mercoledì 8 gennaio 2014

Viaggiatori nel tempo

Nella fantascienza i viaggi avanti e indietro nel tempo sono comunissimi.
Non so se qualcuno ha letto Dirk Gently da me consigliato in un paio di post. Ma non è l'unico, anzi! Certo anche che i viaggi nel tempo per DNA (Douglas Adams, dai! lo so che lo sapete) erano fonte d'ispirazione continua. E non solo per lui --ops! già detto, cancello.

Ma se poi oltre agli scrittori ci si mettono pure i fisici le cose cambiano.
Ci sarebbe anche Giacobbo (forse) ma lì si andrebbe troppo sul difficile, se qualcuno se la sente benvenuto.
A me è capitato di vedere questo tweet:


Seguendo il link si arriva qui: Searching the Internet For Evidence of Time Travelers.
Halt! Io parlo spesso bene di Twitter ma non credo di aver mai speso una parola di ringraziamento a Slashdot.
Slashdot, il nome deriva dai 'puters con Linux, sopra / è la root, radice e /. è anche lei la root (OK, c'è una differenza ma non sottilizziamo, tanto lo so che quando parlo di questo scappate tutti) cosa ti fa sentire a casa, perché è collaborativo aperto a tutti, una specie di super Tamburo Riparato dove millemila geeks e nerds e altri ancora scrivono micropost sulle nuove novità. Secondo me il giornalismo dovrebbe essere così; o almeno l'agenzia giornalistica.
La notizia viene data in modo essenziale ma sempre con link per chi vuole approfondire, esattamente l'opposto di quello che fanno Repubblica e Corriere e i giornali italiani. Per questo seguo parecchio Slashdot e Twitter e molto meno i giornali (italiani).


Ma il titolo era sui viaggi nel tempo!
OK, ci arrivo.
Allora c'è questo papero (questa parola l'ha inventata Peppe Liberti, da seguire anche lui, nèh!) su arXiv (la X non è come potrebbe sembrare una X ma una X, intesa come Chi, non come Fassina Chi, ma come la lettera greca per C, da leggersi come K). arXiv è il deposito di e-prints open access (attualmente ce ne sono più di 900 mila) su materie scientifiche.

Ma i viaggi nel tempo?
OK, ci sono.
Questi due michigani: un prof (ehi! uno degli autori di APOD, Astronomy Picture of the Day, il mondo è piccolo) e una sua tesista hanno pensato di verificare se ipotetici viaggiatori nel tempo, arrivati dal futuro avessero lasciato tracce nel Web. E siccome il Web è grande (come l'Universo, pensa te che ci sarebbe un bellissimo pezzo di DNA che inizia con "l'Universo è grande" ma non lo metto perché so di essere troppo dispersivo. Ma è bello, andate a vederlo per conto vostro, credo sia nel sesto capitolo di H2G2 ma dovrei controllare) dove si sono concentrati? Dai è facile e logico.

Sì Twitter. Tipo se ci fosse qualche cinguettio su Papa Francesco prima che ne parlasse Vania De Luca...
Per adesso niente, ma siamo appena all'inizio. Chissà...

Il papero lo trovate qui: Searching the Internet for evidence of time travelers.


Ringrazio doc. Emmett Brown per la preziosa assistenza fornitami alla stesura del post.

4 commenti:

  1. no dai, non l'ho inventata io, al massimo l'ho diffusa. La usavamo, alcuni tra noi, in Università soprattutto riferendoci alla nostra ultima produzione: "Hai letto il papero?"; "Ti mando il papero"; etc.

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  2. Interessante. Però, ripensandoci: non è stato Dante a inventare l'italiano, eppure... ;-)

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  3. Forse, per chi con i paperi non ha dimestichezza e con l'inglese ancora meno, l'articolo di Eleonora Ferroni può aiutare.

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