lunedì 30 giugno 2014

Tutti per uno

Il musicarello di ieri, se non l'avete visto va bene lo stesso, era una provocazione, un teasing direbbero i padagni di qui, per quello di oggi. Roba del 1964 --sembra ieri.


A me l'ha ricordato la bravissimissima Valeria Vito, qui.

Ecco, non lo sapevo che si festeggiava il compleanno, l'avrei comunque perso. Tanto l'avevo già visto, nel '64 appunto (o poco dopo, più probabilmente).

In italiano il titolo era diventato tutti per uno, in Francia quatre garçons dans le vent, qualcuno me lo spiega? Non la traduzione, quattro ragazzi nel vento, fin lì ci arrivo, ma il senso, vabbuò! (come direbbero i padagni locali).

OK, non è un musicarello. Ed è bello, tanto. E giocato in chiave ironica anche se probabilmente ha amplificato il fenomeno delle ragazzine urlanti (come si chiamavano?) che per i Fab4 non mancavano mai. Da vedere, non dico niente per non rovinare il piacere della prima volta (perché sì, so che c'è parecchia ignoranza, non è tutta colpa vostra).

Naturalmente la versione italiana non c'è (o non l'ho trovata). ma c'è quella con i sottotitoli.


Buona visione!

domenica 29 giugno 2014

Il musicarello: stasera mi butto


Oggi cinema. E che film!
Non recentissimo ma, si sa, i capolavori sono senza età.
Io l'ho visto quando è uscito nuovo nuovo, quando il mondo era giovane. Qualcuno che se lo ricorda oltre a me? Dai seniors, non siate timidi, outizzatevi!
Roba anni '60. E questo era un genere, io me lo ricordo come "musicale" ma la Wiki dice "musicarello", e la Wiki, si sa, OK, non voglio sembrare ripetitivo.

Una ricerca su YouTube non ha dato i risultati sperati. Manca parecchia roba, problemi di copyright. Manca, o non ho trovato, tutto il Morandi, Caterina Caselli (quando ancora non era craxista), Rita Pavone (prima di diventare fascista), Al Bano (prima di diventare ultraberluska).

Ma uno --über-bello-- c'è, se avete un'ora e mezza, ecco a voi:


Se piace altri seguiranno. Prossimamente.
In realtà vorrebbe essere propedeutico a qualcosa di completamente diverso, musicale ma completamente diverso, assolutamente. Chissà perché c'è il .mau. che poi mi sgrida, forse.

Tutto è relativo

I giardini di Villa Ephrossi a Cap Ferrat - giugno 2014
Ma com'è che qualcuno ha deciso, un bel giorno, che i fiori sono belli e invece, che so io, le bucce di banana o le cacche dei cani per terra sono brutte? Chi ha stabilito che una cosa è un profumo e un'altra è una puzza? In questo mondo moderno abbiamo ormai compreso che l'assoluto è illusione e che il relativismo è purtroppo la dura realtà.  Bisognerà accettalo questo fatto, non c'è niente da fare, né da dispiacersi, è meglio stare a godersi l'ombra in un bel giardino sorbendo un cocktail alla frutta che non scavare al sole tra i rifiuti di una discarica. Pazienza, l'importante è l'accettazione.

sabato 28 giugno 2014

Qui servono tanti don Matteo


Dopo una giornata impegnativa --sì anche di sabato-- niente di meglio che sfogliare la prestigiosa rivista della famiglia italiana, cristiana e tradizionale.
OK, manca ancora la storia dell'arcivescovo pedofilo (ma fanno ancora notizia questi pretofili? più ripetitivi di Punta il Dito) ma ci sono tante altre cose. Per esempio lo sapete che Licia Colò non sarà più lei?
Ma la copertina e la parte del leone è tutta per i fattacci di Brembate e dintorni, terre di sani principi legaioli, pota!
Chi l'avrebbe detto mai? E difatti nessuno ha parlato, bocche cucite come dove c'è la mafia (che in Lombardia non risulta, manco un po').
E anche quell'altro, famiglie che andavano sempre all'oratorio.

Ma quando c'è la fede, poche balle la risposta salta fuori. Immediatamente.
Ripartire dai parroci. Ci vorrebbero tanti don Matteo, uno per ogni gruppo di villette. Chissà se ci vorrebbero anche marescialli scemi come Nino Cecchini e capitani Anceschi --ehi! quello dei pakki!

Ma, devo ripetermi ancora, chissà cosa ci riserva Sua Pastosità, lì in zona anche in versione grano saraceno, RAmen, CMQ.

Questione filosofica che non so se qualcuno ha già posto e magari risolta: non sarebbe meglio KMQ?

venerdì 27 giugno 2014

Un nerd

Com'è quel detto che dice che quando sei la persona più intelligente della stanza sei nel posto sbagliato? Non che a me sia mai capitato, nèh, anzi. Beh, forse quando sono qui con i padagni (mai stati leghisti!) locali forse, ma non è detto. E poi le opinioni variano da persona a persona, prendi il dr.Trota, Jo Vanardi e Gasparri, per dire.
Ma davvero le mogli di Jo e Gasparri si sono innamorati di quelli? Ah! sì, l'amore è cieco. Come non detto --cancello.

Oggi sto vedendo una roba ostica (anzi ostikassay) di quelle che --chissà perché-- scatenano commenti polemici, anzi era già pronta ma sto riscrivendo tutto --turna! ("di nuovo" per quelli di fora).


Ma adesso un attimo di pausa, vediamo le nuove sui social-cosi. Uh! 'na cosa che già mi aveva segnalato Marco ed era rimasta in sospeso: Avamposto 42 --grazie Paolo! Consigliatissimo a tutti, fatelo subito.

Poi su Twitter un link altrettanto pheego, di un nerd (che adesso è da Micro$oft, pensa te!) che non so se v'interessa quello che racconta di solito ma il suo about è phantastyko, questo:


Anzi, contrariamente alla mia prassi provo a tradurre:
Alex Clemmer è un programmatore. Altri programmatori amano Alex, descrivendolo come "lavora qui" e "il figlio del capo".
OK, non sono riuscito a rendere "excidetly" (e Google traduttore non mi aiuta (non mi aiuta quasi mai, forse ce l'ha con me)). Anche perché: 1) non è vera la seconda affermazione che fa; e 2) una cosa simile sarebbe inconcepibile qui da noi, specie nella Pubblica Amministrazione.

In ogni caso l'ho RSSato, devo tenerlo d'occhio.

giovedì 26 giugno 2014

Suggerimenti - 36


This Multiplication Doesn’t Add Up
la Padania può essere ovunque

The Pizza Cake Recipe: You Will Never Look at Pizza the Same Way Again

Convivere è peggio che uccidere: lo scrive il parroco di Cameri

Construction of World's Largest Telescope Finally Underway in Chile

A Hard Day's Night - PMC 1230
Valeria è un mito; e qui parla di un mito del mitici

Un drone fotografa a Chieri i misteriosi cerchi nel grano


Eigenmorality
un informatto alle prese con la filosofia e la morale; se fossi capace ne farei un post

Accuracy of three major weather forecasting services
ehi! proprio come fanno gli indigeni qui (Nonna & Min in particolare)

We can only forecast the weather a few days into the future
il seguito del link precedente; qui differenze mooolto notevoli con i locali e --soprattutto-- Nonna & Min.

Rosetta -- the story so far
il mio robot preferito a pari merito di quelli che gironzolano su Marte, attorno a Saturno e quelli in fuga, oltre l'eliopausa

Real-time lightning map
chiedete a Marco Bruno, lui sa. Eco la versione animata.

Mettiamo dei (cavol)fiori nei nostri micro. (3)
idea! come sarebbe bello poterlo dire a Nonna --ma darebbe di matto, assay


Conosci questa bambina? Sei ripugnante

Half of Germany's Power Supplied By Solar, Briefly

The Economy Got Off to a Historically Bad Start in 2014
davvero la crisi è finita? sembra di no

What’s Your Science Degree Worth?
chissà se vale anche da noi?

Una poesia di Queneau
Allora, ci sono Raymond e Marco Fulvio. Non posso non segnalarla, sperando che l'AD (ottimissimissimo e insostituibile) non veda che Kenò anke lui. Il Pop invece no, tanto oggi lo fanno tutti, me kompreso.


mercoledì 25 giugno 2014

Vaffangiggi!


OK, è andata com'è andata.
Adesso dobbiamo ripartire, serve un uomo nuovo, capace, giusto, onesto.
Ce l'ho:


Con lui possiamo farcela, dai! E se ha bisogno di un aiutino




Raccomandato anche dal nostro sponsor

Un pensiero alle vittime, mi sa che non saranno cavalieri (proprio come Lui), ecco la commemorazione di Spinoza.

martedì 24 giugno 2014

Prugne


Come le chiamate voi? Prugne? Brigne? B'r'gne?


E chissà se maturano, in fondo siamo in estate anche ufficialmente.


 Forse avremo marmellata a km 0 (davvero, meno distante della stalla nuova) per tutto l'anno.


Uno degli oleandri di Nonna; quello rosa ma ci sono anche bianchi e rossi. Tutti in abito da festa; siamo davvero in estate, bello, se non facesse così caldo.

lunedì 23 giugno 2014

Samantha, Lavazza e la pubblicità

Non credo sia un mistero per nessuno la mia profonda avversione per la pubblicità cretina, quella che impera in TV. Specie nei posti, come da noi dove non si può zappare quando arriva, anzi è vietato anche togliere l'audio. E --panico-- questa mattina ho rivisto (costretto) che stanno tornando anche i tre deficienti. Non ne è immune neanche il web: certi siti (e blog 'mericani) non riuscirei a sopportarli senza AdBlock (che Sua Pastosità il Prodigioso FSM gli riservi un posto molto vicino al Vulcano di Birra, RAmen).


Ma ci sono modi diversi per pubblicizzarsi; prendi Lavazza.

OK, la notizia ormai è vecchia ma devo dirlo: Brava Lavazza, bravo Argotec. E brava la--- il capitano Samantha Cristoforetti!
An espresso machine is being installed in the International Space Station to satisfy astronauts' craving for social situations when hurtling around the Earth at seven kilometres per second.

The ISSpresso -- that's what they called it, we swear -- was built by Italian coffee kings Lavazza in conjunction with Argotec and the Italian Space Agency. The machine, which weighs 20kg with all the additional safety mechanisms, will be accompanying Air Force Captain Samantha Cristoforetti -- Italy's first woman into space -- in November this year.
Tre link, uno in italiano, il più bello, secondo me.
Luca Parmitano è stato bravissimissimo, adesso tutti a fare il tifo per Samantha.
Intanto Rosetta... prossimamente.

domenica 22 giugno 2014

Intanto in Nigeria

Quanto è attendibile la stampa seria? E quella seriosa?
Prendi questa corrispondenza che trovate sull'ultimo numero della diffusissima e prestigiosa rivista dove nella pagina Buonumore è caritatevole, assay. E ha don Paraculo come collaboratore, chissà se ci dirà, prima o poi, che è riuscito a perdonare i giudici che hanno condannato Silvio così duramente?


Don Pallino conferma la notizia. Ma ne siamo sicuri? Sicuri-sicuri, proprio sicuri che centomila martiri all'anno sia il numero giusto?
Ovviamente sono d'accordo che sono fatti gravissimi, ogni singola vittima lo è, ma il numero ha la stessa credibilità di quelli di Beppe Grillo (64 ragazzi morti per il pomerluzzo) o di Silvio (un milione di posti di lavoro).

Lucio D. e don Pallino sanno fare le divisioni? Perché 100000 / 366 = 273 abbondante. Sarebbe la più efficiente delle guerre correnti; e dire che c'è parecchia concorrenza. Vero che la Nigeria è molto popolosa ma di questo passo...
E nessuno che fa niente, a parte Lucio D.

Per contro se fosse vera sarebbe ancora peggio: siamo sicuri di seguire il dio giusto? O l'altro, benché questionabile per parecchie cose, si dimostra molto più efficiente. E alla lunga vincerà anche se non ha il petrolio dalla sua (localmente).

Ma poi quant'è affidabile una rivista con questa pubblicità?


Adesso qualcuno si aspetterebbe che io parta con la solita tirata. Invece no: niente, nada, zilch (auto-cit.).

sabato 21 giugno 2014

BICEP2, aggiornamento


Oggi vi voglio far partecipe di una cosa bellissimissima --ok, probabilmente lo sapete già ma metti che c'è qualcuno come me, lento ei comprendonio.
E poi a me nessuno dice mai niente! (auto-cit.).
No, ecco, la notizia bella è che non è vero; sul web trovi tante cose, a fare un attimino (ahemmm...) attenzione.

Prendi Amedeo Balbi, cosmologo e blogger di Keplero, per esempio. Ieri ha postato questo: Pubblicato l'articolo di BICEP2, e ci sono novità.

A marzo aveva fatto parecchio rumore BICEP2, Marco (il nostro Marco, chissà gli esami? E dopo sarà di nuovo dei nostri?) era stato velocissimo qui sul Tamburo: Inflazione? C'è la prova: rilevate le impronte delle onde gravitazionali primordiali.
Tempo una settimana c'ero arrivato anch'io: BICEP2, l'inflazione, la divulgazione e Internet, già con l'intenzione di dire quant'è bello il web.

Perché sì. Davvero non ne potrei fare a meno. E, secondo me, sono importanti anche le notizie meno urlate, quelle che non finiscono sul TG1. I cosmologi dovranno approfondire lo studio sulla polvere cosmica ma va bene così: con la scienza non si arriverà mai a dire "OK, basta, finito".

E poi il web è bello perché ci sono tante cose. Per dire tra due settimane e un giorno c'è il compleanno del Tamburo. E tre giorni prima esce il libro di Marco, non il nostro, Delmastro, anche lui blogger, uno dei primi che ho scoperto.

Frattanto su Twitter tutti che parlano di calcio, esattamente come al bar.

venerdì 20 giugno 2014

Cinguettii - 13


The best banner at the World Cup so far

Most people aren't actually anti-social

Non si poteva perdere

This is the size of The International Space Station compared to a football field

The very first week in science, 300,000 years ago

Amazing night at the disco


Oggi, se vuoi aprire una salumeria

No vabbè, capolavoro

Non fidatevi di chi fa jogging

We can't make it simple by definition

i mondiali mi danno l'occasione

La Spagna verso l'eliminaz


Moulin Rouge at Montmartre in Paris, 1923

Mt Fuji from the International Space Station

Q: Where do Quantum Physicists go to get a drink?
leggere anche i commenti, alcuni eccezionali

Niente panico! Organizzati punti di raccolta dalla Protezione Civile
in occasione di mezz'ora senza Facebook

Ulivo plurisecolare

E io che prima di TW pensavo


Quando chiedono i miei fiori preferiti devo mentire

#AlTrasimeno ho visto

Adesso Farage sta esagerando

Is there a problem in China?

Ragazze: selfie di gruppo!


Social-cosi - quale usare


Una domanda, anzi una richiesta d'aiuto, disperatamente disperata, entro certi limiti.
L'occasione viene da un caso contingente ma vale anche in generale. E, per me, è importante sapere cosa ne pensate, come vi comportate, come dovrei comportarmi io secondo voi.

Nel web ci sono tanti social-cosi. Tanti ed è bello che sia così. Ma per ognuno di noi sono troppi. Che se li seguissi tutti non ti resterebbe più tempo per fare altro, anzi, dovresti chiedere aiuto a qualcuno che ti aiuti. Poi ci sono le barriere generazionali, culturali, gadgettali, linguistiche,  whatever.

Per dirne una, ormai mi sono abituato a "Dai! davvero non usi Whatsapp! Non ci posso credere!!!11!". Davvero, è davvero così, giurin-giuretta. E ho il cellulare (detesto la parola "telefonino", uso "telefono" o "smartphone" a seconda dei casi, quest'ultima sono in casi in cui possa esserci ambiguità). E il mio telefono era pheego una volta, tanto tempo fa (no, non quando Berta filava, era già in pensione).

Quindi quando parlo di social-cosi mi riferisco a quelli sensati, anzi mi limito a tre: blog, Facebook e Twitter.

Comincio con Twitter: ottimo per dire "ehi! guardate cosa c'è scritto là" o comunicazioni urgenti come "rave party da me questa sera costine alla brace, anche vegane, e birra per tutti, gratisss; portate tutte le vostre amiche". A dirla tutta l'ho sempre aperto. seguo 150 persone e sono seguito da altrettante. Niente di personale se non seguo chi posta troppo su cose personali, gattini e affini. Tento di leggere tutti i tweets, anche quelli che arrivano nelle ore notturne. Ma 140 caratteri sono pochini (ha ragione Michele Serra), da solo non basta.

I blog non sono più quelli di una volta. Sono stai dati per morti tante volte ma qualcuno resiste. Io ci credo. Vero che in genere durano poco, basati sul volontarismo e sugli interessi personali del blogger che variano con il tempo. Giustamente.
Una volta si commentava di più. E i commenti sono fondamentali, devo mica ricordarvelo, vero? Colpa di Facebook?

Facebook: tutti lo usano. Quasi tutti, a dire il vero. Per esempio c'è chi lo vieta ai suoi dipendenti. O se proprio vogliono farlo devono farlo di nascosto o comunque non dire mai niente dei mysteryousy segreti segretissimi del loro lavoro. Conosco peraltro un paio di amici (adesso anche amici di FB) che si sono convertiti (o arresi) da poco. Altri no.
Lì credo che il propblema sia tutto per come lo usi: i sono quelli che fanno collezione di amici --su Twitter si chiamano twitstar, su FB bimbiminkia--, quelli che postano gatti (ma non c'è Instagram apposta per quello, oltre che per il cibo, certo), quelli che portano avanti una battaglia di civiltà (i bio-amici e i cicappini, p.es.) e chi fa pagine dedicate a argomenti specifici. Per esempio la mia amica Jane Pancrazia con Humans Torino o il Popinga che ha trasferito lì qualcuna delle sue attività (ma finisce sempre che parlo di lui; non sono invidioso, non tanto comunque).


E vengo a noi. Cioè alla causa di questa tirata: Lubit. Lubit sta vivendo una fase efervescente della sua vita (lo dico o non lo dico? dai lo accenno "百花齐放", scusate ma in questi casi non resisto, davvero, è più forte di me) ma i vari interventi sono, secondo me, troppo dispersi, rischiano di perdersi. E pensare che ci sarebbe una pagina apposta, questa.

Vengo al dunque, domandae:
  • centralizziamo lì?
  • e per chi non segue Facebook cosa facciamo? diciamo all'amico the Freeman che deve iscriversi? chi incarichiamo di portargli l'ambasciata?
  • o invece usiamo uno dei blog che già ci sono, apposta per quello?
  • e (questa me l'aspetto e gioco d'anticipo) perché tu (nel senso di io, me) hai postato su questo blog?
Come tentativo di risposta per l'ultima domanda potrei accampare che forse, anzi quasi certamente, non è solo il caso di Lubit. O no?

giovedì 19 giugno 2014

Gente - notizie importanti

Oggi mi sono impossessato di una rivista in modo non esattamente --ecco così. Ma l'ho fatto per due motivi più che validi, anzi giudate voi.

Intanto la rivista era vecchia, superata da un paio di uscite più recenti, credo, e anche già tutta stropicc vissuta. E poi non la guardava più nessuno e mi faceva anche compassione (non esattamente vea quest'ultima asserzione ma potrei usarla come attenuante, credo).

Poi c'erano delle notizie che non tutti sanno ma che tutti dovrebbero sapere (e sapranno aggiungerebbe Hilbert), adesso ve le faccio vedere.


Non ne sapevo niente. A me nessuno dice mai niente. E anche su internet evidentemente non seguo i siti e blog giusti. E Facebook e Twitter hanno, evidentemente, delle lacune.
Adesso ci sono i mondiali; spero che sia bene che si è concluso tutto prima e che Andrea sia sereno e faccia tanti gol gols goals giochi bene e faccia vincere la squadra.
Ma metti che invece ci sia rimasto uno strascico morale, un groppo alla gola metaforico o qualcosa così. Come mai nessuno ne parla? Èh? Mi dicono che anche Buffon, siamo sicuri che sia solo un male alla caviglia e non al cuore? Chissà!

Non sapevo niente neanche della brutta avventura capitata a Veronica Pivetti. Pare sia finito tutto bene, cioè no, si è salvata (per miracolo) ma non ha più niente. Fate attenzione, se fumate stesi sul divano guardando la Vita in Diretta o Don Matteo o Punta il Dito o i Pakki o qualsiasi altra trasmissione. Fate attenzione a non addormentarvi con la sigaretta accesa. Il pericolo è in agguato, sempre.


Che poi fareste bene a informarvi, le previsioni del tempo ma anche --anzi soprattutto-- lo il roskopo di Paolo Fox, quello che c'è da Magalli. Lo sapevate che c'è l'app apposta? Dai siamo o no nel 2014? E c'è ancora tanta ignoranza, o quantomeno mancanza d'informazione.

Domani interrogo, anzi no, compito in classe, preparatevi su Suor Cristina, Amici e Morgan (non il pirata, il DJ).

martedì 17 giugno 2014

La super-banana di Bill? Forse ma...

Ieri sono capitato in un bar: "un caffè lungo e un bicchiere d'acqua gasata, fuori frigo se ce l'ha". Non so se è una cosa che si può chiedere, a voce alta, m'informerò. A me sembra che sia ok ma chissà. Comunque non è di questo che voglio raccontare ma della partita. No, neanche c'era l'intervallo e la pubblicità. Gli autori degli spot devono avere un'idea degli spettatori come dire... Forse ci considerano tutti padani. O forse la pubblicità cambia da zona a zona e nella mia zona non sanno che "mai stato leghista, mì, nèh!" (e anche Silvio ultimamente è invecchiato parecchio e Beppe non ci ha portati fuori dall'€uro).
Ma anche i commentatori Rai ci considerano diversamente intelligenti, o lo sono anche loro. Chissà!

Ma forse sono io che ho la Luna Storta, devo chiedere a Nonna, lei sa tutto della Luna. Perché quando sono rientrato ho dato un occhiata ai siti dei giornali online per vedere cos'era capitato. Hanno preso quello di Yara, e quell'altro che è andato alla partita e piove, bombe d'acqua qui e là, tutto nella norma.

No, aspetta: la super-banana. Subito non ci ho fatto caso, sono lento di comprendonio. Ecco forse per quello non guardo la tele, non trovo interessanti nemmeno la pubblicità più figa (e la figa in essa contenuta). Poi però ci ripenso, mi sveglio nella notte e mi dico "ma davvero? o me lo sono immaginato, figurati se...".
E oggi non c'è più. Googlo inutilmente, a me il Polipo Indovino mi stava sui santissimi già quattro anni fa e poi questo non è lui, è un impostore. Insomma c'è solo la pagina di RaiNews, questa: La super-banana che salverà il mondo.

Dopo Dani Alves, Michael Chang ecco Bill e Melinda Gates:
Le banane si consumano prevalentemente cotte e costituiscono una delle più importanti fonti alimentari della popolazione. Come nutrienti, però, sono particolarmente carenti di vitamina A e di ferro: ciò provoca, alla lunga, la morte di centinaia di migliaia di bambini, in tutto il mondo. E la cecità in almeno altri 300mila, ogni anno.

E questa nuova, la super-banana ha la vitamina A che viene da alfa- e beta-carotene, dovrebbe cambiare il destino degli affamati.
Però. Occhio, però:
Dubbi leciti
 

Magari il professor Dale ha ragione. Le sue intenzioni - non abbiamo alcuna informazione per metterlo in dubbio - sono generose e umanitari, come quelle di chi ne finanzia le ricerche. Il suo spirito è certamente quello dello scienziato. Va bene.

Però, è questo il dubbio più assillante, nei paesi tropicali (e poveri) molto spesso l'arrivo di prodotti geneticamente modificati e protetti da un brevetto posseduto da paesi stranieri (e ricchi), ha sconvolto la vita degli agricoltori, minato la loro capacità di sussistenza e alla fine ha impoverito tutti. Tranne i possessori del brevetto, ovviamente. 
Sì perché la super-banana è OGM. E arancione.

lunedì 16 giugno 2014

Dieta - grosse novità

Tempo fa ho raccontato di una moda funesta, trovate tutto qui: La dieta della signora M. In realtà non è che la versione originale sia durata a lungo; troppo complessa. Ma però, almeno da noi, Nonna ne ha approntata una versione (la 2.0, lite (si usa ancora scrivere lite vero?)) che c'è tutti i giorni. durante la settimana per via di B'rnard e la domenica quasi sempre, il nonno di Timothy l'apprezza e Nonna tende a strafare quando ci sono ospiti.

La versione 2.0 lite è facile da raccontare: un grilèt (insalatiera, terrina, ciotola, bowl, chiamatela come volete) il più grande che c'è pieno di insalata, condita con pochissimo olio di semi (lite pure lui), pochissimo sale e aceto se è per B'rnard. E dura, Nonna guarda la Luna, sa quand'è ora di seminarla perché non monti subito ma niente che riguardi la durezza; o forse bisognerebbe togliere il gambo, chissà...

Io passo. Sempre. Poi salta fuori la copertina di Time del 23 giugno (sì qualcuno ha usato la macchina del tempo e è tornato spifferando tutto):


Ah! e pensare che (cito B'rnard) "il burro è veleno puro".
Ora io non è che mi metto a pontificare in un modo o un altro: fate come volete (cit.) ma un po' di link ve li passo:



Panico? No:
  • è tutto in inglese e faccio come gli studenti di qui;
  • non è il mio campo io sono un informatico ritirato dal lavoro;
  • fa caldo;
  • e comunque prima che arrivi da noi deve passare per la signora M e poi dal Consiglio Parrocchiale, tempi lunghi.

domenica 15 giugno 2014

Nutella domestica


Chissà se Jim Webster ha deciso lui l'argomento su cui scrivere per il Post --il Washington Post, non fraintendetemi, quello lì-- il 30 maggio scorso.
O qualche commerciale gli ha detto: ecco, ci sono questi qui, amici, ahumm-ahumm, dai facci su un pezzo, ti va? Sì, urgente, ma non urgentissimissimo, fai un giro, mettici un po' di opinioni, di colore, ti va?. Ciao[1]
Jim è coscienzioso; e poi la prospettiva non era male, anzi. E si fa un giro per i deli[2].

E sentite cosa gli racconta Mark Furstenberg, 'l pastisé di Van Ness: "the taste evokes a trip to Turin, where he sipped a chocolate-espresso drink called bicerin".

Ecco, mi sto perdendo, molto, anzi del tutto. Per dire il bicerin è una di quelle cose che i piemontesi --se sbaglio mi corrigerete[3]-- contemporanei sanno che c'è ma ne sono usciti, da sempre. Serve per quelli che vongono da fuori. Perché vogliamo che vengano a trovarci, abbiamo anche la Juve, la Mole, la Sindone, la Fiat[4] e siamo la città che ha dato i natali a Paolo Brosio[5].


Comunque, in ogni caso, se c'è qualcuno che desidera saperne di più metto il link, è tutto qui: Nutella, imported vs. domestic: Is there a difference?

A proposito della mole, loro pensano che sia così:


E ai chimici viene in mente questo:


Sì, Amedeo Avogadro era di Torino. Anche Joseph-Louis Lagrange.
Ma non vorrei dare l'impressione di essere andato fuori tema. Sapete com'è, il caldo.



1. "Ciao" in italiano, nèh; o quasi, più sul "tshee-A-ow".
2. Loro li chiamano così. Delhi (e New Delhi) sono una cosa completamente diversa, non c'entra niente.
3. (cit.). Qui.
4. Oops! non più.
5. Oops! no Asti, dice la Wiki![5.1]
5.1. Dai ormai lo sapete, non lo dico più; o almeno non questa volta.

venerdì 13 giugno 2014

È iniziata

Come cosa? In che mondo vivete? O siete anche voi come me che non gliene importa proprio niente[1]?
Comunque è partito, c'è già satata la prima partita, altre seguiranno, tante, troppe.
Ma per chi che fosse interessato ci sarebbe una preghiera per gli amici brasiliani[2].
Perché se uno sa già come va a finire[3] non c'è gusto. E allora faccio mio l'appello trovato ontehtoobz:


Nèh!

Ah, sì, il Pop[4], su Fèissbukk:




1. No, nope, questa volta non lo dico.
2. Io conosco almeno due brasiliani, non credo si conoscano tra loro, ma ho perso i contatti. Anzi il secondo ha troncato deliberatamente tutti i rapporti con i torinesi per via della possibile nostalgia. Mah, di qui? Pensare che lo intrigava il fatto che là tutti parlano come a casa.
3. Vince il Brasile ma non dicamolo subito, è un segreto.
4. Come faremmo senza il Popinga? (nuova-cit.).