martedì 28 gennaio 2014

Libertà e indipendenza

Zanzibar - febbraio 2013
Ma a loro interesseranno le preferenze? Sono davvero importanti per la democrazia, come quella che ha portato a preferire Barabba a Gesù? O meglio ancora Fiorito? Eppure quel bel ragazzo in galabeja quasi bianca, ce l'aveva a morte con quei farabutti di Dar es-Salaam ladrona che pretendevano tasse a non finire sapendo solo suonare i bonghi, mentre loro, lì nella radiosa Zanzibar, si facevano un mazzo tanto per pagarle le tasse. Ne aveva abbastanza di quella unione forzata tra paesi diversi, non voluta dalla gente, che è quella che conta, basta, fuori dallo Scellino unico, portatore di disastri, mentre nella capitale sapevano solo far decreti per misurare il diametro dei manghi. Libertà e basta con tutti quegli scansafatiche che arrivavano di soppiatto dalla terraferma a togliere il lavoro ai residenti che da secoli se ne stavano tranquilli appoggiati allo stipite della case, al massimo facendo lavorare gli schiavi che si andavano a scegliersi loro, lì al mercato. Libertà o morte!

2 commenti:

  1. Questo è solo il prologo. E poi se Dar è una parola difficile (o almeno sconosciuta) Salaam non vuol dire pace e si usa anche come saluto. Pensa te che lo fanno anche quegli là che però dicono Shalom!
    OK, mi sono perso ma ci sarebbe tutta una storia che viene giù. O no?

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  2. Infatti Pace è una cosa uguale dappertutto, specie tra vicini scontrosi e tra gente intelligente. I problemi nascono quando gli idioti si mettono insieme e gridano.
    Comunque Dar vuol dire porto in arabo (da qui l'italiano Darsena)

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