lunedì 28 gennaio 2013

Timothy e la difficile forchetta

OK, mi sento in colpa per questo post. Per diversi motivi:
  • adesso non è più in prima pagina il bellissimo post di Bit3Lux, dovete leggerlo, è fondamentale;
  • l'immagine di Timothy la sto pubblicando senza aver chiesto l'autorizzazione alla mutter;
  • devo anche confessare che forse non ci faccio una bella figura.
Perché ho cambiato idea, in appena quattro giorni. Non so se v'interessa ma a qualcuno devo dirlo. Ecco.

Ho capito ieri che stavo sbagliando, adesso vi racconto.


Timothy ha accompagnato i nonni, i suoi, che sono venuti a trovare Nonna, ieri a pranzo. E dall'ultima volta che ci siamo visti è cresciuto, tanto.
Adesso la sua mamma insiste che quando si mangia il cibo si deve prendere e mettere in bocca usando la forchetta. Non vale usare le mani. Ma sapete cosa ci ha detto? "La forchetta è difficile".
Ha detto proprio così. con quelle parole, e dire difficile è obiettivamente difficile, provate se non ci credete.
E prima, quando sono arrivati e doveva scendere dalla macchina si è rivolto alla sua nonna con il berretto in mano dicendo "mettilo bene" per via che lui non ci era riuscito da solo; sì, l'aveva infilato in testa ma al contrario, copriva gli occhi.

Allora, mi son detto, il post dell'altro giorno Con mille parole può anche essere divertente ma non è vero, non è così che funzionano le cose.
I ragazzi crescono (Timothy ormai ha quasi due anni e mezzo) e imparano. Mica come i leghisti, anche quelli che adesso dicono continuamente di non esserlo mai stati.

E poi dopo un po' Ten Hundred Words è anche ripetitivo, l'ho tolto dall'RSS.

2 commenti:

  1. Ciao, Tim, bel musetto! sei proprio diventato grande! un bacione a te e uno alla tua mamma.

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  2. Tim è forte, complimenti. Poi, con uno zio come te dovrebbe avere delle buone chances. Per le mille parole, sai come la penso.

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