venerdì 7 febbraio 2014

Una risposta veloce a MateMarco

Il post di Marco di ieri a quanto pare non ha raggiunto l'obiettivo di far fuggire la gente: è stato il più visto del giorno, non ti puoi più fidare nemmeno della matematica come spauracchio (babau)!
O sono i lettori del Tamburo che sono diversamente diversi? Mystero.
E poi va bene usare le lingue ma me no spikko polsko, nicht, nianca na frisa, nèh!


OK, torno serio (anche perché c'è chi si arrabbia su queste cose, non lo faccio più!). Però una cosa: il blog sembra molto interessante, solo che è illeggibile per me. Mi sa che sarebbe un argomento da affrontare.

I miei 2 centesimi sull'argomento. Usare il 'puter.
Sono d'accordo che a scuola si deve imparare anche a risolvere i sistemi di equazioni, calcolare le radici (anche se, dice il Pop, se estrai la radice l'albero muore), i logaritmi, le funzioni trigonometriche e quant'altro.
Ma poi quando si è capita e si padroneggia la tecnica ben vengano gli strumenti che la tecnologia ci mette a disposizione. Ai miei tempi gli ing. per esempio facevano moltiplicazioni (e divisioni, in realtà la divisione è una moltiplicazione) con il regolo calcolatore, poi sono arrivate le calcolatrici tascabili (si usano ancora, mi dicono, se richiesto ne parlo) e infine il 'puter, che può presentarsi come un telefono.


Ecco il 'puter. Che ne dite di usare un programma freeware fatto apposta per queste cose: Octave, c'è anche per Windows (anche se richiede Cygwin ma pare sia OK, anzi conosco chi lo usa).

Il nostro caso è banale:


Si definisce la funzione (f nel mio caso; ho poca fantasia) e poi si chiede di risolverla con fsolve(). fsolve() vuole un vettore di risultati di tentativo ([1, 2] nel mio caso) anche se possono essere completamente sbagliati (come nel mio caso). info ci da la tolleranza.
Che ne dite?
E se invece di un sistema in due incognite fossero state di più la convenienza sarebbe aumentata. E se le condizioni fossero più delle incognite, e se ci fossero funzioni trascendenti, e se...

OK, io la penso così. Sbaglio?
PS: ero partito dall'idea di usare Python, poi la notte ha portato consiglio; ma volendo...
OT: bravo Marco, l'anteprima è di nuovo OK.

3 commenti:

  1. Octave ha anche un porting nativo per Windows che non necessita di Cygwin, in genere l'ultima versione per windows esce un po' dopo di quella per Linux.

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  2. Peccato per il mio test, mi sarebbe piaciuto vedere il fuggi fuggi ☺

    E invece son d'accordo con te su usare il 'puter ( le basi della programmazione) anche a scuola; dopo (o durante che è ancora meglio) aver imparato la teoria. La tecnologia va vista come supplemento/potenziamento della didattica "tradizionale". Che sia Octave o altro (certo, almeno OpenSource), ben venga.

    Per l'anteprima, bene così allora.

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  3. Già, neanche io spikko polsko (vedi che quando serve anch'io uso la K?), eppure tre minuti fa ha suonato alla porta una coppia (donna e uomo) di spilungoni, pensavo fossero testimoni di geova, invece mi hanno chiesto se da queste parti c'è qualcuno che parla polacco! !!! boh? in quanto a mysteri mysteriuosi non ci facciamo mancare nulla neppure qui!

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