martedì 14 gennaio 2014

Le macchine matematiche non hanno più segreti


69
Le macchine matematiche antiche e moderne

Ho dormito poco questa notte, e la colpa è di +Annarita Ruberto
Insomma, lo sapevo che oggi sarebbe uscita l'edizione N°69 del Carnevale della Matematica. Ero curioso, così ieri sono stato in piedi fino a che non è stato pubblicato l'articolo. Mi son detto: "Gli do uno sguardo veloce, leggo l'introduzione e guardo chi sono i partecipanti. Poi, domani me lo leggo con calma.".

Intanto c'è da chiarire (a me medesimo) che nel momento in cui leggevo era già domani, ovvero oggi, quindi non è ieri che ho letto bensì oggi; ieri aspettavo che venisse domani per leggere, ma quando è venuto domani era già diventato oggi... (m'ha scombussolato il fuso 'sta benedetta donna)

Continuo che è meglio:
Veloce un corno! Ho cominciato a leggere l'introduzione e il tempo è sparito (è tornato verso le 2:30, credo). Ha cominciato (lei, la colpevole di cui sopra) con l'elencare le caratteristiche matematiche del numero 69: "ta, ta, ta..." e vabbbbe', ci sta, dopo tutto è un carnevale matematico. Poi però è passata ad elencare anche le caratteristiche non matematiche e: "ta, ta, ta...". Leggevo già da qualche minuto e all'improvviso mi son preoccupato: "non è che poi, co' 'sta voglia di spiegare sempre tutto (ma proprio tutto)...". E no, perché alla fine mancava solo una spiegazione kamasutrana. Tranquilli, non c'è stata.

S'arriva finalmente al nocciolo: le macchine matematiche. 
E fortuna che gli sono arrivate in soccorso 4 ragazzine di 3°B che l'han rimessa sui binari giusti e insieme t'han' tirato fuori un excursus, dice lei (sempre la colpevole di cui sopra) "non esaustivo".  
Un altro corno! Che ci volevi di più? Son partite dal 1642 con la Pascaline fino ad arrivare al 1946 con l'ENIAC e in mezzo tanta roba, troppa roba; che domani/oggi c'ho/c'avevo scuola e devo/dovevo andare a dormire (così, per non sbagliarmi).
E in mezzo a questa "concreta cornice di riferimento per quanto riguarda l’evoluzione storica delle macchine calcolatrici"... immagini, riferimenti, link (tanta roba,troppa roba)

Sadicamente lei (insomma lei, l'avete capito): "Le Macchine Matematiche, però, non si limitano soltanto al calcolo". E giù altra roba, troppa roba per uno le cui palpebre non stanno più su neanche ad incollarle.

FINALMENTE l'introduzione finisce.
Ora io voglio cogliere l'occasione per ringraziare pubblicamente quelle sante persone che, nell'ideare i carnevali scientifici, hanno ben pensato che fossero strutturati nel seguente modo: introduzione, segnalazione dei contributi, saluti e baci ecc. Ecco, quando l'introduzione finisce l'ospitante non ha più possibilità di parola/penna/tastiera; questo teoricamente. No, lei (lcdcs, abbreviando) no: lei presenta contributori e contributi e appena ne ha l'occasione ci mette il carico. È il problema del difetto nel DNA dei prof. quello con cui noi studenti dobbiamo combattere tutti i giorni.

Partono i contributi; tanti, troppi (82 suddivisi in sette sezioni), troppi per essere elencati, troppi per essere letti. E infatti il mio consiglio è:

NON LEGGETE nè il post del carnevale nè i post partecipanti.



E qui mi fermo.
Il mio dovere era quello di avvisarvi:
questo Carnevale della Matematica nuoce gravemente alla salute mentale ed io ne sono la prova provata.
Ho ceduto alla curiosità ed ora mi ritrovo in questo stato.



PS:
Quando parlo di Annarita sono costretto sempre a cazzeggiare perché altrimenti qualcuno si potrebbe rendere conto che è la mia blogger preferita (OPS, l'ho scritto). E questa è una fatica in più per me perché, ad esempio, nel caso di questo post son stato costretto a scrivere cazzate quando invece potevo semplicemente scrivere:

CARNEVALE FANTASTICO 


Semplice no? Ci mettevo 30 secondi e via a far altro (altre cazzate, che comunque, devo dire, mi vengono abbastanza naturali))


13 commenti:

  1. Beh da uno, cui vengono bene molte cose...troppe, non poteva non venir fuori un superbo cazzeggio! Ecco l'ho scritto senza barrarlo.
    Però non dategli retta perché, che io sappia, non ho mai nuociuto alla salute mentale di alcuno...inclusa la sua!;)

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    1. Il coraggio di non barrare [mezza cit] ☺☺☺

      Ecco, sulla mia salute mentale ora svelo un segreto: mai avuta

      Ciao carissima, hai fatto un lavoro super superbo

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  2. Marco ha ragione!
    Io dico che certi prof. si meriterebbero una trattenuta sullo stipendio; adesso lo dico a Letta.

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    1. Qualcuno glielo aveva detto, poi qualcun altro gli ha detto che non andava bene generalizzare perché non tutti i prof sono uguali. Ora stanno cercando i prof che lavorano troppo, quelli che si danno anima e corpo ai ragazzi; sono quelli che vanno perseguiti. Stanno stilando una lista nera ed il primo nome che hanno inserito è quello di lei (lei, la colpevole di cui sopra).

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    2. @ Juhan: come se non bastasse la trattenuta che c'è già!!!

      @Marco: con te non parlo più!

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    3. Uh! l'hanno già messa! L'efficienza del governo del fare.

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  3. Già! L'efficienza del governo del fare...guai.. In ciò non temono rivali!

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  4. Sono serio:
    io odio, ma dico ODIO quelle persone che quando si parla di stipendi dei docenti se ne escono con la solita stronzata: "lavorano solo 4 ore al giorno, c'hanno 3 mesi di ferie e Natale e Pasqua... ma cosa vogliono?". Queste persone o non sanno di cosa parlano o lo fanno con assoluta malafede. E non sono certo io che voglio difendere i docenti con i quali mi sono spesso scontrato ma per tutti altri motivi.
    Ancora non s'è capita la reale importanza della scuola ed il suo enorme potenziale. Sing! ☻

    Ma dicevo, a proposito di stronzate....

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    1. Seriamente...
      Questa cosa dà molto fastidio. Purtroppo tali luoghi comuni sono alimentati da tutto un retroterra.

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    2. Hai ragione. Ho provato a scherzare su una cosa tragica. Conosco il mondo dell'insegnamento, so come non funziona. E ho poche speranze che possa cambiare. Purtroppo.

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    3. La penso come te sulle speranze. Purtroppo, è un dato di fatto consolidato.

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  5. Si la cosa è mooolto seria e le speranze sono davvero pochissime, ma arrendersi MAI, e un sorriso ogni tanto serve anche per ricaricarsi e/o sdrammatizzare.

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    1. Certamente, Marco! Arrendersi...mai e prendiamola con filosofia, altrimenti ci si ferma davvero;)

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