazioni decisamente singolari e divertenti dei grandi brani della musica classica (come quelle in cui inserì il tema "tanti auguri") e per delle battute, mosse, faccine degne di un comico professionista!
Non mi resta che introdurvi i 2 video che seguiranno fra poco.
Il primo è un meraviglioso sketch che vede protagonisti Borge e colui che dovrebbe girargli le pagine degli spartiti: vi posso assicurare che non sarà tutto calmo e piatto come in un tradizionale concerto, bensì si susseguiranno delle situazioni a dir poco incredibili!
Il secondo è una rivisitazione della celebre Rapsodia Ungherese n.2 di Franz Liszt, eseguita in coppia da Borge e Zhahan Azruni: come vedrete, non è un duo molto affiatato! ;)




Ah, dimenticavo, Borge è stato anche direttore d'orchestra.
Guardate cosa combina col pezzo Dance of comedians di Bedrich Smetana:


Alla prossima!

Prima della prima

Tanto tempo fa, in una Galassia lontana lontana Politecnico a 25 km da casa c'ero anch'io.
In quel tempo c'era una grossa novità, le calcolatrici elettroniche. La mia prima è stata questa:



Se volete saperne di più trovate tutto qui.
Quando l'ho acquistata io costava ormai molto meno, diciamo 1/4 di quando è uscita. Poi l'ho sostituita, quasi subito, con una più seria e poi con un'altra ancora. E dopo sono passato a HP, con la RPN ma questa è un'altra storia.

Ma prima?
Ecco, ci sto arrivando: prima i tecnici usavano il regolo. Un regolo buono costava molto di più di una calcolatrice. E pensa te che ce n'erano di bellissimi, in legno di bambù, per dire.

E l'altro giorno on teh toobz trovo questo: Simulated Pickett N4-ES Slide Rule.

Al solito: grazie chi ha messo il link su Twitter (come farei senza Twitter?) e no, non ricordo chi è stato, se mi legge... altrimenti un grazie anonimo grosso così!

Adesso vi faccio vedere come si usa, con un esempio pratico: quanto fa 187 per 42?

Allora: prendiamo il cursore e lo mettiamo su 187, scala D, come in figura:


A questo punto prendiamo l'asta centrale mobile e posizioniamo 1 della scala C in corrispondenza del cursore (e quindi di 187 della scala D), come in figura


Adesso leggendo sulla scala C spostiamo il cursore su 42, come in figura


Non ci resta che leggere il valore sulla scala D, a me viene 785.

Dai che ci siamo quasi. Un'ultima cosa 187 è come dire 1,87 * 100 o anche 1,87 * 102 e 42 = 4,2 * 10 = 4,2 * 101. Sommiamo gli esponenti 2 + 1 = 3.
Inoltre 1,87 è vicino a 2 e 4,2 è vicino a 4. Sappiamo tutti che 2 * 4 = 8, vero? E quindi il nostro numero sarà vicino a 8 con tre cifre dopo, dal calcolo degli esponenti che abbiamo fatto più sopra.

Allora otteniamo 7850.
Ci abbiamo preso? Verifica:


Toh! 7854, contro 7850.
Che vuol dire un errore percentuale del


0,051%, cioè lo 0,5 per mille. Più che buono secondo me. No?

E io ve l'ho fatta lunga a raccontarvela ma nella pratica il tutto si faceva in pochi nientesimi di secondo. O anche meno se eri allenato.

Compito a casa:
1. Essendo che la divisione è l'opposto della moltiplicazione eseguire 533 / 113.
2. Come faccio a calcolare l'area del cerchio?
3. E la radice quadrata?

La prossima volta interrogo, avvisati nèh!

La cosa più difficile in questo post è stato usare la virgola; io sono abituato al punto. Ma sono l'unico in Italia, o uno dei pochi.

mercoledì 30 gennaio 2013

Interrompo



Sperando di far da paciere interrompo il battibecco nordico o nordista degli amici Juhan e Marco per tenervi al corrente.

Dall'ultima volta che ci siamo sentiti:

26 gennaio gli auguri personalizzati di Google

Ho fatto un po' di pane (di farina bianca + crusca)


e anche, a richiesta, i panini semidolci al müsli, brutti ma buoni.



Oggi siamo saliti al terreno, non abbiamo lavorato ma solo colto frutta: un bel po' di agrumi (a parte i limoni che erano verdi) più qualche aguacate.



Resta ancora traccia del nido di merli che a suo tempo segnò l'ingresso nell'età adulta di questo mandarino, riconosciuto ufficialmente come albero!



Ci siamo dimenticati di cogliere le prime nespole mature.



Mentre alcuni durazni (peschi) han già i fruttini, altri son ancora lontani dal fiorire.



Questa nettarina fiorisce ora, le altre sono ancora quiescenti.  


Valentino

A due passi dal capolinea del 9, lungo il trafficato e rumoroso corso Massimo (sarebbe Massimo d'Azeglio ma per i torinesi è solo Massimo), appena dentro al parco del Valentino si può vedere anche questo:


Dalle bucce per terra sembra che abbia fatto una scorpacciata.


Naturalmente l'ha presa dalla mano ma come fotografo sono niubbo forte (n00b direbbero i 'mericani).

La tentazione era di titolare il post I can has peanutz

martedì 29 gennaio 2013

Torce elettriche

L'altro giorno Marina, mia cognata, è tornata a casa con il broncio: "non ci sono più le lampadine di una volta!"
Ha ragione, quelle a incandescenza non si usano più. Sono inefficienti e sono (o saranno) messe fuorilegge. Ma ce n'è tutta una nuova classe categoria, con parecchi vantaggi. Però sapete com'è il meme del buon tempo antico, una volta non si faceva così, dove andremo a finire di questo passo e simili si può applicare anche alla volta scorsa che ti si è fulminata una lampadina.



Non ne avrei parlato se non fosse che ieri sera aiutando Michele (io faccio solo il manovale, quando è richiesta manodopera altamente poco specializzata, non faticosa e per brevi periodi) ho visto una cosa sbalorditiva. Vero che nessuno mi dice mai niente ma sono davvero cascato dalle nuvole.


Dovete sapere che agli animali si da da mangiare due volte al giorno, alle otto del mattino e alle cinque della sera. Mezz'ora ed è tutto finito, mai più di tre quarti d'ora quando salta fuori qualche contrattempo. E Michele non viene quasi mai interrotto dal telefono cellulare e quando capita sbriga in fretta la cosa, a differenza di Carlo.

Ma capita che prima di cominciare ci sono altre cose da fare, ieri per esempio si doveva ordinare il mais da seminare, c'era il rappresentante. Sono cose che vanno per le lunghe, anche perché non basta dire tante giornate (la misura locale per i terreni, 3810 m2, grosso modo come l'acro dei 'mericani) di questo, tante di quello, compilare il modulo, firmarlo e fatto. No, si parla anche d'altro:
"i prezzi sono di nuovo aumentati"
"sono gli incendi che ci sono stati in Russia"
"e la siccità"
"sì, anche in America, l'ha detto la tele"
"questa volta per Silvio sarà dura..."
"ma praticamente ce la fa mica vuoi che ci capiti la disgrazia che..."
"mai stato leghista"
"neanch'io"
"qui nessuno lo è mai stato"
"certo che Bossi..."
"quello di una volta"
"la devülüssiun...".
Insomma si va per le lunghe e d'inverno viene subito buio.
Ma si può fare anche al buio, basta accendere la luce. Poi salta fuori che ti dice: "gli diamo anche 'na palutà di sale che mangiano poco". Ecco il sale è in un sacco al buio, ma "fame cèir" cioè "fammi luce", letteralmente "fammi chiaro" dice tirando fuori una torcia elettrica piccolissima, lunga solo come il telefonino. Quella in figura. E pensa te che fino all'anno scorso (cioè l'ultima volta che gli avevo illuminato qualcosa) si usava quella grossa. Che non ti puoi certo portare dietro. Proprio come il telefono, una volta er fisso in casa.

Che tempi, dove andremo a finire di questo passo!
E quella piccola, quella nuova a fa tan pi cèir!

lunedì 28 gennaio 2013

Timothy e la difficile forchetta

OK, mi sento in colpa per questo post. Per diversi motivi:
  • adesso non è più in prima pagina il bellissimo post di Bit3Lux, dovete leggerlo, è fondamentale;
  • l'immagine di Timothy la sto pubblicando senza aver chiesto l'autorizzazione alla mutter;
  • devo anche confessare che forse non ci faccio una bella figura.
Perché ho cambiato idea, in appena quattro giorni. Non so se v'interessa ma a qualcuno devo dirlo. Ecco.

Ho capito ieri che stavo sbagliando, adesso vi racconto.


Timothy ha accompagnato i nonni, i suoi, che sono venuti a trovare Nonna, ieri a pranzo. E dall'ultima volta che ci siamo visti è cresciuto, tanto.
Adesso la sua mamma insiste che quando si mangia il cibo si deve prendere e mettere in bocca usando la forchetta. Non vale usare le mani. Ma sapete cosa ci ha detto? "La forchetta è difficile".
Ha detto proprio così. con quelle parole, e dire difficile è obiettivamente difficile, provate se non ci credete.
E prima, quando sono arrivati e doveva scendere dalla macchina si è rivolto alla sua nonna con il berretto in mano dicendo "mettilo bene" per via che lui non ci era riuscito da solo; sì, l'aveva infilato in testa ma al contrario, copriva gli occhi.

Allora, mi son detto, il post dell'altro giorno Con mille parole può anche essere divertente ma non è vero, non è così che funzionano le cose.
I ragazzi crescono (Timothy ormai ha quasi due anni e mezzo) e imparano. Mica come i leghisti, anche quelli che adesso dicono continuamente di non esserlo mai stati.

E poi dopo un po' Ten Hundred Words è anche ripetitivo, l'ho tolto dall'RSS.

Intervista a Karl Marx. Parte prima.



Signor Marx, si presenti ai lettori del Tamburo Riparato.
Mi chiamo Karl e sono nato il 15 maggio del 1818 a Treviri, una citta bellissima attraversata da un grande fiume, la Mosella. Abbiamo anche grandi vigneti da quelle parti. E io stesso di vino ne ho bevuto tantissimo nella mia vita. Mio padre è ebreo, fa l'avvocato e cita a memoria Voltaire e Rousseau. Mia madre, invece, è casalinga.

Mi parli dei suoi studi...
Ho frequentato il liceo, nella mia citta, poi mi sono trasferito a Bonn, dove mi sono iscritto alla facoltà di giurisprudenza.

È stato uno studente diligente?
Ma no, in quegli anni mi diedi alla vita godereccia e bohémienne. Pensa, fui anche condannato per ubriachezza e schiamazzi notturni, e trascorsi finanche un giorno in prigione. Ricordo che papà, quella volta, si incavolò come una belva. E fu allora che prese la terribile decisione...

Quale decisione?
Niente, mi fece continuare gli studi a Berlino. Lì mica potevo fare il galletto...Del resto chi può fare il galletto a Berlino?

È riuscito a laurearsi in giurisprudenza?
Purtroppo no. A Berlino mi appassionai alla filosofia e quindi cambiai facoltà.

Ma almeno in filosofia...
Si certo! Mi sono laureato all'università di Jena nel 1841 con la tesi sulla Differenza tra la filosofia della natura di Democrito e quella di Epicuro.

Si dice in giro che lei è un romanticone...
Dai, così mi fai arrossire!

Mi parli della sua donna.
La mia donna si chiama Jenny von Westphalen. L'ho conosciuta a Treviri nell'estate del 1836. Era bellissima. fu colpo di fulmine. Ci sposammo in chiesa nel 1843. Abbiamo avuto ben sette figli. Ti svelo un segreto, Jenny è una nobildonna. Suo padre, infatti, è un barone...


Insomma, lei è figlio di un avvocato, sua moglie è una nobildonna...Prima o poi mi dovrà spiegare perchè è diventato comunista!! Senta un po', è vero che durante il soggiorno berlinese ha scritto tre libri?
Si, il "Libro dei canti" e due "Libri dell'amore". Si tratta di raccolte di poesie che ho dedicato a Jenny...

Lo dicevo io che lei è un romanticone...
Dai, finiscila, che mi vergogno...

Cosa ne ha fatto della laurea in filosofia?
Lo vuole proprio sapere? Bene. A Berlino, durante gli anni di università, frequentai il docktorclub, un circolo di giovani intellettuali hegeliani. Qui conobbi il teologo Bruno Bauer. Bruno divenne un mio grande amico. Ti svelo un altro segreto, ma non dirlo a nessuno eh...Grazie a Bruno diventai docente presso la prestigiosa università di Bonn...

Pure la raccomandazione...ma lei ha fatto mai qualcosa di sinistra nella sua vita?
Non iniziamo ad offendere...certo che si! E poi la mia esperienza di docente si è conclusa subito...Si, perchè Bruno era un rivoluzionario e fu espulso dall'università. E dovetti lasciare pure io...senza l'appoggio di Bruno...

Come diceva il grande Giorgio Gaber, la sfiga è sempre di sinistra. Forse per questo è diventato comunista...
Possiamo continuare l'intervista un'altra volta? Devo andare a pranzo, Jenny si incazza se faccio tardi..

 
Va bene, caro Karl, vada pure a pranzo.

domenica 27 gennaio 2013

Sul prossimo Carnevale della Chimica

Bruna la perfida nera, la temeraria, sta organizzando per il prossimo carnevale della chimica. Il Tamburo Riparato è tutto sottosopra per le preparazioni, Archibald è noto per assecondarla in tutto per tutto, dice Ponder.
Non che non sia cosa buona e giusta, anzi!
Sapete una cosa: non vedo l'ora di partecipare, ho già una mezza promessa di aiuto da parte dell'amico Ponder Stibbons. Che però mi fa notare cosa dice dei chimici il mitico Terry Pratchett, lo storico cui dobbiamo tutte le conoscenze del Mondo Disco, Discoworld come lo chiama lui.


E questo è cosa dice riguardo i chimici, più propriamente chiamati alchimisti:
As her tutors had said, there were two signs of a good alchemist: the Athletic and the Intellectual. A good alchemist of the first sort was someone who could leap over the bench and be on the far side of a safely thick wall in three seconds, and a good alchemist of the second sort was someone who knew exactly when to do this.
Come i suoi maestri dicevano, ci sono due segni che contraddistinguono un buon alchimista: l'Atletico e l'Intelletuale. Un buon alchimista del primo tipo è uno che è capace di saltare al di là del bancone e essere sul lato lontano di uno spesso muro di sicurezza in tre secondi e un buon alchimista del secondo tipo è quello che sa esattamente quando fare questo.
Trovato in Feet of Clay, in italiano Piedi d'Argilla (sì, strano ma vero, il titolo non è stato stravolto: magia!)


Sapete una cosa: se per il 23 febbraio il Tamburo sarà ancora in piedi, almeno un po', mi sa che ne vedremo delle belle! No, non esplosioni, spero non quelle, o almeno non solo quelle.

sabato 26 gennaio 2013

Che settimana!





Se vogliamo partire dalla domenica (all'americana, in genere parto dal lunedì) siamo andati al concerto del Cuarteto Capricho, di cui ho parlato in altri post.
Qui ci era stato riservato un tavolo, così vicino ai musicisti che non ho potuto neppure fare una foto decente...

quella specie di ciuffo vegetale che si vede sulla destra è il pezzo di ananas che ornava il bicchiere, tanto per dire quanto eravamo vicini...
In compenso ci siamo divertiti nel leggere il programma: per un errore di stampa, Sangue Viennese è divenuto in pratica Sangue Vinoso!!!  e poi comunque il pezzo è stato sostituito da un altro valzer. Come sempre il concerto è stato godibilissimo.

Poi arriviamo alla settimana vera e propria.
Innanzi tutto, è arrivata un po' di pioggia, benvenuta. Poi i soliti doveri, le spese ecc.
Poi sono riuscita a seminare le fave, temevo di non averne più il tempo, invece tutto bene. Ora, se piovesse un altro po'...



Il giorno prima ero andata a fare le pratiche per cambiare la patente di guida da italiana a spagnola, per cui non avrò il problema di dover necessariamente andare in Italia in un determinato periodo.
In 1 ora dall'arrivo alla Motorizzazione abbiamo sistemato tutto, compresa la documentazione (pensavo di chiedere solo informazioni, non avevo portato con me le fotocopie dei documenti).


Ieri mio marito mi ha invitata a cena in un ristorante che mi piace molto, dall'atmosfera molto simpatica, i piatti curati e il servizio soddisfacente.

Ma prima ancora mi è arrivato l'invito personale (vabbè, come AD del Tamburo) per ospitare qui il prossimo Carnevale della Chimica.
Questo mi ha un po' spiazzata, non me lo aspettavo e non ero pronta, comunque ho i nervi saldi, per cui ho valutato rapidamente la situazione e le mie forze, ho pensato a un tema da proporre, ho contattato alcuni dei collaboratori per sentire il loro parere, ho risposto accettando e ho preparato il post di lancio del Carnevale (la cosiddetta Call for Papers) che ho poi pubblicato oggi.
Il tutto tra le 16 e le 19,30, una bella corsa, eh? mi fa piacere vedere che malgrado l'età ho ancora dei bei riflessi e un bello sprint, non potendo averli fisici almeno mentali!

Oggi ho appunto pubblicato la Call for Papers nonché il post relativo qui sul Tamburo, poi mi sono dedicata a rispondere alle telefonate e alla valanga di auguri di cui sono stata subissata su Facebook! grazie a tutti!

 Certo, se tutte le settimane fossero così, non so riuscirei a reggere il ritmo...




Una passione di pane

Mi pare un bel giorno questo, il compleanno di Bruna, (Auguri :*), che gentilmente mi ha invitato a scrivere al Tamburo, per iniziare questo dialogo.
A dire il vero un po' di soggezione ce l'ho. Io non ho mai scritto al di fuori dei miei blog, dove quando scrivo mi sento come a casa mia, so cosa si aspettano i miei lettori a anche io so già cosa aspettarmi da loro. Scrivere qui significa iniziare un dialogo nuovo con persone poco conosciute, trovare la strada per spiegarsi, farsi capire, significa entrare in una casa sperando di capirne il clima, lo spirito, coglierne le regole, rispettarne le usanze.
Tutte cose, beninteso, che andrebbero fatte sempre, ma qui ancora di più perché le nostre espressioni, la nostra mimica deve essere visibile attraverso le parole. Immaginatemi allora che gesticolo, sgrano gli occhi, vi sorrido, vi corrispondo con un cenno d'assenso com'è mia abitudine quando parlo. Io immaginerò voi, dapprima con i volti attenti nello sforzo di seguire, seri compiti fino a quando non si scioglieranno nel sorriso come ora.
Ma non voglio tediare oltre, non è mia abitudine, sollecitata dall'amica Bruna condividerò una delle passioni che in questo periodo mi tiene spesso inchiodata in cucina: la panificazione casalinga.
Pare che sia il trend del momento e non solo per via della crisi, ma chiaramente io questo l'ho scoperto solo ora.
Ho cominciato preparando il mio lievito madre, una procedura più semplice a dirsi che a farsi, che ha prodotto:

La  mia prima focaccia

Il primo pane al latte

La torta brioche fior di latte

e freschi freschi di qualche ora fa i cracker, ancora da migliorare, ma ottimi.

Carnevale della Chimica nº 25 - accorrete!





Prima chiamata (o come dicono i miei amici istruiti Call for Papers) del primo Carnevale della Chimica ospitato dal glorioso Tamburo Riparato.


Sì, è arrivato il turno del Tamburo! Lo so, state trasecolando, ma in fondo perché no? È vero, questo è un blog poco “scientifico”, più che altro scherzoso, ma tutto sommato anche la scienza può e deve essere divertimento.


L'argomento che abbiamo scelto (*) poi è particolarmente stimolante, si presta molto a essere trattato sia con seriosità sia con leggerezza e humor.
Il tema del mese è “La Chimica e l'orto” e non voglio sentire nessuno che ribatta “l'orto e l'occaso”...



Il tema è vasto, sì.

Si può spaziare dal contenuto in vitamine degli ortaggi ai fitormoni che regolano la crescita degli stessi (e le altre piante), dai diserbanti ai concimi agli antiparassitari, per non parlare degli organismi OGM, anche se qui non si tratta strettamente di Chimica (oppure sì, perché tutto sommato alcuni OGM consentono di utilizzare prodotti che ucciderebbero la pianta non OGM insieme agli antagonisti che si cerca di eliminare... insomma un buttare via il bambino insieme all'acqua del bagnetto).



Non dimentichiamo neppure le caratteristiche del terreno dell'orto, in primis il suo pH, che condizionerà la scelta delle specie e varietà da coltivare.



Ovviamente non è necessario che si tratti di piante dell'orto, sono ammesse digressioni in altri campi (notate il sottile gioco di parole!), tutte le piante coltivate ad uso alimentare sono bene accette, insieme a tutti gli strumenti chimici che l'uomo ha ideato nel tempo per selezionare le specie migliori e salvaguardare il raccolto dai mille pericoli incombenti.

Come sempre, le adesioni dei blogger o candidature dei post che dir si voglia dovranno pervenire entro il giorno 21 del mese, in questo caso febbraio, perché ci sia il tempo di raffazzonare da parte mia (nostra) una presentazione un po' decente dei suddetti post. La pubblicazione del Carnevale avverrà il 23 febbraio.

Tutti i post dei blogger che intendono partecipare, pubblicati da oggi al 21 febbraio (ma anche post meno recenti, se in tema) devono essere segnalati a questo indirizzo:  laperfidanera at gmail.com

Vi attendiamo numerosi!
(sono bene accetti anche post fuori tema ma non troppo!)


(*) dài, confesso, ho deciso tutto io, partecipazione, argomento e tutto; però democraticamente come è consuetudine nel Tamburo ho chiesto preventivamente l'opinione degli altri.

Auguri (musicali)!

Tantissimi Auguri di Buon Compleanno alla carissima Bruna!
Beh, adesso, come piccolo regalino, inserirò degli Happy Birthday musicali in interpretazioni molto singolari e diverse.
Iniziamo con dei simpatici filmati:






Adesso si eleva un po' (ma neanche tanto!) la serietà dei video:







Concludo con l'interpretazione dell'alieno Denis Matsuev:


ONE MORE TIME:

HAPPY BIRTHDAY, BRUNA!!!!!

Auguri!




Felice compleanno, nostro AD e mastino ... e amica!


torta speciale, a forma di tamburo!

Le candeline mancanti ce le metti tu, io procuro l'estintore, non si sa mai con tutto quel fuoco!



Augurissimissimi anch'io

Auguri!
Da noi i compleanni si festeggiano così:


ma va bene anche in modo diversamente diverso.

Augurissimissimissimissimissimissi... (cont.)

Archie: sveglia!

Augurissimissimi

Dunque, vediamo: oggi ne abbiamo 26, è sabato, il Sole si trova nella costellazione dell'Acquario, la Luna è quasi piena, ...

Mi sa che mi sto dimenticando di qualcosa, dunque vediamo: oggi passano a raccogliere l'immondizia, devo controllare se ho ancora cibo per Pero, preparare la roba per Alberto, il post di domani su OKp (io chiamo coasì OK, panico), ...

Ma mi sa che non è quello che mi sto dimenticando ...

Ah! sì!


Augurissimissimi!!!


Non una ma tante torte (ben 3 (tre)) per la nostra insuperabilmente meravigliosa AD.


Nèh.