giovedì 2 gennaio 2014

Cose (di Scienza) dal Web #21


I Rompicapi di Alice: L'orologio bizzarro di Herr Professor 

La letteratura del fantastico è ricca di viaggi in luoghi immaginari o esotici e inesplorati. Se nel secondo caso l'autore deve esercitare la propria immaginazione per descrivere un mondo alieno ma al tempo stesso riconoscibile, come può accadere ad esempio nei viaggi lunari descritti da Ludovico Ariosto o da Johannes Kepler, nel primo caso, invece, l'autore immagina luoghi e situazioni completamente alieni. In particolare in questo secondo genere di storie i classici di riferimento hanno tutti degli intenti che vanno oltre l'esplicito obiettivo dell'intrattenimento. Si va, per esempio, dai Viaggi di Gulliver di Jonathan Swift dove l'idea è quella di criticare la società britannica attraverso l'interazione del protagonista con culture differenti, ai didattici Flatlandia del reverendo Abbott e Alice nel Paese delle Meraviglie (e il suo seguito, Attraverso lo specchio) di Lewis Carroll. Entrambe queste due ultime opere, infatti, presentano un contenuto di matematica (in particolare la prima) e di logica (soprattutto Alice) abbastanza evidente e non solo a un lettore attento. In particolare, però, è il mondo ideato da Carroll che è entrato nell'immaginario collettivo anche grazie al lungometraggio animato disneyano del 1951 diretto da Hamilton Luske.


Igiene: dal concetto di salute, alla prevenzione, trasmissione e diffusione delle malattie infettive

Un aspetto molto importante è la prevenzione. Esistono tre tipi di prevenzione. La prevenzione primaria delle malattie si serve di campagne di informazione e di educazione sanitaria, ossia interventi atti a rendere consapevoli i soggetti dei possibili danni dovuti alle esposizioni ai fattori di rischio e a mutarne favorevolmente i comportamenti. Serve ad impedire che le persone si ammalino. Esempi di prevenzione primaria sono: le vaccinazioni, la sterilizzazione degli strumenti di lavoro (ad esempio: in campo medico, ma anche nel settore acconciatura ed estetica), la disinfezione, il controllo sulla qualità delle acque, i corsi di educazione alimentare o le campagne contro il fumo. La prevenzione secondaria consiste nell'identificazione precoce delle malattie o delle condizioni a rischio, seguita dall'immediato intervento terapeutico per interromperne o, comunque, rallentarne il decorso. I più importanti interventi di prevenzione a livello della popolazione si attuano con le campagne di screening (tumore al collo dell'utero, alla mammella, al colon, ipertensione…). La prevenzione terziaria si prefigge di impedire l’invalidità in persone già ammalate di malattie croniche e di favorire il recupero di persone portatrici di handicap, pertanto essa si identifica in larga misura con la riabilitazione.


5 Ottobre 1781 – Buon compleanno, Bernhard!

Bernardo, almeno in Italia, è nome che si immagina addosso a persone calme, bonarie, gentili e persino un po’ sovrappeso. È probabile che questa sensazione discenda direttamente da Bernardo di Chiaravalle, il santo fondatore dell’abbazia di Clairvaux e di tutto il movimento dei cistercensi, perché si è soliti pensare ai monaci come persone appunto calme, rubiconde e sovrappeso. E naturalmente si rischia di sbagliare di grosso: per quel che ci ha tramandato l’iconografia, san Bernardo era tutt’altro che in carne, probabilmente poco gioviale, avendo passato molto tempo a fustigare i cugini cluniacensi, e forse anche animato da serissime intenzioni belligeranti, se è vero che fu lui ad ispirare la regola del più famoso ordine religioso cavalleresco, quello dei Templari.
Ma se non al fondatore di un pezzo fondamentale del monachesimo occidentale, a chi possiamo rivolgerci per avere un valido rappresentante del nome Bernardo? Al muto e fedele servitore di don Diego de la Vega, meglio noto come Zorro? Anche in questo caso, ci ritroveremmo fra le mani un’icona mite e bonaria, con caratteristiche essenzialmente positive, ma apparentemente inoffensive. E invece Bernardo contiene il coraggio e la forza dell’orso. Il nome è di origine tedesca, e la radice ber viene direttamente da Bär, che in tedesco significa appunto orso. Il nome completo, che in tedesco suona solitamente Bernhard (ma talvolta perde l’acca e si riduce a Bernard), pare che significhi proprio “coraggioso come un orso”.


Il depuratore: la biodegradazione degli scarichi fognari  

In un modo o nell’altro, ce l’avete fatta: avete espulso la vostra dose quotidiana di escrementi solidi. Tirate lo sciacquone, rimanete un momento indecisi se usare o no lo scopino, poi voltate le spalle al water e vi avviate con gli intestini liberi verso un radioso futuro. Una volta fuori dal corpo, gli escrementi non sono più un vostro problema. Ma che fine fanno le feci (e le urine) risucchiate nel vortice dello scarico? Se abitate in una bella casetta abusiva in riva al mare, i vostri scarichi si staranno probabilmente già infiltrando nel sottosuolo, avvelenando le faglie, o meglio ancora dirigendosi verso un pratico sbocco a mare situato a qualche centinaio di metri di distanza. Ma abbiate fede: al prossimo condono tombale anche voi avrete in regalo un bell’allacciamento fognario. Se invece vivete in una delle ispirate città italiane che hanno costruito un depuratore e lo utilizzano pure, gli scarichi provenienti dai vostri water, lavandini e lavatrici convergeranno, insieme all’acqua piovana raccolta dalle strade, in un’unica grande condotta diretta al depuratore comunale: un incubo di vasche, pompe, odori e mali umori.


Numeri complessi e matrici

I numeri complessi lungo il corso della loro lunga e travagliata vita, hanno assunte nuove rappresentazioni, le quali ci hanno permesso di descrivere particolari loro proprietà.
1. La rappresentazione algebrica, z=a+ib, ci aiuta nel dimostrare che l'insieme dei complessi, dotato dell'addizione, forma un gruppo abeliano, ossia che gode delle proprietà commutativa e associativa, e ammette l'esistenza dell'elemento neutro (e chi poteva esser se non lo zero?) e dell'elemento inverso per ogni complesso diverso da zero. Non solo, ma anche rispetto al prodotto l'insieme dei complessi,  escluso lo zero, forma una gruppo abeliano, per cui si dice che l'insieme dei complessi forma un campo. Inoltre, dato che per descrivere un numero complesso non stiamo facendo altro che usare due numeri reali, la rappresentazione algebrica non dice altro che l'insieme dei numeri complessi è isomorfo al prodotto cartesiano dell'insieme dei numeri reali per se stesso. Detto altrimenti, dato un numero complesso si possono trovare due numeri reali, e viceversa, se prendi due numeri reali, allora ti puoi costruire un numero complesso. Il numero a prenderà il nome di parte reale di z, o Re(z), e b si dirà parte immaginaria, o Im(z).

2 commenti:

  1. Bello; ci sarebbe molto da dire su parecchi degli argomenti ma ne preannuncio uno collegato a Bernardo. Qui vicino a me c'è il borgo che prende il nome del Beato Bernardo (di Baden). Storia mooolto intrigante, smaltisco l'arretrato e parto.

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  2. Hai ragione, c'è parecchia carne al fuoco e se ne potrebbe discutere per parecchio. Io direi che un buon inizio è intanto leggere gli articoli segnalati che già di loro hanno bisogno di un po' di tempo (che almeno durante queste feste non dovrebbe mancare), poi si può provare a sviscerare cose parallele o limitrofe.

    Aspetto allora la storia intrigante

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