Non so chi me l'ha detto, probabilmente una twittata ma non riesco a rintracciare la fonte. Peccato perché è una cosa notevole. Adesso vi spiego.
Allora c'è questo sito, bel titolo, questo
Il post
L'improbabile contiene una chicca davvero pregevole:
Improbabile dizionario degli insulti cuneesi (e del micromondo a sud di Cuneo).
Über-fantabuloso. anzi di più! Io l'ho scaricato e iniziato a leggere sul Kindle, la sera. E lo consiglio, con le avvertenze che vado a contarvi.
Intanto comincia con la prefazione del mitico
Alessandro Bonino, quello di Spinoza, lo conoscete tutti vero? (Spinoza almeno dovreste o in che mondo vivete?). Che poi è anche quello di "E io che mi pensavo".
Bon, la presentazione sono due pagine e questo basta. Veniamo al dunque. L'introduzione richiama l'estrema variabilità del dialetto (una volta, quando ero giovane, era facilissimo scoprire di che paese era uno dalla parlata, poi le cose si sono confuse, come la storia di Babele). Bello e condivisibile anche il modo di scriverlo, basato sull'italiano anziché sulle vecchie specifiche. Solo un paio di appunti: lo iato (dimmi te che parole devo tirare fuori)
s-c (dal latino ex-c) lo rende sottosegnando sc, parei
sc. Io preferisco
s-c. Poi c'è la
J, brutta bestia: gli europei non si sono mai messi d'accordo, anzi si sono accordati di fare ognuno diversamente. L'anonimo autore la fa funzionare come i romani, come si usa per dire Juve, io no: vado con gli inglesi.
Poi parla di insulti: secondo me no, non sono insulti come spero di dimostrarvi.
Dimostrazione facile, eccola: sono arrivato solo fino a pagina 24 (e si parte da 10) tre capitoli. Non saprò mai come va a finire ma OK,
va bin parei.
Negli ultimi tempi, diciamo dal decennio precedente la discesa in campo di Silvio, il numero delle aziende agricole da noi è molto diminuito, quelle rimaste si sono ingrandite, almeno il doppio di com'erano. E non basta: c'è molta più collaborazione continuativa. per esempio da noi è nata Agri Energy per la produzione di energia elettrica da biomassa, ha parecchi soci e non produce abbastanza di suo, deve comprare. E i soci si riuniscono spesso e spesso da noi, ospiti di Nonna che continua a portargli il caffè (anche per tenersi informata). I vari soci si devono riunire per tutto perché non si fidano l'un l'altro (avete presente l'Assemblea di Atene?). Ogni riunione è preceduta da infinite telefonate, a me tocca sentirne, non volutamente, parecchie. E il titolo che precede il nome di chiunque è qualcosa da scegliere tra
balengo,
badola,
pistafüm,
fanian,
bun-a-niente,
deficient,
burich. Sempre.
Ecco, non sono insulti ma titoli onorifici, come dire il signor Rossi o il dottor Bianchi.
Poi hanno ragione i nostri campagnin a sentirsi cuneesi irredenti: io conosco tutte le parole, fin dove sono arrivato certo ma per induzione... Prova te a andare a Türin, capace che trovi un cinese, un moru, un
't sas nianca ti. C'è un mio amico di Vinöv che insegna al Poli, in inglese. Oh, già!
Il post di ieri sui west-padagni-mai-stati-leghisti ha battuto il record negative di visite. Chissà questo.